Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 30/06/2015
Dmytro Tymchuk
Il gruppo RI constata che il ritiro dei mezzi blindati pesanti (in primis i carri armati) dalla linea del contatto tra le parti al Donbas “entro 26 giugno”, “annunciato” dal format dei ministri degli esteri dei “quattro della Normandia”, è indubbiamente fallito. Le truppe russo-terroristiche utilizzano attivamente e portano nella prima linea le armi pesanti, vietate dagli accordi di Minsk, inclusi i mezzi blindati.
Nella marina, nell’area di località Shyrokyne, Lebedyns’ke, Berdianske i terroristi continuano a effettuare i bombardamenti delle postazioni delle forze dell’ATO, anche con i mortai da 120 mm. Nella giornata i militanti in questa zona hanno svolto diverse volte i colpi con l’artiglieria da 122 mm (“lavorava” il gruppo di artiglieria dei militanti, il quale in precedenza è stato avvistato da parte del gruppo RI mentre marciava nella direzione sud, attraverso Krasnoarmiiske, dal lato di Donetsk).
Nella zona di Pavlopil e Chermalyk i militanti hanno svolto il fuoco dal bosco con le armi di piccolo calibro, inoltre è stato documentato l’utilizzo dei lanciagranate automatici AGS-17 (i terroristi temendo il fuoco di risposta, sparavano non precisamente, da un grande distanza, cambiando la postazioni subito dopo brevi spari).
A sud da Donetsk le truppe russo-terroristiche applicano le misure complesse per nascondere il concentramento e lo spiegamento di una serie dei nuovi gruppi tattici del tipo battaglione (nell’area di Mospyne-Komsomolske, zona Tel’manove, zona Olenivka-Dokuchaievsk). Secondo gli analisti del gruppo RI, proprio in questa chiave bisogna valutare l’attivazione dei bombardamenti con l’artiglieria da 122 mm delle postazioni ucraine nella zona di località Hranitne, Starohnativka e a sud da Novomykhailivka (zona di località Stepne). Anche l’apparizione in queste zone lungo la prima linea di alcuni gruppi dei blindati dei militanti (nella giornata i terroristi più volte hanno bombardato con i carri armati, sotto la copertura dei mezzi corazzati, le postazioni frontali delle forze dell’ATO nella zona di località Hranitne), bisognerebbe valutare nel contesto del suddetto spiegamento dei nuovi gruppi tattici del tipo battaglione.
Nell’area di località Mar’inka i terroristi hanno effettuato attivamente i colpi, utilizzando alcune sezioni di fuoco dei mortai da 81 mm, con il supporto dei lanciagranate AGS-17. Sotto la copertura di questo fuoco i militanti hanno svolto la riorganizzazione delle proprie unità frontali a ovest da Oleksandrivka, a sud da Mar’inka e tra Mar’inka e Krasnohorivka.
Nella zona di località Opytne, Pisky, Krasnohorivka, a sud da Avdiivka, i militanti attivamente utilizzavano i mezzi blindati pesanti. Diversi gruppi dei carri armati dei militanti, avanzando verso le postazioni nascoste e mascherate lungo la linea frontale sotto la copertura del fuoco dei cannoni antiaereo ZU-23-2 e i mortai (da 82 e 120 mm), aprivano il fuoco preciso nei confronti delle postazioni frontali delle forze dell’ATO. dopodiché, sotto la copertura delle armi da 76 e 30 mm dei BMP-1 e BMP-2, e dalle mitragliatrici pesanti (dei BTR-70 e BTR-80) si ritiravano in fretta all’interno dei propri ordini di battaglia. Nella zona di località Pisky e Opytne i terroristi hanno svolto il fuoco con l’artiglieria da 122 e 152 mm (il regime dello svolgimento del fuoco: 2-3 spari di prova => valutazione del risultato => correzione => 5-6 colpi precisi => cambio postazione => pausa => di nuovo fuoco di prova => fuoco preciso).
Nella piazza d’armi di Svitlodarsk i militanti usano lo schema “tradizionale” per questa zona “mortai + carri armati”. I colpi vengono svolti principalmente nei confronti delle periferie est di Popasna. Allo stesso tempo, i militanti sempre più spesso accompagnano l’utilizzo del collegamento “mortai-carri armati” con i brevi assalti di artiglieria, principalmente quella da 122 mm (lavorano di solito due sezioni di fuoco “scambiabili” – una con gli obici D-30 da 122mm, e l’altra con gli obici semoventi 2S1 “Gvozdika” da 122 mm, nelle postazioni a ovest da Brianka). Di rado viene documentato l’uso del calibro 152 (gli obici “Msta-B”, nelle postazioni tra Verhulivka e Chornukhyne).
Nella zona di località Krymske, Novotoshkivka i militanti sotto la copertura del fuoco dei mortai da 120 mm e dei lanciagranate AGS-17 hanno tentato di infiltrare i propri gruppi dei ricognitori e disinnescare le mine nei campi. Inoltre, nella zona di Krymske il gruppo composto da 4 BMP dei militanti per 15 minuti ha svolto i bombardamenti delle postazioni frontali delle forze dell’ATO. dopo alcune raffiche precise delle mitragliatrici pesanti il gruppo dei blindati si è ritirato.
Spostamento delle forza viva e degli armamenti dei terroristi:
- A Stakhanov, nello stadio locale i militanti hanno organizzato il parco temporaneo dei veicoli da combattimento. Sono stati avvistati 15 MT-LB (senza le armi), 12 unità dei mezzi di trasporto su gomma, 2 carri armati, 2 BMP-2, 4 autocisterne. I mezzi da combattimenti continuano ad arrivare, nella giornata precedente è stato documentato l’arrivo di alte 5 unità: un BAT (bulldozer), 2 BTR-70 e 2 BMP-2.
- A Horlivka, in una serie dei reparti “dell’esercito della DNR” è arrivato l’ordine di organizzare “le squadre di lavoro” per scaricare le munizioni (12-15 uomini da ogni compagnia). Le squadre vengono formate per essere spedite alle “basi di Donetsk”.
- Nella stazione di “pronto soccorso” di Horlivka vengono formate alcune brigate mobili per gli aiuti urgenti e per l’evacuazione dei “ribelli” nei “settori da combattimenti” vicini.
- Due compagnia rinforzate dei terroristi, spiegare in precedenza nella zona di Olenivka (il gruppo RI ha comunicato di queste compagnie) sono state riformattate ed è stata cambiata la loro dislocazione. Una parte è partita verso Donetsk (circa una compagnia, 8 BMP-1,2, e 4 carri armati), un’altra parte verso Dokuchaievsk (7 BTR e BMP-2 e 5 carri armati). Il resto è passato nel “battaglione” di fanteria locale.
- Nella zona di località Donetsk è stata trasferita una batteria (da 6 pezzi) degli obici semoventi 2S1 “Gvozdika” da 122 mm e circa 10 unità dei mezzi corazzati: 4 BMP-1,2, tre BTR-80 e 3 MT-LB.
- Nella zona di Donetsk, nei pressi della miniera n°12-18 si osserva l’ammassamento dei mezzi blindati dei terroristi: 5 carri armati e 4 mezzi corazzati (3 BMP-2 e un BTR-80). I mezzi vengono mascherati e nascosti.
- Nella località Yasynuvata i militanti nella zona del “comando” locale hanno organizzato le “esercitazioni”, con l’uso dei mezzi della protezione NBC (maschere antigas).
Traduzione di Dana Kuchmash