Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 26/10/2015

Dmytro Tymchuk

Le truppe russo-terroristiche continuano a svolgere l’esplorazione attiva degli ordini di battaglia delle forze dell’ATO, utilizzando anche i gruppi di ricognizione (negli ultimi 2 giorni sono stati documentati minimo 4 tentativi dei gruppi di ricognizione dei militanti di “infiltrarsi” tra le retrovie tattiche delle truppe ucraine). I terroristi continuano ad attrezzare le proprie postazioni e a minare i territori.

Nella zona di località Hranitne e nella direzione marina (dietro il villaggio Zaichenko e nella zona di Naberezhne) i terroristi utilizzando le forze di alcuni gruppi di fanteria (da 20-25 uomini ciascuno, in totale 4 gruppi) diverse volte hanno aperto il fuoco con le armi di piccolo calibro nei confronti delle postazioni ucraine dalla “zona neutrale”, e effettuavano l’osservazione attiva delle postazioni frontali delle forze dell’ATO.

Dalla zona boscosa lungo il fiume Siverskyi Donets continua lo spostamento dei piccoli gruppi di militanti, i quali delle volte aprono il fuoco con le armi di piccolo calibro, minano attivamente la zona “grigia”, infiltrandosi anche tra le retrovie tattiche delle forze dell’ATO.

I militanti della “LNR” non rispettano gli accordi riguardo il ritiro dei mezzi da combattimento dalla linea di divisione a una distanza accordata. In particolare, i mezzi pesanti (carri armati) vengono spostati dai terroristi dalle postazioni nella zona di località Zhovte della regione di Luhans’k ai box preparati precedentemente ad Oleksandrivsk (a nord-ovest da Luhans’k). Una situazione simile viene osservata anche in una serie dei settori (zone di Uspenka, Khartsyz’k, Donetsk e altri, direzione marina), dove gli armamenti vengono spostati da parte dei militanti a una distanza insignificante verso le postazioni preparate e mascherate precedentemente oppure verso gli impianti civili.

I rappresentati del cosiddetto “ministero della sicurezza statale della DNR” insieme agli agenti del FSB russo applicano le misure per identificare le armi e munizioni non registrate tra i militanti “dell’esercito della DNR”. Nel caso di identificazione di queste armi, i militanti sospettati di possederle vengono immediatamente presi in custodia e trasportati a Donetsk per le verifiche successive.

A Mosca si è tenuta una riunione dei “curatori” russi, dipendenti dell’amministrazione presidenziale russa e del FSB, durante la riunione sono state discusse le vie di risoluzione della “crisi politica della LNR”. La direzione del FSB insiste alla “gestione” congiunta insieme all’amministrazione presidenziale russa di tutti i settori della “LNR” e promuove la destituzione di I.Plotnitskyi (che si trova a Mosca “sotto il controllo”) dal “capo della LNR”, considerando le informazioni compromettenti nei suoi confronti (la partecipazione nei giri della corruzione, l’appropriazione delle risorse “dello Stato” e degli “aiuti” dalla Federazione Russa e così via). Allo stesso tempo i rappresentanti dell’amministrazione presidenziale sono contrari alla destituzione di Plotnitskyi dalla carica, al fine di “evitare il peggioramento della crisi di gestione della repubblica e delle speculazioni nell’ambito degli accordi di Minsk”.

Le forze del “ministero della sicurezza statale” e della “milizia popolare della LNR” hanno svolto una serie degli arresti tra i “funzionari delle strutture statali della LNR”, sostenitori del “capo della LNR” I.Plotnitskyi. Gli arresti sono stati promossi da L.Pasechnik (il “ministro della sicurezza statale della LNR”, l’ex capo del reparto “K” del SBU nella regione di Luhans’k) e da I.Kornet (il “ministro degli affari interni della LNR”, l’ex agente del ministero degli interni ucraino). Contemporaneamente il “ministero della sicurezza statale” ha favorito una campagna contro una serie dei “sindaci del popolo”, militanti e “cosacchi”. In precedenza, gli agenti del “ministero della sicurezza statale della LNR” hanno arrestato il “vice capo del reparto di vigilanza della “procura generale della LNR” O.Filipinskyi, strettamente legato a I.Plotnitskyi.

Traduzione di Dana Kuchmash