Illarionov: analisi dettagliata del video dal luogo dell’omicidio di Nemtsov

L'omicidio di Boris Nemtsov, il politico e l'oppositore a Putin, crea più sospetti che chiarimenti. Le versioni delle autorità russe risultano non veritiere. Ci sono più domande che risposte alla risoluzione del caso. Qui c'è un tentativo di Andrey Illarionov di capire in base ai video disponibili di come sono andati i fatti di quella sera.

L’analisi di questi video insieme all’informazione ricevuta precedentemente ci permette di fare le seguenti conclusioni.

Nella rete sono apparsi alcuni video elaborati, che ci permettono di precisare e aggiungere qualcosa alle osservazioni precedenti.

L’analisi del video dalla telecamera di sorveglianza di TVC: https://www.youtube.com/watch?v=zOuqCZO9jV4

Il video ripreso dal videoregistratore di un’auto passante: www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=j7cPshDfw-E

  1. Il primo presunto omicida (PPO) cammina dietro Nemtsov e la sua compagna sul ponte a distanza di minimo 50 metri.
  2. Dopo che PPO è stato raggiungo dallo “spazzaneve”, la siluetta del PPO sparisce dal video. Appare di nuovo alle 23.31.16, mentre PPO corre verso l’auto, con la quale se ne va.
  3. Così, PPO nel corso di circa 34 secondi (23.30.40-23.31-14) si trova nell’ombra dello “spazzaneve”. Lui sarebbe riuscito a farlo, se avesse effettuato una delle tre azioni: a) era in piedi sullo scalino della cabina, è stato portato con lo “spazzaneve” e alcuni metri vicino a Nemtsov è saltato giù; b) era in piedi sulla piattaforma della parte posteriore dello “spazzaneve” (alcuni modelli ce l’hanno presente), è stato portato con lo “spazzaneve” ed è saltato giù qualche metro vicino a Nemtsov; c) camminava con il passo affrettato attaccato allo “spazzaneve” fino al momento in cui non ha raggiunto Nemtsov.
  4. L’autista dello “spazzaneve” ha dichiarato, che “guardava attentamente nello specchietto retrovisore, per vedere come pulisce i bordi”, e non poteva non vedere un uomo, il quale: o è saltato sullo scalino della cabina, o è saltato sulla piattaforma posteriore, oppure per 34 secondi camminava velocemente vicino.
  5. La negazione da parte dell’autista di “spazzaneve” del fatto, che lui ha visto un tale uomo, come anche la sua affermazione di aver fermato la macchina solo quando a lui si è rivolta A.Durytska, non corrispondono alla realtà e possono destare il sospetto, che l’autista dello “spazzaneve”, è come minimo implicato nel reato.
  6. Dal momento in cui l’ombra dello “spazzaneve” ha chiuso B.Nemtsov e A.Durytska e fino all’apparizione del PPO, che correva verso l’auto che l’ha raccolto, sono passati 2 secondi (23.31.14-23.31.16). In questo margine di tempo è difficile che PPO sarebbe riuscito a effettuare 6 colpi con la pistola di Makarov. Evidentemente, lui ha sparato 2 o al massimo 4 colpi. Il commentatore della registrazione video di TVC in un momento dice chiaramente, che Durytska avvicina gli autisti dello “spazzaneve”.
  7. Le ferite subite hanno fatto crollare Nemtsov sul marciapiede alle 23.31.16, non lontano dal sesto palo sul ponte. Considerando l’impulso delle pallottole, che hanno colpito il suo corpo, Nemtsov avrebbe dovuto cadere in avanti sulla faccia (torace, addome). Inoltre, la posizione del corpo caduto avrebbe dovute essere parallela alla direzione del ponte.
  8. Dopo la caduta di Nemtsov, Durytska è stata vicino a lui circa un minuto (23.31.16-23.32.15). probabilmente, proprio in questo momento lei chiama la sua madre I.Durytska, le ha comunicato dell’omicidio di Nemtsov e l’ha chiesto che cosa deve fare.
  9. L’autista dello “spazzaneve”, che molto probabilmente ha visto (o aspettava di vedere?) l’attacco nei confronti di Nemtsov e la sua caduta sul marciapiede, subito (alle 23.31.16) inizia a fermare la sua macchina. Essa si ferma completamente alle 23.31.29 vicino al settimo palo sul ponte. Dalla cabina dello “spazzaneve” fermo fino al corpo di Nemtsov ci sono minimo 25 metri.
