Volodymyr Ivasyuk – l’artista, che amava troppo l’Ucraina

Oggi, il famoso compositore ucraino, poeta e il creatore della pop-music ucraina Volodymyr Ivasyuk avrebbe compiuto 66 anni. Lui ha pagato per l’amore verso l’Ucraina con la propria vita.

Volodymyr Ivasyuk era uno dei creatori della musica pop ucraina. L’eminente ucraino, che ha vissuto solo 30 anni, nella sua breve vita ha scritto 107 canzoni, 53 opere strumentali, ha creato la musica per alcuni spettacoli. Inoltre, lui era un medico, violinista, suonava benissimo il pianoforte, il violoncello, la chitarra, eseguiva le proprie canzoni. Ivasyuk, conosciuto come un musicista, era anche un bravo pittore.

Con genitori e sorella

Il talento di Volodymyr è stato notato quando lui aveva 10 anni. Nella sua città natale Kitsman’ già all’epoca cominciarono a parlare di lui. Quando lui ha compiuto 15 anni, di lui sentirono anche a Chernivtsi, mentre a 20 anni tutta l’Ucraina, e un anno dopo fu accettato anche a Mosca. Le sue canzoni sono conosciute non solo nell’Ucraina. “Chervona ruta” è stata riconosciuta la miglior canzone del 1971, mentre “Vodohrai” del 1972.

Volodymyr Ivasyuk, oltre alla musica e poesia, si dedicava anche alla pittura. Nel suo archivio personale si conservano alcune decine dei disegni dei diversi anni della sua vita, principalmente degli anni di scuola e università. Sono le immagini di natura morta, i paesaggi, i ritratti dei personaggi famosi, l’autoritratto, le vignette, eseguiti con la matita o con l’acquerello.

Ritratto della sorella

La sorella minore di Ivasyuk Oksana racconta, che lui era molto galante nei rapporti con le donne. “I testi scritti dal fratello, dimostrano i suoi sentimenti. Per la prima volta lui si innamorò ancora a suola, a Kitsman’. Le canzoni di tutti i periodi influenzavano le persone, che lo circondavano, per i quali lui creava le sue melodie. Mentre era nell’aula per la lezione nell’università di medicina, vicino agli appunti scriveva le file delle canzoni”, - condivide le sue memorie la sorella dell’artista.

Compagna di gruppo Maria Sokolovska, la ragazza a cui Ivasyuk ha dedicato la sua celebre canzone “Chervona ruta”

Ivasyuk non era solo un musicista, ma prima di tutto un patriota ucraino. Con le sue canzoni lui faceva rinascere l’amore degli ucraini verso la cultura ucraina e tentava di opporsi all’idea propagandistica di un unico “popolo sovietico”. Lui fu espulso dall’università di medicina di Chernivtsi non perché studiava male, ma a causa della sua azione, che dimostra il vero Ivasyuk. Nel 1966 nella sua natale Kitsman’ lui era tra coloro, che hanno abbattuto il monumento a Lenin.

Divenuto popolare in tutta l’Unione Sovietica, lui ha sempre rifiutato di scrivere la musica per i testi in lingua russa, dicendo che fosse un compositore ucraino. Così, quando nel 1979 la stampa sovietica era piena di elogi verso la Russia, dedicati ai festeggiamenti di 325 anni degli accordi di Pereiaslav, mentre i poeti servili scrivevano: “Gloria! Gloria a te, cara Russia, per la tua verità, per la tua fedeltà, per il tuo amore fraterno”, a Ivasyuk è stato proposto di scrivere la musica per queste poesie. Il governo si aspettava, che Volodymyr, come tutti gli altri rendesse omaggio a Mosca, perché lui, il compositore più amato dell’Ucraina, poteva come nessun altro influenzare “ideologicamente”. Ma Ivasyuk rifiutò e non scrisse nulla per celebrare la famigerata “unione”. Invece si mise a creare un opera dell’era cosacca.

Volodymyr Ivasyuk con Tetiana Zhukova, la donna che voleva sposare. Tetiana è svanita misteriosamente dopo la morte di Volodymyr e non ha più contattato nessuno.

È successo nello stesso anno della sua morte. La versione ufficiale, in cui non crede nessuno e che lascia molti motivi del dubbio, è il suicidio. Tuttavia, ci sono numerosi fatti, che indicano al fatto, che il giovane compositore ha lasciato questa vita con l’aiuto degli altri.

