Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 25/03/2015
Dmytro Tymchuk
Le truppe russo-terroristiche al Donbas durante la giornata precedente ha violato gli accordi di Minsk, bombardando le postazioni ucraine per più di 20 volte, ed è stato registrato un tentativo dell’attacco nei confronti delle postazioni ucraine.
Il nemico svolgeva i colpi di fuoco più intensamente nella direzione marina. Utilizzando i mortai da 120 mm e i lanciagranate automatici, i militanti e i mercenari russi hanno colpito le postazioni delle truppe ucraine nella zona di Shyrokyne, Staromar’ivka, Novoselivka, Mykolaivka. Inoltre, sono state bombardate le postazioni delle truppe ucraine nella direzione di Donetsk, nella zona di località Pisky, Hranitne e Avdiivka (principalmente sono stati utilizzati i mortai da 120 e 82 mm, nei confronti di Avdiivka il nemico ha usato i mezzi blindati – dalle postazioni preparati precedentemente 2 carri armati svolgevano il fuoco, inoltre in questo settore sono stati utilizzati i lanciagranate senza rinculo SPG-9).
Nella zona di località Maiorskyi (direzione Artemivs’k) il gruppo del nemico, composto da una quantità degli uomini pari a 2 plotoni, con il supporto di 3 unità dei mezzi blindati ha attaccato le postazioni frontali delle truppe ucraine. In seguito ai combattimenti le unità ucraine con il fuoco preciso dalle postazioni preparate, e con le manovre tattiche, prima ha fermato l’avanzamento delle unità del nemico, e poi lo hanno costretto a ripiegare sulla linea di partenza.
Nella zona di località Sokol’nyky (direzione Luhans’k) i militanti con le forze dei 2 plotoni per due volte hanno tentato di avvicinarsi alle postazioni ucraine, sotto la copertura del fuoco intenso delle armi di piccolo calibro, entrambi i tentativi non hanno avuto alcun successo, in seguito il nemico è dovuto ritirarsi nella linea di partenza.
Le “RPD” e “RPL” continuano ad incrementare il livello delle capacità combattive delle loro formazioni, terminando il processo di creazione di una parte delle “forze armate” strutturate dalle formazioni irregolari rimaste fuori dal sistema. Gli sforzi del comando dei militanti vengono concentrati in alcune direzioni – il perfezionamento della struttura organizzativa (portare varie formazioni “dell’esercito di Novorossia” alle uniche norme e agli standard delle Forze Armate russe), completamento con la forza viva e con i mezzi da combattimento, la creazioni di un unico vertice del comando (sia operativo, sia quello amministrativo), il perfezionamento delle capacità combattive dei militanti, e l’ammassamento delle risorse tecnico-materiali per il futuro svolgimento delle azioni di guerra.
Durante l’ultima giornata sono stati registrati 3 convogli di rifornimento dalla Russia (2 sono passati per la via meridionale, e una per quella settentrionale). In totale sono stati avvistati 48 unità di mezzi di trasporto (incluse 11 autocisterne, 10 unità degli automezzi speciali).
Nella zona di Alchevsk-Stakhanov i terroristi continuano a compattare gli ordini di battaglia delle loro formazioni. È stato documentato il trasferimento dei 4 carri armati e 2 mezzi corazzati, riparati e controllati nelle aziende locali, verso le postazioni russo-terroristiche nella zona di strada Bakhmutka. Attraverso località Metalist (zona di Luhans’k) verso la località Shchastia ha proseguito un incolonnamento dei mezzi blindati (8 unità dei mezzi corazzati, 2 automobili con i cannoni antiaereo ZU-23-2, e 3 veicoli trasporto truppe BTR-80).
Prosegue il rafforzamento delle formazioni dei militanti nella direzione di Artemivs’k (principalmente grazie ai trasferimenti delle formazioni dalla “guarnigione di Horlivka”). È stato notato lo spostamento lungo la linea del contatto dei due gruppi tattici dei militanti con i mezzi blindati (3 carri armati e 6 mezzi corazzati, inoltre i militanti possiedono in questo settore i mortai da 82 mm e 17 lanciagranate senza rinculo SPG-9 e i cannoni senza rinculo da 107 mm B-11, principalmente installati sulle piattaforme carico mezzi). Inoltre, nella direzione di Artemivs’k, attraverso Horlivka, nella giornata di ieri sono stati trasferiti 21 carri armati, 18 mezzi corazzati (una parte di essi hanno partecipato ai combattimenti di Debal’tseve, e sono stati riparati, una parte è arrivata da poco dalla Russia). I mezzi da combattimento vengono trasferiti nel settore nuovo con i piccoli gruppi.
Nella zona di località Oleskandrivsk è stato avvistato un “centro di addestramento” delle truppe russo-terroristiche, dove una serie delle unità dei militanti studiano le “questioni educative” riguardo alle azioni sia nella difesa sia nell’attacco. Le esercitazioni vengono svolte con l’uso dei mezzi blindati (6 carri armati e 5 mezzi corazzati) e gli specialisti dalla Russia.
A sud da Donetsk (zona Stepne-Dokuchaievsk) i terroristi continuano ad applicare le misure del mascheramento operativo dell’incremento delle proprie forze e risorse. In particolare, in questa zona è diminuito lo scambio via radio nelle reti dei militanti, i mezzi da combattimento vengono disseminati in piccoli gruppi in uno spazio abbastanza largo. Il gruppo tattico del tipo battaglione russo-terroristico concentrato in precedenza in questa zona con una parte delle sue forze e risorse ha coperto un settore del fronte nella striscia di fronte alla zona da Stepne a Volnovakha, garantendo il concentramento ad un altro gruppo tattico di battaglione nella zona nord-est da Dokuchaievsk. In totale in quest’area sono stati notati 2 punti di gestione tattica.
Un altro gruppo tattico delle truppe russo-terroristiche svolge il trasferimento verso la zona Starobeshevo-Tel’manove. È stato registrato il trasferimento di 14 unità dei mezzi blindati, inclusi 4 carri armati.
Nella zona Severodonetsk-Lysychansk è stato notato il movimento dei resti della cosiddetta “guardia cosacca”, che compone alcune unità. Queste piccole unità sono armate con i mortai, i lanciagranate senza rinculo SPG-9, i lanciagranate automatici AGS-17 e gli altri armamenti pesanti da fanteria.
Nella direzione di Luhans’k il nemico effettua la ricognizione intensa, cercando di aprire il sistema di difesa ucraina, che continua a controllare i guadi principali sul fiume Siverskyi Donets.
Traduzione di Dana Kuchmash