Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 29/01/2015
Dmytro Tymchuk
Durante l’ultimo giorno nella zona del conflitto al Donbas si osserva la diminuzione dell’intensità dei tentativi dell’offensiva da parte delle truppe russo-terroristiche. Il nemico non è riuscito ad eseguire il compito di accerchiare la località Debal’tseve, in primis a causa delle azioni efficienti dell’artiglieria delle truppe ucraine.
In particolare, in seguito alle massicce azioni di risposta dell’artiglieria ucraina, hanno subito serie perdite sia le unità avanzate, sia gli “scaglioni secondari”, ammassati precedentemente in questa zona per “un’offensiva sul larga scala”. In questo momento tra i militanti si diffondono le voci di panico, che le truppe ucraine svolgeranno il contrattacco dalla piazza d’armi di Debal’tseve e anche contemporaneamente da Avdiivka, allo scopo di “tagliare Horlivka”.
Nel frattempo, nella zona di Horlivka, nelle direzioni secondari, viene registrato l’abbandono da parte del nemico di una serie delle postazioni e dei posti di blocco.
È stato documentato lo spostamento da Horlivka verso il confine con la Russia di una convoglio (2 automezzi “Ural”) con i militanti e i mercenari russi eliminati. A Krasnyi Luch dalla zona di combattimento sulla piazza d’armi di Debal’tseve, in un giorno sono arrivati più di 100 terroristi feriti, a Snizhne sono stati portati circa 60 feriti, a Shakntarsk circa 70. Il comando dei terroristi constata la situazione complessa che riguarda i medicinali.
Nella zona di località Nykyshyno dopo l’arrivo dei rinforzi il nemico non è riuscito a respingere le unità ucraine dalle loro postazioni. In quest’area si notano le azioni di un gruppo tattico dei terroristi (circa 300 uomini, una batteria di mortai, circa 10 unità dei mezzi corazzati), quale periodicamente tenta di incunearsi nel fianco delle nostra truppe.
Nella zona di località Yenakiieve è stata trasferita la “riserva” del nemico, composta da 12 veicoli trasporto truppe BTR e BMP, e 4 carri armati.
Nelle zone di località Svitlodarsk, Luhanske, Myronivske l’artiglieria dei militanti ha continuato a bombardare gli impianti civili. Vengono registrate le distruzioni dei numerosi edifici residenziali, gli abitanti locali si trasferiscono in massa verso Artemivsk. Una situazione simile succede anche nella località Avdiivka, dove si osservano le forti distruzioni degli impianti civili a causa dei bombardamenti dei terroristi.
Nella zona di Dokuchaievsk-Starobeshevo il fuoco massiccio ha svolto il gruppo manovrabile di artiglieria dei terroristi (circa 30 unità di artiglieria). Tra le località Olenivka e Starobeshevo praticamente non è rimasto neanche un militante locale, ma operano le unità dei mercenari russi travestiti dai “ribelli”. In totale in questa zona operano 2 gruppi tattici di battaglione del nemico, con una quantità totale circa 1000 uomini, circa 18 carri armati e fino a 65 mezzi corazzati BBM.
I tentativi dell’offensiva da parte delle truppe russo-terroristiche nella zona di Mariupol sono stati interrotti. L’artiglieria ucraina bombarda fortemente i gruppi d’assalto frontali del nemico in quest’area.
Durante l’ultima settimana si nota il trasferimento attivo al Donbas dalla Russia delle munizioni, principalmente con il trasporto ferroviario (2-3 treni delle munizioni al giorno). La principale stazioni di scarico è Ilovaisk. Inoltre, una parte delle munizioni vanno a nord attraverso Antratsyt, da lì con i autocarri civili vengono portate ai cosiddetti “depositi” e “basi” delle bande. Nella “RPD”, dello scarico e della distribuzione delle munizioni arrivate si occupa n’unità speciale, che ha le proprie risorse tecniche e la propria guardia. Dopo l’arrivo ai “depositi” i militanti delle determinate unità portano con i propri mezzi (“Ural”, MT-LB, “KAMAZ”) le munizioni direttamente alle postazioni di fuoco. Lo schema ormai funziona in modo automatico, per l’arrivo del treno una quantità necessaria dei automezzi vengono ammassati nella zona di scarico, l’arrivo dei automezzi si svolge in base alla necessità. Si nota il livello alto dell’organizzazione del processo, gestito chiaramente dalla gente con le capacità professionali della gestione logistica.
I terroristi cercano di “far assumere” i propri sabotatori nelle aziende e miniere, dove i dipendenti hanno il diritto di spostarsi dai territori occupati, allo scopo di ottenere i permessi per uscire dalla zona dell’ATO. Sono stati registrati i casi dell’identificazione e degli arresti di questi tipi dei “dipendenti” ai posti di blocco dell’esercito ucraino.