Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 29/03/2016
Dmytro Tymchuk
Nelle ultime giornate nella zona dell’ATO viene segnalata l’attivazione delle truppe russo-terroristiche, i terroristi continuano ad utilizzare diverse risorse di fuoco, inclusi i mortai del calibro 82 e 120 mm, i mezzi blindati (inclusi i carri armati) e l’artiglieria. La situazione più complicata rimane nella zona di Avdiivka (in particolare vicino al raccordo di Yasynuvata), e in totale in tutto il settore dalla località Pisky a Zaitseve.
In particolare, nella giornata nella zona di Avdiivka i militanti hanno usato attivamente i mortai “vaganti” (calibro 82 e 120 mm), sono stati documentati i tentativi di infiltrazione dei gruppi di ricognitori del nemico nella “zona industriale” e la loro attività nell’area della collina 271.2 e quella di raccordo di Yasynuvata. Dopo le perdite significative tra i militanti nella “zona industriale” in seguito ai tentativi senza successo di “ripulirla”, il nemico ha iniziato ad effettuare metodicamente i colpi contro le postazioni frontali delle forze dell’ATO utilizzando le forze dei gruppi mobili. Viene segnalato l’uso combinato da parte dei terroristi delle risorse del fuoco, per esempio, i colpi simultanei dei mortai e dei cannoni antiaereo ZU-23-2, oppure dei lanciagranate e delle mitragliatrici pesanti.
I terroristi continuano a rinforzare i propri raggruppamenti/gruppi nel settore da Hol’mivs’kyi fino alle periferie ovest e nord-ovest di Donetsk. Viene rinforzato separatamente il gruppo tattico dei militanti nella zona Olenivka-Dokuchaievsk-Styla. Nell’area di Yasynuvata viene segnalata l’apparizione di un'altra “compagnia dei fucilieri motorizzati” rinforzata componente della “7° brigata fucilieri motorizzati” delle truppe russo-terroristiche (fino a 100 persone, con 6 blindati BMP-2 e MT-LB, 2 autocarri con i cannoni antiaereo ZU-23-2 a bordo).
Nella zona di Panteleimonivka è stato confermato il dispiegamento da parte del nemico di due batterie degli obici D-30 del calibro 122 mm (per il momento non hanno aperto il fuoco). Nella zona di Maiorsk è stato segnalato lo svolgimento di fuoco da parte dei militanti con l’artiglieria del calibro 152 mm (secondo i dati preliminari si tratta degli obici Msta-B). Inoltre, i militanti bombardano attivamente le postazioni delle truppe ucraine nella zona di Opytne, Pisky, Vodiane. Nell’area a sud-est da Novotroitske dal lato di Dokuchaievsk il nemico ha tentato di colpire i punti d’appoggio delle forze dell’ATO lungo la strada per Mariupol dalle armi di 2 BMP-1.
Nelle “DNR” e “LNR” continua l’isteria intorno alla presunta “preparazione delle truppe ucraine ad un’offensiva”. Vengono diffuse le voci, “confermate” dalle comunicazioni dei media controllati dai militanti, riguardo all’ammassamento delle truppe ucraine sulla linea del fronte. Con questo sfondo nei punti di passaggio e controllo del confine con la Russia controllati dai terroristi viene segnalato l’aumento degli abitanti delle zone occupate che cercano di fuggire in Russia. Nel frattempo tra i militanti continuano a diffondersi le voci riguardo alla loro offensiva al fine di “rovinare i piani e impedire l’offensiva delle forze dell’ATO”. A Yasynuvata e Horlivka viene osservata la diffusione delle voci da parte dei provocatori della “DNR” riguardo ad una presunta “infiltrazione” in queste città dei “gruppi di sabotaggio di Pravyi Sektor al fine di compiere gli atti di terrore e i sabotaggi” – presumibilmente per suscitare il panico prima della “grande offensiva delle truppe ucraine”.
Viene svolta l’ispezione non programmata delle unità del “2° corpo d’armata della LNR” da parte dei rappresentanti delle FA russe. Tale iniziativa della Federazione Russa è legata ai numerosi fatti di insubordinazione dei comandanti dei militanti del livello medio.
Tra i dipendenti del “ministero degli interni della LNR” girano le voci insistenti riguardo al possesso da parte del SBU di una “base elettronica” con i dati personali di tutti i dipendenti delle “forze dell’ordine della LNR”. In base alle voci, durante i tentativi di entrare nel territorio controllato dall’Ucraina questi dipendenti vengono fermati subito da parte di una “squadra speciale di SBU”, torturati oppure liquidati sul posto. Secondo alcuni dati, le voci simili vengono diffuse dagli stessi capi del “ministero degli interni della LNR”, perché una grande parte dei dipendenti disobbediscono all’ordine di abbandonare la “LNR” e spostarsi sul territorio non occupato del Donbas.
Traduzione di Dana Kuchmash