Fattore USA come stimolo della propaganda di Cremlino

I “Nemici” è uno dei fattori chiave della formazione dell’identità sovietica. Tutto lo spazio semantico della propaganda totalitaria è impegnato a costruire due metafore chiavi: “la costruzione della nuova società” e il “fronte”.

Lev Gudkov, direttore del Centro analitico di Yuriy Levada (Levada-Tsentr)

Noi spesso diciamo l’esercito ucraino, l’esercito ucraino. Ma in realtà, chi combatte là (al Donbas)? … In effetti, non è più un esercito ma una vera e propria legione straniera, in questo caso la legione straniera della NATO, la quale ovviamente non ha al cuore gli interessi nazionali dell’Ucraina. Hanno gli obbiettivi completamente diversi, che riguardano il raggiungimento degli scopi geopolitici nel trattenere la Russia.

Vladimir Putin, Presidente russo

La propaganda nella Russia odierna, insieme al petrolio e gas, è uno dei perni, che tiene in vita il regime putiniano. Proprio la propaganda in modo giusto ha formato la coscienza collettiva dei russi, garantendo il semaforo verde a Putin per annettere la Crimea e l’inizio del conflitto armato all’Est dell’Ucraina. La propaganda di Cremlino ha benedetto l’aggressione nei confronti dell’Ucraina, trasformando il proprio popolo in una folla dei zombi estasiati con i nastrini di San Giorgio al posto del cervello.

La caratteristica principale della propaganda russa è l’attuazione nelle coscienze dei russi del passato collettivo (“Grande Guerra Patriotica”, Guerra fredda), e delle ideologie storiche (fascismo, banderiti, punitori) allo scopo di consolidare la società intorno allo Zar e giustificare tutte le sue azioni illegali “in nome di patria” (cioè di se stesso). Questo atteggiamento ha assicurato il maggior numero di persone coinvolte, perché quasi tutte le famiglie hanno avuto a che fare con “Grande guerra patriotica” e con la guerra fredda. In tal modo, è stato creato un collegamento tra i nemici del passato e quelli del presente: fascisti-banderiti – i militari ucraini, le autorità ucraine; americani del periodo di Guerra fredda (gli “annientatori” dell’URSS) – gli americani moderni (gli “annientatori” della Russia). Tuttavia, come qualsiasi tipo di propaganda, quella russa nella maggioranza dei casi si basa sulla menzogna. Analizziamo alcuni cliché di propaganda, utilizzati dai media russi, e i loro problemi, diventati evidenti subito, oppure con il passare del tempo.

“Genocidio fascista”

Come ben ricordiamo, l’annessione della Crimea è stata svolta da parte della Russia con lo slogan di non permettere il “genocidio” dei russi da parte dei nazionalisti ucraini (“fascisti”) del Pravyi Sektor. Lo stesso tema è stato utilizzato anche durante la destabilizzazione della situazione al Donbas. “I fascisti minacciavano realmente” la popolazione russofona della regione: con la guerra civile, il genocidio spirituale e fisico, la “sterilizzazione storica” e con gli altri disastri. Cos’abbiamo ora?

In seguito alle azioni dei terroristi al Donbas per le altre regioni dell’Ucraina (regioni banderite) sono partiti più di un milione dei cittadini russofoni. Ma i “fascisti” ucraini per qualche motivo non hanno organizzato un genocidio contro di loro. Probabilmente, è legato al fatto che tutti i banderiti sono al fronte, le banderite sono partite per Mosca a prostituirsi, e i piccoli “banderloghi” non sono in grado di sgozzare un milione dei russofoni. Alla fine l’apice del “genocidio” da parte dei “fascisti” ucraini è stato l’assassinio del cittadino russofono dell’Ucraina O.Buzyna.

Il gas di scisto

In primavera-estate dell’anno scorso la propaganda russa si è impegnata molto a rivolgere la propria attenzione agli eventi intorno a Sloviansk. Le azioni delle autorità ucraine di ripristino del controllo della città e dintorni venivano presentate non come i tentativi di ripristinare l’ordine costituzionale, ma come l’intenzione, lo scopo finale della quale è il passaggio alle aziende americane dei diritti di estrazione del gas di scisto dai giacimenti di questa regione. Quindi, Girkin insieme ai suoi scagnozzi si preoccupava della purezza ecologica al Donbas. In seguito all’operato dei propagandisti russi persino le vecchie nonnine di qualche villaggio sperduto in Siberia sapevano del “grosso giacimento del gas di scisto” nei pressi di Sloviansk, il quale vogliono controllare gli americani.

Dal giorno in cui Girkin è stato cacciato da Sloviansk, anche il gas di scisto miracolosamente si è volatilizzato insieme ai “ribelli”.

Gli americani neri nelle steppe ucraine vs Buzyna.

Chi non ha sentito dei mercenari e militari americani neri, i quali combattono per i “punitori” contro i “combattenti della luce”, cioè contro “ribelli”? Le stesse vecchie nonnine di Siberia sanno, che al Donbas per i “fascisti” operino i branchi degli americani neri neri. Perché sono stati visti da Girkin, Zakharchenko e Motorola e dagli altri bastardi! Una quantità enorme dei neri è stata annientata dai “ribelli valorosi” durante la battaglia per gli ideali del “mondo russo”. Ma c’è un problema, i terroristi non sono riusciti a presentare al pubblico, oppure filmare neanche un afroamericano delle Forze Armate degli USA e delle compagnie private militari (non contare gli studenti africani).

Per quale motivo i militari americani devono per forza essere di colore? Forse perché un americano bianco non è convincente, perché anche un ucraino e un russo hanno la pelle bianca. Mentre il colore nero è al 100% una caratteristica americana. Questa è la particolarità della propaganda russa, ogni argomento deve essere molto convincente. Se si trattasse dei fascisti ucraini, allora dovrebbero essere tantissimi, se si trattasse dei mercenari/militari americani, allora dovrebbero essere per forza neri.

L’omicidio di O.Buzyna è diventato dimostrativo nella stessa chiave (degli americani di colore). Come ben sappiamo, questo omicidio ha rivendicato una tale organizzazione “UPA”. Mentre in Ucraina “non mancano” le organizzazioni e le formazioni paramilitari, le quali, secondo la determinazione di D.Kiselev, rientrano nella categoria degli assassini potenziali dei cittadini russofoni: “Pravyi Sektor”, “Tryzub” di Stepan Bandera, “Azov”, “Donbas”, “Patriota dell’Ucraina” e altri.

Però, le sopracitate organizzazioni non avevano intenzioni né uccidere né rivendicare l’omicidio di una persona,  l’esistenza della quale è stata dimenticata da tanti. Per questo motivo i servizi speciali russi hanno dovuto inventare una mitologica “UPA”. Si poteva rivendicare il delitto dal nome di Bandera e Shukhevych, ma loro sono morti già da tanto tempo, e i capi potevano non accettare il piano di eliminazione. Mentre “UPA”, un’organizzazione astratta, senza un volto, ed è abbastanza attuale, perché Verkhovna Rada il 9 aprile ha riconosciuto OUN-UPA come i combattenti per l’indipendenza dell’Ucraina. E già una settimana dopo questa “UPA” ha “festeggiato” il riconoscimento assassinando Buzyna.

Per essere più convincenti potevano far girare la voce, che gli assassini di Buzyna (i “nazisti” ucraini) sono stati preparati dagli americani molto neri. Una cretinata, ma per un vatnik è piuttosto convincente.

I militari russi e la corazzata USS Missouri

La propaganda russa e i capi supremi della Federazione Russa ha dedicato tante forze per convincere il proprio popolo e la società occidentale nell’assenza delle unità delle Forze Armate russe al Donbas. Le stesse vecchie nonnine siberiane, le quali con gli occhi di Zakharchenko e Kiselev hanno visto i mercenari americani, sanno, che i “militari russi” non ci siano nell’Ucraina.

Tuttavia, spesso i terroristi di “DNR” e “LNR” sminuiscono tutti gli sforzi dei loro curatori da Mosca.

Da metà aprile i terroristi hanno reso pubbliche alcune dichiarazioni che i militari ucraini hanno intenzione di svolgere le provocazioni travestendosi da militari russi. In particolare, l’11 aprile il “ministero della difesa della DNR” ha dichiarato, che “da Dnipropetrovsk è partito un autobus con le persone con la divisa militare russa addosso, le quali facendo finta di essere i militari russi (!) stanno preparando una provocazione”. Il 22 aprile il rappresentante del “ministero della difesa della DNR” Basurin ha dichiarato, che sul territorio della regione di Lviv è stato formato un gruppo di sabotaggio e ricognizione, il quale sarà trasferito nella provincia di Stanytsia Luhans’ka per lo svolgimento delle provocazioni alla vigilia delle feste di maggio da parte dell’esercito russo” (!).

Comunque, non è chiaro per quale motivo i “punitori” ucraini avrebbero dovuto effettuare le provocazioni fingendo di essere i militari russi, i quali non ci sono al Donbas? Sarebbe più logico svolgere le provocazioni travestendosi da “ribelli”.

Lo svolgimento nella regione di Lviv delle esercitazioni ucraino-americane congiunte ha suscitato l’apparizione delle nuove speculazioni nei media russi riguardo ai mercenari americani dalla compagnia militare privata “Academi” al Donbas. Il ministero della difesa russo è andato oltre, affermando che gli americani addestrano i soldati di Guardia Nazionale direttamente nella zona dell’ATO. Il gruppo RI raccomanderebbe ai generali del ministero della difesa russo di non scherzare riguardo ai militari americani nelle steppe ucraine.

Ricordiamo, che il 20 aprile nella regione di Lviv sono iniziate le esercitazioni ucraino-americane “Fearless Guardian – 2015”, che dureranno fino a novembre di quest’anno. Nelle esercitazioni congiunte prenderanno parte 290 paracadutisti americani dal 173rd Airborne Brigade Combat Team e le unità combattive della Guardia Nazionale dell’Ucraina. La presenza sul territorio ucraino dei militari americani per un tempo così prolungato dovrebbe mandare un segnale forte al regime putiniano riguardo l’inaccettabilità del rinnovo delle azioni di guerra al Donbas.

Nello stesso contesto è capitata una situazione interessante alla Turchia nel 1944-1953. All’epoca Stalin, soddisfatto di aver sconfitto Hitler, decise di pressare un po’ la Turchia per ripristinare la “giustizia storica”: restituire alla Georgia e Armenia i territori “sottratti illegalmente” (Kars, Ardahan e Artvin), e per stabilire un controllo congiunto degli Stretti. Dal 1944 l’URSS ricattava in tutti i modi la Turchia, addirittura minacciando con un’invasione armata. Però, dal 6 aprile del 1946 a Istanbul arrivò la corazzata americana USS Missouri. Il motivo ufficiale della visita fu la consegna in patria della salma dell’ex ambasciatore turco M.M.Ertegun, deceduto negli USA nel 1944. Tuttavia, tutti capivano, che l’arrivo di USS Missouri fu la dimostrazione del sostegno strategico alla Turchia da parte degli USA. Il Primo ministro turco di allora Şükrü Saracoğlu dichiarò, che turchi meritavano di chiamarsi amici degli USA. E alle domande dei giornalisti riguardo le basi militari sovietiche negli Stretti e riguardo a Kars, Ardahan e Artvin il capo del governo sottolineò, che gli USA erano pronti a difendere la Turchia da qualsiasi minaccia.

Sezione “Delta” del gruppo “Resistenza informativa”

Traduzione di Dana Kuchmash

Fonte: https://sprotyv.info/ru/news/faktor-ssha-kak-stimulyator-kremlevskoy-propagandy