TOP-10 dei criminali di guerra russi

Il processo di Norimberga del 1946, il processo di Tokio del 1948, la corte internazionale riguardo al genocidio di Ruanda del 1994, la corte internazionale riguardo ai crimini nell’ex Jugoslavia, è una reazione giusta della comunità internazionale ai crimini commessi contro i civili e contri interi popoli.

Per colpa di alti funzionari del potere si commettevano i crimini, che verranno ricordati da tante generazioni. Da milioni contemporanei i loro cognomi sono diventati un ricordo spaventoso dei propri cari morti, le città distrutte e i civile massacrati, che hanno perso la casa e la patria.

Il 4 febbraio del 2015 Verkhovna Rada si è rivolta alla Corte penale internazionale dell’Aia allo scopo di “aprire i procedimenti penali nei confronti delle autorità della Federazione Russa e dei capi delle organizzazioni terroristiche DNR e LNR, che saranno stabiliti dal procuratore della Corte penale internazionale”.

Chi, e per quali crimini potrebbe finire tra gli accusati della Corte penale internazionale in merito alla questione ucraina?

  1. Presidente russo V.Putin – la pianificazione e la gestione diretta dell’attacco nei confronti delle località, abitazioni e costruzioni indifese, che non sono i bersagli; e l’aggressione commessa, che ha provocato la morte o il ferimento dei civili ucraini, i danni agli impianti civili, al fine di raggiungere la superiorità militare sui territori ucraini;

2-3. Ministro degli affari esteri russo S.Lavrov, e il rappresentante permanente russo nell’ONU V.Churkin – la complicità al livello internazionale dell’occultamento dell’intento aggressivo e criminale dei capi di stato russi;

4. Ministro della difesa S.Shoygu – il comando diretto dell’attacco nei confronti delle località, abitazioni e costruzioni indifese, che non sono i bersagli, e dell’aggressione commessa, che ha provocato la morte casuale e il ferimento dei civili ucraini, i danni agli impianti civili, al fine di raggiungere la superiorità militare sui territori ucraini; l’utilizzo degli armamenti, munizioni, mezzi e metodi dello svolgimento di guerra, quali sono soggetti al divieto completo.

5-6. Primo ministro russo D.Medvedev, il vice ministro dello sviluppo economico russo S.Nazarov – il furto dei beni sui territori occupati e l’esportazione illegale delle aziende ucraine verso i territori della Russia.

7-8. Direttore di FSB russo A.Bortnikov, il capo di GRU di Stato Maggiore delle Forze Armate russe I.Sergun – la creazione e direzione delle azioni sul territorio occupato delle regioni ucraine delle unità speciali di sabotaggio, che erano dirette ad effettuare gli attacchi terroristici, gli omicidi, il trattamento violento e le torture nei confronti della popolazione;

9-10. Agenti dei servizi speciali russi I.Strelkov e I.Bezler – l’organizzazione e il comando delle squadre armate dei terroristi, che hanno attaccato gli impianti civili, hanno colpito le località utilizzando le armi di piccolo calibro, l’artiglieria, i lanciarazzi multiplo.

La lista dei criminali di guerra non è definitiva e noi la continueremmo proprio settimana prossima. La lista degli imputati stabilirà l’indagine, condotta dal procuratore della Corte internazionale.

 L’invasione nascosta delle truppe russe, i mercenari, i volontari e i sabotatori nell’Ucraina, l’armamento dei terroristi, l’aereo di linea malese MH 17 abbattuto, l’uccisione di massa dei civili, incluso l’assassinio degli abitanti pacifici sul pullman nei pressi di Volnovakha, i bombardamenti con l’artiglieria di Mariupol e Kramators’k, tutto ciò sono i motivi chiari per svolgere la Corte penale internazionale nei confronti dei funzionari del regime putiniano.

Secondo lo specialista del diritto internazionale M.Hnatovskyi, se Putin dovesse essere riconosciuto colpevole di una parte dei crimini di guerra sul territorio dell’Ucraina, lui non potrebbe mai più uscire dai confini del proprio paese. È quello che oggi succede con il presidente del Sudan Al-Bashir, il quale sta sempre nel Sudan. L’isolamento totale fino alla fine della vita. Oppure la consegna e la reclusione per un termine stabilito dalla sentenza della Corte penale internazionale.

Inoltre, l’Aia non aiuterà il paese, che sul proprio territorio non raccoglie la base delle prove dei crimini di guerra, non dimostra l’iniziativa e non collabora con le istituzioni della giustizia internazionale.

Sezione “Bravo” del gruppo Resistenza informativa.

Fonte: sprotyv.info/ru/news/14101-top-10-rossiyskih-voennyh-prestupnikov

Traduzione di Dana Kuchmash