  10. Alle 23.32.15 (più o meno dopo un minuto dall’attacco a Nemtsov) Durytska si allontana da lui e si avvicina allo “spazzaneve” (è stata invitata? L’hanno chiamata? L’hanno costretta con le minacce?) vicino ad esso lei si trova circa 3 minuti 25 secondi. Dalle immagini del videoregistratore, lei per almeno qualche tempo sta vicino al parapetto. Considerando le condizioni dell’accaduto, il carattere delle sue scarpe, la posizione del suo corpo, e le particolarità delle due interviste, registrate da lei dopo l’omicidio, la descrizione di Durytska presentata da Budnikov (l’autista dello “spazzaneve”, secondo la versione degli investigatori), come “di una donna nello stato di isteria, che supplica dell’aiuto” non sembra convincente. Alle 23.35.40 Durytska si allontana dallo “spazzaneve” e ritorna da Nemtsov.
  11. Alle 23.33.57 dalla parte opposta dal luogo dell’omicidio (da sinistra, dalla parte di Zamoskvorechia) verso lo “spazzaneve” si avvicina un uomo in nero (UIN). Lui non appare dall’altra parte dello “spazzaneve” (da destra) e si trova sempre nell’ombra, finché lo “spazzaneve” è fermo (dobbiamo riconoscere, che con la sua ombra lo “spazzaneve” ha un ruolo esclusivamente importante di mascheramento!). Fino al momento dell’allontanamento dello “spazzaneve” dal luogo di omicidio, da dietro di esso escono solo due persone. Una persona è Durytska, alle 23.35.40 lei ritorna da Nemtsov. Un’altra persona è più che altro un passante capitato per caso nell’ombra dello “spazzaneve” alle 23.34.44 a destra e apparso da dietro di esso a sinistra alle 23.34.50. Quando alle 23.36.06 lo “spazzaneve” si allontana dal luogo del delitto, sul marciapiede non c’è nessuno. Questo significa, che l’UIN, arrivato alle 23.33.57 allo “spazzaneve” a sinistra, passa nell’ombra 2 minuti e 13 secondi (di quali 1 minuto e 43 secondi, mentre là si trova anche Durytska) e dopo se ne va con lo stesso “spazzaneve”. Questo significa, che Durytska non poteva non vedere questo UIN, e forse gli ha parlato, mentre l’autista ha fatto salire questo uomo (era d’accordo di farlo salire) nella sua cabina. L’assenza di qualsiasi testimonianza di questo UIN da parte sia dell’autista dello “spazzaneve”, sia degli investigatori, e anche l’allontanamento dello “spazzaneve” dal luogo del delitto con l’UIN prima dell’arrivo di polizia, dimostra il coinvolgimento dell’autista dello “spazzaneve” nell’omicidio di B.Nemtsov.
  12. Dopo 35 secondi dall’allontanamento di Durytska da Nemtsov verso lo “spazzaneve”, verso Nemtsov a terra con un passo veloce si avvicina un uomo (“testimone Viktor M.”, secondo gli investigatori), mentre in realtà è un probabile secondo omicida (PSO). Lui si trova vicino a Nemtsov prima 23 secondi (23.32.50-23.33.13), e poi alle 23.33.50 ritorna di nuovo da Nemtsov. Lui si trova vicino al corpo minimo circa due minuti e mezzo (fino alle 23.37.20). Siccome nel video nello stesso tempo appaiono le altre persone, l’identificazione dei movimenti di questo personaggio dopo questo arco di tempo diventa  abbastanza faticosa.
  13. Il videoregistratore dell’auto, passante dopo 3 minuti dall’omicidio lungo il ponte Bolshoi Moskvoretskiy, documenta, che il PSO svolge con il corpo di Nemtsov le azioni attive. Bisogna sottolineare, che Durytska, una volta tornata da Nemtsov, si trovava lì con il PSO per minimo di un minuto e mezzo (23.35.50-23.37.20).
