Щедрик/Shchedryk/Carol of the Bells - la storia di una canzone ucraina, diventata famosa in tutto il mondo
Shchedryk è diventata una canzone natalizia più famosa nel mondo. Questa canzone la cantano tutti i cori dell’America, la cantano in Europa e in Asia, ovunque festeggino il Natale. Questa melodia con il nome in inglese Carol of the Bells si sente nelle pubblicità, nelle chiese e nei supermercati. Shchedryk lo abbiamo sentito nei film Home Alone (Mamma ho perso l'aereo), Harry Potter, nel cartone South Park. Ed è stata interpretata dai rock-band Barenaked Ladies e Savatage. Esistono anche gli arrangiamenti in stile tecno dance.
Mykola Leontovych
La canzone Carol of the Bells all’estero è anche conosciuta col nome Ukrainian Bell Carol. Si tratta dei campanellini che avvisano dell’arrivo del Natale. La parola inglese "carol" significa “kolyadka” oppure “shchedrivka”, così si chiamano le canzoni di Natale e di Capodanno in Ucraina. In base a una di queste “shchedrivky” il compositore Mykola Leontovych scrisse la grande melodia, lavorando quasi tutta la vita. La prima redazione uscì nel 1901-1902, la seconda – 1906-1908, la terza – 1914, la quarta – nel 1916. E solo nella quinta redazione l’autore raggiunse quella melodia amata così tanto in tutto il mondo. Il canto popolare ucraino in questa canzone suona come la polifonia classica, e ogni voce ha il suo ruolo.
PERIODO DI CORO
Mykola Leontovych nacque nel 1877 nella famiglia del parroco del villaggio della Podilska gubernia (regione). La tradizione diceva che lui doveva intraprendere la carriera da prete. Perciò dopo gli studi nel ginnasio di Nemyriv e nella scuola di Sharhorod Leontovych si iscrisse al seminario di Kamyanets-Podilskyy. Là lui imparò a suonare il violino, il pianoforte, gli strumenti a fiato, diventò il direttore del coro. E lì iniziò a scrivere la musica. Leontovych scrisse sia le opere spirituali sia gli arrangiamenti delle musiche popolari. Nel 1899 lui terminò il seminario e rinunciò alla carriera da prete, diventando un insegnante nella scuola del villaggio. Dal 1902 al 1904 Leontovych lavorò come insegnate presso una scuola a Mosca, dopo partì per Donbas, e lì la polizia lo mise sotto il controllo per le sue idee contro l’autocrazia. Dopo la rivoluzione del 1905 il compositore lavorò come insegnate presso la scuola superiore della musica per le figlie dei preti di Tulchyn. Ovunque lui visse Leontovych organizzò dei cori. Quelli erano i periodi quando il coro era il punto di ritrovo dell’intellighenzia. Lì si parlava del rinascimento nazionale e delle varie idee “scomode”.
Le nuove opere dei compositori conquistavano velocemente il pubblico, e così nel 1916, durante la prima guerra mondiale, il coro dell’università di Kyiv per la prima volta eseguì la canzone “Shchedryk”.
INNO DELL’INDIPENDENZA
Dopo la dichiarazione dell’indipendenza Mykola Leontovych si liberò del controllo della polizia. Si trasferì a Kyiv dove diventò un direttore e un compositore famoso. Gli artisti nella capitale dell’UNR (Repubblica Popolare Ucraina – D.K.) furono molto attivi. Insieme a Kyrylo Stetsenko, Yakiv Stepovyy, Oleksandr Koshyts, Leontovych fondò il Coro a cappella Ucraino Repubblicano “Dumka” presso l’istituto musico-teatrale. Il governo dell’UNR pensava all’immagine dello stato e cercava attraverso l’arte di far conoscere alla società internazionale la lotta del popolo ucraino per l’indipendenza. A questo scopo Symon Petliura mandò il coro Dumka a capo con Oleksandr Koshyts a fare un tour mondiale. Il collettivo composto da 80 persone visitò Cecoslovacchia, Austria, Svizzera, Francia, Olanda, Inghilterra, Polonia e Belgio. Nel 1921 i musicisti raggiunsero New York. E il 5 ottobre del 1921 nella sala del famoso Carnegie Hall loro per la prima volta cantarono “Shchedryk” davanti al pubblico americano.
CANZONE DEGLI IMMIGRATI
Dopo l’instaurazione del potere sovietico il coro Dumka non tornò più in patria. I musicisti sono rimasti in America continuando il loro tour negli USA, nell’Uruguay, nell’Argentina e nel Brasile. Ovunque andavano, eseguivano Shchedryk che conquistò un enorme popolarità tra gli immigrati. L’autore della canzone Mykola Leontovych visse per poco dopo la prima in America. Il nuovo governo non dimenticò l’attività di Leontovych durante il periodo dell’UNR. La polizia segreta organizzò una vera caccia all’intellighenzia ucraina.
Negli anni 20 una morte “per caso” non era rara. La presentavano come un incidente. Leontovych sapeva di essere finito nella lista nera e che lo pedinava la polizia segreta. A gennaio del 1921 lui andò a trovare il suo padre in campagna, la sera del 22 gennaio alla porta bussò uno sconosciuto, quale presentando il tesserino dell’agente della polizia segreta di Vinnytsya, chiese di pernottare. All’alba i vicini sentirono uno sparo, il compositore morì prima di arrivare all’ospedale. Il nome dell’assassino si scoprì solo negli anni 90, fu un agente della polizia segreta di Vinnytsya, Hryshchenko.
La morte di Mykola Leontovych scioccò il mondo dell’arte. I più grandi artisti del rinascimento ucraino fondarono il comitato in nome del compositore. Dobbiamo dire che nel 1928 il comitato divenne antisovietico e che la maggioranza dei suoi membri non sopravvissero alle repressioni degli anni 30. Gli immigrati furono più fortunati, unica cosa che soffrirono fu la nostalgia. In America e Canada imparavano Shchedryk che diventava sempre più famoso.
INNO TRIONFALE
La bellissima canzone nella lingua sconosciuta interessava molto agli americani però la strada verso i loro cuori fece solo il testo scritto in inglese. Lo scrisse nel 1936 il direttore dell’orchestra della radio NBC (National Broadcasting Company) originario del New Jersey, Peter Wilhousky. A proposito, la stazione radio di NBC fu fondata da un originario di Belorus, David Sarnov. Nel 1936 a New York ci fu un’assemblea dell’Associazione Nazionale degli insegnanti di musica e Wilhousky prese l’impegno di organizzare il coro degli studenti per l’inaugurazione dell’assemblea a Madison Square Garden. Lui fece i provini da tutte le parti di New York e scelse 1600 ragazzi. Gli studenti trionfarono eseguendo Carol of the Bells.
Questo coro che unisce varie scuole di New York esiste ancora oggi, però composto solo da 260 voci. Ed è ovvio che gli studenti americani cantano la canzone ucraina, spesso ignorando la sua drammatica storia. Invece noi adesso questa storia la conosciamo, e abbiamo il diritto di essere fieri perché ogni Natale in tutti continenti del pianeta si sente il suono dei campanellini ucraini.
Traduzione di Dana Kuchmash
Fonte: https://weekly.ua/style/etno/2010/12/22/154344.html
La versione originale della canzone in ucraino https://www.youtube.com/watch?v=HERnFfbcIxY
la versione in inglese https://www.youtube.com/watch?v=SvNmOc1QirY