Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 25/02/2015
Dmytro Tymchuk
Le truppe russo-terroristiche nella zona del conflitto al Donbas svolgono la riorganizzazione lungo tutta la linea di scontri. La riorganizzazione delle forze e risorse più attiva viene svolta in due direzioni: Brianka-Stakhanov e la direzione marina (Mariupol). Benché l’intensità e la quantità dei bombardamenti da parte dei militanti e delle unità delle FA russe sia relativamente diminuita, tuttavia, le truppe russo-terroristiche continuano a violare gli accordi di pace, effettuando i bombardamenti delle postazioni dell’esercito ucraino e degli impianti civili in determinate direzioni. Inoltre, in alcuni settori i terroristi continuano a svolgere l’offensiva (vengono registrati gli attacchi da parte dei piccoli gruppi dei militanti nei confronti delle postazioni frontali delle unità ucraine).
In particolare, nella direzione di Mariupol nella zona delle località Oktiabr’, Zaichenko, Bezimenne continuano ad ammassare le forze e risorse delle truppe russo-terroristiche. Una parte di forze e risorse viene trasferita da nord dalla località Tel’manove, un'altra parte entra dalla parte della Russia. In totale in questa direzione è stato concentrato un gruppo tattico del tipo battaglione rinforzato del nemico, composto da 550-600 uomini, 15 carri armati, circa 25 mezzi corazzati BBM, circa 20 mezzi di trasporto. Questo gruppo tattico viene supportato dal gruppo di artiglieria, composto da più di 15 unità di artiglieria e 8 lanciarazzi multiplo “vaganti”. La direzione principale dell’applicazione delle forze del nemico è la località Shyrokyne, viene notata l’attività nella direzione di località Pavlopil.
Dopo recenti tentativi senza successo di respingere le unità ucraine dalle loro postazioni nella zona di Shyrokyne, il comando delle truppe russo-terroristiche svolgono la riorganizzazione del gruppo tattico in questa zona. A nord da questo settore operano alcuni disparati gruppi tattici dei militanti locali e dei mercenari russi (ognuno di loro composto da 120/150 uomini, con 2-3 carri armati e alcuni BBM).
È stato documentato il movimento dalla zona di Debal’tseve alla zona di Stakhanov e Pervomaisk dei resti della cosiddetta “brigata meccanizzata Prizrak” dei militanti. Dopo i combattimenti della piazza d’armi di Debal’tseve la “brigata” si è trasformata massimo ad un battaglione rinforzato. La parte principale dei mezzi da combattimento della “brigata” (24 carri armati, circa 15 BBM) sono stati danneggiati nel settore da Troitske a Chornukhyne (parzialmente sono stati distrutti, quelle unità dei blindati, che possono essere riparate in questo momento vengono evacuate verso Perevalsk e Alchevsk).
Nella direzione Pervomaisk-Alchevsk il nemico ha ammassato le forze in un’area presso la strada Bakhmutka. Le formazioni delle truppe russo-terroristiche in questa zona utilizzano attivamente i mortai, le armi di piccolo calibro, di rado i bombardamenti delle postazioni delle truppe ucraine vengono svolte con l’artiglieria. I militanti tentano di creare un “carosello”: in modo dimostrativo ritirano alcune unità dei mezzi corazzati verso sud, però nel frattempo verso la stessa zona vengono trasferite le grosse forze e risorse (inclusa l’artiglieria). Il gruppo di artiglieria del nemico (4 unità da fuoco, circa 20 pezzi di artiglieria, 12 semoventi e 12 lanciarazzi multiplo), che prima ha svolto i bombardamenti dalle postazione ad Alchevsk e Stakhanov nei confronti di Debal’tseve, in questo momento ha cambiato la direzione verso le località Triokhizbenka, Krymske e Novotoshkivka.
Nel settore Mar’inka-Avdiivka il nemico continua i bombardamenti e i tentativi di svolgere l’offensiva nella zona di località Mar’inka, Pisky, Opytne, Avdiivka. L’algoritmo delle azioni è seguente: prima vengono eseguiti i colpi con i mortai, i cannoni antiaereo e i mitragliatori di grosso calibro (a volte anche con l’artiglieria e i lanciarazzi multiplo), poi in avanti vengono spostati alcuni gruppi mobili della fanteria (di solito 2-3 gruppi del tipo un plotone ciascuno, supportati da alcune unità dei mezzi corazzati – 2-3 carri armati, 3-4 BBM), che cercano di “incunearsi” tra le giunture e le zone deboli del sistema della difesa delle truppe ucraine. Tali azioni offensive dei terroristi vengono interrotti da parte del fuoco di sbarramento dell’artiglieria ucraina.
I militanti cercano di incrementare bruscamente il livello della mobilità delle proprie risorse di fuoco, svolgendo attivamente il lavoro dell’installazione sugli automezzi dei mortai, i mitragliatori di grosso calibro, i cannoni senza rinculo anticarro, i lanciagranate automatici, i sistemi missilistici anticarro. Tali lavori vengono effettuati nelle diverse fabbriche a Donetsk, Alchevsk, Horlivka, Snizhne, Roven’ky.
Traduzione di Dana Kuchmash