Situazione operativa nella località Mar’inka del 03-04/06/2015

Dmytro Tymchuk, Resistenza informativa

Ieri, il 03/06/2015, circa le ore 04.10 di mattina, le truppe russo-terroristiche hanno iniziato i bombardamenti massicci delle postazioni delle unità ucraine nell’area di località Mar’inka. A cominciare dalle ore 6.45-7.00 nel settore Mar’inka-Krasnohorivka le truppe russo-terroristiche sono passate alle azioni offensive.

Secondo il gruppo RI, ai bombardamenti hanno partecipato le seguenti unità dei militanti:

  • Due sezioni degli obici semoventi 2S1 “Gvozdika” da 122 mm (in totale circa 18 pezzi);
  • 8 obici “Msta-B” da 152 mm;
  • Minimo 6 obici semoventi 2S3 “Akatsiya” da 152 mm;
  • 3 unità del cannone semovente 2S5 “Giatsint”.
  • Cannone semovente 2S5 "Giatsint"

Inoltre sono state avvistate alcune batterie degli obici D-30 da 122 mm “vaganti” (i quali effettuavano le manovre attive): 14 pezzi divisi in 2 unità. Sono stati utilizzati in modo massiccio i mortai da 120 e 82 mm, anche nella variante mobile (i mortai installati a bordo dei mezzi di trasporto).

Dopo il tentativo dell’assalto senza successo nei confronti delle forze dell’ATO i militanti hanno usato i sistemi di lanciarazzi multiplo. Per tre volte hanno sferrato i colpi massicci con i lanciarazzi multiplo BM-21 “Grad” sia nei confronti della linea frontale, sia nei confronti delle retrovie tattiche delle nostre truppe (inoltre, circa le ore 11.30 è stato sferrato un colpo dei lanciarazzi multiplo 9K58 “Smerch” nei confronti delle retrovie tattiche delle truppe ucraine e gli impianti civili nella zona di località Kurakhove).

Dalle ore 10.00 le formazioni terroristiche sono passate all’attacco con le forze di due gruppi tattici, ciascuna di una quantità simile ad un battaglione rinforzato di “fanteria” (fucilieri motorizzati):

  • Un gruppo tattico: lungo la tangenziale di Donetsk da Oleksandrivka (lungo il territorio aperto, il fattore diventato fatale per il gruppo);
  • Un altro gruppo: attraverso Staromykhailivka verso Krasnohorivka (lungo un’area piuttosto stretta tra due stagni).

Inoltre, nel secondo scaglione delle truppe russo-terroristiche si collocavano le riserve per un ulteriore incremento degli sforzi nella direzione, dove si raggiungerà il successo (in totale 2 gruppi di “fanteria” di una quantità simile a circa una compagnia rinforzata ciascuno, e una compagnia dei carristi).

Nel frattempo, sono stati avvistati i gruppi di fanteria del nemico nella zona di località Novhorodske (di una quantità simile ad una compagnia rinforzata), i quali hanno tentato di avanzare a nord da Avdiivka. In seguito ad alcune manovre tattiche e i tentativi di operare sui fianchi, i militanti hanno dovuto ritirarsi verso le periferie occidentali di Horlivka, dopo uno scontro a fuoco a breve distanza, durato un’ora e mezzo.

Tutti i gruppi tattici delle truppe russo-terroristiche, operanti nel distretto Petrovskyi di Donetsk nella direzione di Mar’inka, disponevano i mezzi blindati e le risorse di trasporto.

L’artiglieria è stata utilizzata in modo centralizzato, il fuoco veniva corretto e gestito da un unico centro. Si notava l’applicazione della più complicata modalità dello svolgimento del fuoco di artiglieria: fuoco di accompagnamento (tuttavia un gruppo terroristico di avanguardia si è avanzato troppo ed è stato colpito dal fuoco amico). Inoltre, l’artiglieria del nemico periodicamente effettuava i colpi sia nei confronti della line frontale delle nostre truppe, sia nei confronti delle retrovie tattiche, tentando di ostacolare l’arrivo dei rinforzi.

In seguito al combattimento nelle periferie ovest e sud-ovest di Mar’inka il nemico è riuscito a raggiungere il posto di blocco ucraino frontale, perdendo alcune unità di blindati e mezzi di trasporto (è stato il successo massimo della giornata delle truppe russo-terroristiche).

Le unità dei militanti, operanti a nord e sud di Mar’inka, sono state colpite dal fuoco delle truppe ucraine in difesa, lo stesso destino hanno subito anche i gruppi terroristici, i quali hanno cercato di aggirare Krasnohorivka dal sud.

In seguito, nel settore relativamente piccolo tra Oleksandrivka e Mar’inka il nemico ha subito le perdite talmente notevoli, che ha dovuto fermarsi. Dopodiché ha di nuovo iniziato a concentrare il fuoco di artiglieria sui punti base e sulle postazioni delle forze ucraine, tuttavia senza successo.

Le truppe ucraine, a loro volta, a cominciare dalle ore 13.00 hanno fatto avanzare l’artiglieria alla linea frontale, contemporaneamente dispiegando le riserve tattiche dietro Mar’inka. Le unità ucraine hanno effettuato un colpo combinato di artiglieria e di lanciarazzi multiplo nei confronti della linea, raggiunta dalle forze nemiche in quel momento. Inoltre, è stato eseguito un contrattacco verso il posto di blocco delle forze dell’ATO abbandonato in precedenza.

I militanti erano costretti ad abbandonare il posto di blocco occupato in precedenza e ripiegare su Oleksandrivka, sulla linea di partenza. Nel frattempo le unità di riserva russo-terroristiche, che avanzavano dietro il primo scaglione sono state colpite dall’artiglieria delle FA ucraine, perciò non potevano partecipare alla battaglia di Mar’inka.

Alla fine di giornata le unità delle Forze Armate ucraine hanno soppresso definitivamente il nemico nella zona di Mar’inka. Nelle ore notturne il nemico ha svolto i bombardamenti attivi delle postazioni delle forze dell’ATO, senza i tentativi di ricominciare le azioni offensive.

Traduzione di Dana Kuchmash