  14. Sembrerebbe, che dopo aver aspettato finché Durytska va verso lo “spazzaneve” (sarà invitata, chiamata, costretta), il PSO si avvicina a Nemtsov a terra (probabilmente era a faccia in giù), lo gira, almeno sul fianco, “sente”, secondo le sue parole “rantolo di Nemtsov” (evidentemente Boris era ancora vivo) e effettua gli spari, incluso quello di controllo, la pallottola del quale colpisce il collo della vittima ed entra nella testa. Assicurandosi che Nemtsov è morto, il PSO si avvicina allo “spazzaneve” (alle 23.33.30), evidentemente lo comunica “all’autista” (e anche a Durytska?), alle 23.33.38 si allontana da loro e ritorna da Nemtsov. Poi il PSO gira il corpo di Nemtsov sulla schiena e lo sposta in posizione perpendicolare alla direzione del ponte (le “azioni attive con il corpo”, riprese dal videoregistratore, spiegano anche la posizione poco normale del jeans sul corpo). Con questo il PSO cerca di creare l’impressione, che Nemtsov fosse stato ucciso non con i colpi di pistola nella schiena e poi terminato già a terra, ma presumibilmente dalla strada sul ponte (dal finestrino aperto di un’auto passante, o un’auto ferma).
  15. Dopo 21 secondi da quando il PSO comunicando della morte di Nemtsov all’autista dello “spazzaneve”, si allontana e si avvicina al lato opposto, là arriva (alle 23.33.57) anche l’UIN (brigadiere, il killer di riserva?).
  16. Durante un minuto e 43 secondi (23.33.57-23.35.40) nell’ombra dello “spazzaneve” si trovano minimo tre persone – l’autista dello “spazzaneve”, Durytska e l’UIN. Il commentatore della registrazione video di TVC in un punto dice chiaramente, che Durytska avvicina gli autisti dello “spazzaneve”. Se il commentatore lo avesse fatto non per sbaglio allora la quantità dei partecipanti aumenterebbe. In ogni caso, lo “spazzaneve” fa il ruolo della base chiave per la realizzazione del crimine.
  17. Alle 23.35.24 vicino allo “spazzaneve” si ferma un’auto, identificata dai lettori come Opel Zafira. L’auto si trova vicino al luogo dell’omicidio per 15 secondi. Nelle immagini del videoregistratore si vede, che il luogo della conversazione tra Durytska (che è vicino al parapetto in questo arco di tempo) e il suo interlocutore è più vicino alla Zafira ferma, che alla cabina dello “spazzaneve”. È probabile, che in questo momento lei parli proprio con qualcuno dalla Zafira. È difficile ignorare l’impressione, che dentro la Zafira si trovavano le persone coinvolte in qualche modo all’omicidio di B.Nemtsov. Più o meno 15 secondi dopo (dopo aver ricevuto l’info? La conferma della morte?), l’equipaggio della Zafira alle 23.35.41 abbandona il luogo del delitto.
  18. Nel frattempo alle 23.35.41 Durytska si dirige verso il corpo di Nemtsov. E dopo 20 secondi alle 23.36.02 lo “spazzaneve” si allontana dal luogo dell’omicidio. L’affare è concluso, è stato ricevuto il comando?, si può allontanarsi?
  19. Alle 23.37.20 due figure (una figura indossa qualcosa di lungo e bianco, è probabile che sia Durytska) abbandonano il luogo del delitto e si dirigono sulla scala. Dopo 5 minuti e passa, alle 23.42.30 appare la polizia. Contemporaneamente sulla scala appaiono 2 figure (probabilmente le stesse, incluso Durytska) e ritornano al corpo di Nemtsov (alle 23.42.40).
  20. Più o meno dopo un ora il corpo di Nemtsov viene mostrato in posizione perpendicolare alla direzione del ponte. I rappresentanti del Comitato investigativo e del Ministero degli interni, e anche Yashyn raccontano, che Nemtsov è stato sparato dalla strada da una passante (ferma) “auto bianca”. Viene dichiarato il piano di intercettazione. Tuttavia, meno di 24 ore dopo l’omicidio viene resa pubblica la registrazione video di TVC. La versione precedente degli spari dall’auto bianca passante (ferma) si rivela un falso.
  21. La sera del 1 marzo Pervyi Kanal trasmette una nuova versione dell’omicidio, la cosiddetta “ricostruzione del delitto” con la partecipazione di un killer, che presumibilmente camminava di fronte a Nemtsov e la sua compagna, li passa vicino e spara alla schiena di Nemtsov. Guardando attentamente il video, si può vedere, che non c’è nessuno che cammina all’incontro di Nemtsov e la sua compagna. Anche la seconda versione delle autorità, trasmessa sul Pervyi Kanal, si rivela una falso.

Adrey Illarionov

Fonte: m.inforesist.org/illarionov-podrobnyj-analiz-video-s-mesta-ubijstva-nemcova/

Traduzione di Dana Kuchmash