Due mesi prima della morte Volodymyr è stato convocato a KGB per parlare degli onorari, che lui avrebbe dovuto ricevere per la pubblicazione dei suoi vinili in Canada. Cercavano di persuaderlo di donare questi soldi al “Fondo della pace” in cambio al permesso di andare in America. Ma il celebre compositore non era interessato di andare all’estero, perciò ha rifiutato l’offerta.

Il 18 maggio del 1979 il suo corpo è stato trovato impiccato nel bosco Briukhovytskyi nei pressi di Lviv. Tra il giorno della sua scomparsa e la data della morte di Ivasyuk c’è un misterioso intervallo di tempo. Nella mattina del 24 aprile del 1979 Volodymyr è andato alle lezioni di conservatorio. Verso le 13.00 è rientrato a casa, ha preso alcuni spartiti ed è uscito ancora, dicendo che ritorna tra un’ora. Volodymyr è stato trovato solo il 18 maggio del 1979, però non dalla polizia, ma da un soldato capitato per caso, che ha trovato un cadavere in una posizione da mezzo seduto. A proposito, le ricerche sono state svolte dal 27 aprile al 11 maggio, proprio quel giorno è stato archiviato il caso N°239, intitolato per qualche motivo “Indagine sulla morte del compositore di V.Ivasyuk”. Probabilmente, già in quel periodo qualcuno sapesse dove si trovava Ivasyuk e cosa gli è successo. Inoltre, il suo corpo non aveva i segni di decomposizione. Il segno della corda era fresco. Successivamente, la moglie del poeta Rostyslav Bratun’ Neonila, la quale è andata con la madre del compositore all’obitorio, ha raccontato, che il volto di Ivasyuk era sfigurato, mancavano gli occhi, le dita erano fratturate e il corpo ricoperto con i lividi. Ciò nonostante gli investigatori sostenevano la versione di “suicidio mediante impiccagione”, respingendo tutte le altre versioni. Hanno tentato anche di dare del pazzo a Ivasyuk, parlavano della “crisi artistica”, dell’invidia di un maestro.

Secondo la versione ufficiosa, la morte di Ivasyuk è stata un omicidio, eseguito da parte della KGB in base all’ordine del governo dell’URSS. Gli archivi di questa indagine, conservati a Mosca, fino ad oggi non sono stati mostrati né ai parenti, né ai dipendenti del museo di Ivasyuk, spiegandolo con il fatto, che il fascicolo sia “classificato”.

Ai funerali di Volodymyr Ivasyuk hanno partecipato più di 10 mila persone. La bara è stata portata sulle spalle fino al cimitero. Il funerale del compositore si è trasformato in una vera manifestazione. Sulla tomba hanno deposto le montagne di fiori e corone, che la polizia ha buttato nello stesso giorno, mentre il giorno dopo sono stati portati ancora più fiori di prima. Così la situazione si è ripetuta per un mese. È stata una specie di protesta.

Il 26 gennaio del 2009 la Procura Generale Ucraina ha riaperto il caso della morte di Volodymyr Ivasyuk, però a novembre del 2012 il caso è stato chiuso per l’assenza di prove. Il 12 giugno del 2014 la Procura Generale Ucraina ha riaperto di nuovo il vecchio caso della morte di Volodymyr Ivasyuk. A febbraio del 2015 il procuratore della regione di Lviv Roman Fedyk ha dichiarato, che Ivasyuk è stato “assassinato dagli agenti di KGB”.

Il poeta Yuriy Rybchynskyi, un amico di Volodymyr Ivasyuk, lo caratterizza così: “Volodymyr era una persona timida, come un vero artista, che lavora per il futuro, e non si immerge nel bagno del successo odierno finché l’acqua diventi fredda. Lui non ha mai speculato con il suo nome, che a quel epoca era conosciuto da tutti. Non si distingueva dagli altri né esternamente né internamente, il che era insolito per un ragazzone (mi permetto questa insolenza), che si è trovato ad un tratto conosciuto da tutti. Ivasyuk nel periodo del primo successo nazionale, e poi anche internazionale aveva poco più di 20 anni. A quest’età il successo è una prova difficile. Lui non ha mai moltiplicato il suo successo, come di solito fanno tanti artisti all’inizio della carriera, che cercano il pane facile, le sue canzoni erano tutte diverse, e nessuna era simile alle canzoni scritte prima”.

Daria Tarasova

Traduzione di Dana Kuchmash

Fonte: https://espreso.tv/article/2015/03/04/volodymyr_ivasyuk__mytec__yakyy_nadto_lyubyv_ukrayinu

Ecco alcune tra le più celebri canzoni di Volodymyr Ivasyuk: