Riepilogo settimanale degli eventi di guerra al Donbas in base ai dati operativi del gruppo Resistenza informativa (15-22 febbraio 2015)
Questa è la prima settimana della cosiddetta “tregua”, secondo gli accordi di Minsk firmati il 12 febbraio. La “tregua”, che è durata soli 25 minuti, e che è stata violata diverse volte già nei primi giorni dopo l’entrata in vigore.
Fin dall’inizio del cessate il fuoco (ore 00:00 del 15 febbraio) le truppe russo-terroristiche hanno dichiarato che non rispetteranno la “tregua” nella zona della piazza d’armi di Debal’tseve, in quanto la consideravano il loro territorio interno. Perciò il nemico ha fatto tutto il possibile per chiudere il sacco di Debal’tseve e annientare le forze ucraine. I terroristi russi all’inizio della settimana hanno ammassato una quantità considerevole degli armamenti e della forza viva, trasferendo le forze e risorse verso questa zona dagli altri settore del fronte, e lasciando pochi uomini e armi ai posti di blocco fuori dalla piazza d’armi di Debal’tseve.
La superiorità numerica del nemico era evidente, alla fine le truppe russo-terroristiche sono riuscite a prendere sotto il loro controllo le due altezze, che sorgono sopra la strada Artemivs’k-Debal’tseve, chiudendo in questo modo l’accerchiamento intorno alla piazza d’armi, con i militari ucraini dentro.
La notte tra il 17 e il 18 febbraio è stata la più drammatica. A cominciare dalla sera del 17 febbraio io ero in contatto con i volontari di Uzhhorod (Zakarpattia), che mi hanno comunicato, che i ragazzi della 128° brigata (dislocazione permanente a Zakarpattia) li mandavano i messaggi di addio. I volontari ricevevano questi messaggi per tutta la notte.
Alla fine alle ore 6.00 del 18 febbraio le nostre unità hanno ricevuto l’ordine di ritirarsi dalla zona di Debal’tseve. I nostri soldati hanno svolto un attacco nei confronti delle file dei terroristi russi, che bloccavano la strada Artemivs’k-Debal’tseve, rompendo i loro ordini di battaglia e riuscendo ad abbandonare la zona di accerchiamento. Tante unità hanno dovuto abbandonare i loro mezzi da combattimento a Debal’tseve, e sono riusciti ad uscirne fuori (non senza perdite), chi via strada principale, chi via campi, qualcuno a bordo dei mezzi blindati e degli autocarri, qualcuno a piedi, sotto i continui bombardamenti da parte dei terroristi. Questi ragazzi sono i nostri Eroi!
Chi volesse leggere i dati pubblicati da Censor.net riguardo alle perdite delle unità ucraine nell’arco di Debal’tseve, qui c’è l’articolo di Yuriy Butusov https://ucraina-ucraini-in-italia.webnode.com.ua/news/perdite-dei-militari-ucraini-nella-battaglia-dellarco-di-debaltseve-tra-il-24-gennaio-e-il-18-febbraio-del-2015/
Oltre a Debal’tseve il nemico ha continuato le azioni di guerra nelle zone di località Fashchivka, Pisky, Vodiane, Opytne, Mar’inka, direzione marina.
Dopo l’abbandono di Debal’tseve da parte delle truppe ucraine il nemico ha iniziato la riorganizzazione delle proprie unità in questa zona, il completamento delle unità, che hanno subito perdite e la riparazione dei mezzi da combattimento danneggiati. Inoltre, nelle zone occupate dai terroristi russi il nemico continua a formare, riorganizzare e trasferire i gruppi tattici di vari tipi, così nelle località Donetsk, Yasynuvata, Horlivka, Pervomaisk-Alchevsk sono state trasferite e create i nuovi gruppi tattici, composti dalla forza viva, e mezzi corazzati (BMP, BTR, l’artiglieria semovente).
Un altro settore rovente del fronte è la direzione di Mariupol, per tutta la settimana le truppe ucraine svolgono le azioni di guerra in questa zona. Dopo la fine della battaglia di Debal’tseve tutte le attenzioni delle truppe russo-terroristiche si sono rivolte nella direzione marina. In particolare, dall’inizio della settimana fino a giorno d’oggi sono in corso i combattimenti nel villaggio Shyrokyne. Dal territorio russo sono arrivati parecchi rinforzi, in particolare nella giornata del 20 febbraio di 2015 all’area della località Bezimenne (zona di Novoazovsk) è arrivato un gruppo misto dei militanti e i mercenari russi, il gruppo è composto da una quantità degli uomini simile ad una compagnia rinforzata (130 uomini, 4 carri armati, 6 autocarri, 6 pezzi di obici semoventi D-30 e una batteria di mortai). Insieme a questo gruppo è arrivato anche un gruppo di ricognitori, composto dai militari di GRU dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe (17 uomini, 3 fuoristrada e un minibus).
Intanto i russi hanno cambiato la loro modalità di consegnare le armi e munizioni al Donbas, prima lo facevano utilizzando gli autocarri, ora sono passati al livello successivo. Già da qualche settimana le armi e munizioni vengono portati in treno a Ilovaisk, dove i terroristi russi hanno creato un grosso deposito, da dove viene effettuato lo smistamento e la distribuzione delle armi tra le unità russo-terroristiche.
La Russia continua a violare il regime del cessate il fuoco, continua a fornire le armi pesanti ai terroristi locali, e ad inviare le proprie forze al Donbas. Da stamattina è in corso il combattimento del villaggio Shyrokyne (direzione Mariupol), oggi alle ore 10 le nostre truppe sono state bombardate con i mortai, dopodiché è iniziato un combattimento tra le unità ucraine e le truppe russo-terroristiche.
Continueremo a seguire la situazione al Donbas e ad informarvi dello svolgimento del “cessate il fuoco”.
Slava Ukraini!
di Dana Kuchmash