Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 23/12/2015

Dmytro Tymchuk

Durante i bombardamenti delle postazioni delle forze dell’ATO e degli impianti civili al Donbas, le truppe russo-terroristiche sempre più spesso utilizzano gli armamenti pesanti (l’artiglieria del calibro 122 mm e i carri armati), i quali sono stati riportati da parte dei militanti e militari russi alle postazioni in diversi settori lungo la linea di divisione. Inoltre, è aumentata notevolmente la quantità dei tentativi delle azioni offensive del livello tattico da parte delle truppe russo-terroristiche.

Approfittando del fatto, che le truppe ucraine in generale rispettano le condizioni degli accordi di Minsk (esclusi i fatti di fuoco di risposta), i militanti allargano il territorio delle zone controllate da loro invadendo con le loro unità la “zona griggia” (il gruppo RI ha avvertito della possibilità di tali azioni ancora 3 mesi fa). In queste condizioni suscitano molti dubbi la capacità di ricolvere tale problema degli strumenti con poca efficienza come la commissione speciale di monitoraggio dell’OSCE e del Centro congiunto del controllo e coordinamento del cessate il fuoco. Per ora non vengono notate le azioni di risposta adeguati del comando militare ucraino.

In particolare, nella zona di località Kominternove una compagnia del battaglione dei militanti, dispiegato lungo la strada Novoazovsk-Tel’manove, è avanzata verso la zona griggia sotto copertura di una batteria dei lanciarazzi multiplo (3 unità di lanciarazzi multiplo BM-21 Grad, a est da località Dzerzhynske). Allo stesso tempo, sono stati avvistati i rinforzi delle unità dei militanti lungo la linea Zaichenko-Sakhanka: in giornata in tale zona, fianco sinistro, sono state trasferite 8 unità dei mezzi corazzati dal lato di Vesele e Krasnoarmiiske (4 unità di autoblindati BMP-1,2 e 4 unità di MT-LB). A nord da Sakhanaka sono stati avvistati 2 carri armati nelle postazioni mascherate e un autoblindato MT-LB.

Largo in tutta la zona da Mar’inka alle periferie nord di Horlivka (incluse le località Mar’inka, Krasnohorivka, Pisky, Opytne, Avdiivka, Novhorodske, Shumy, Maiorsk, Zaitseve) i militanti svolgono continui bombardamenti.

Nella zona di Mar’inka e Krasnohorivka i militanti utilizzano attivamente i mortai e i lanciagranate, nella zona dell’aeroporto di Donetsk e Opytne sono stati segnalati diversi gruppi di fuoco dei militanti, inclusi quelli con i mezzi blindati, il fuoco è stato svolto con le armi di piccolo calibro, i mortai, i lanciagranate e gli armamenti dei mezzi corazzati).

Tra le località Kirove e Novoselivka, a ovest da Horlivka, oltre ai mortai e lanciagranate, il nemico ha utilizzato per due volte l’artiglieria del calibro 122 mm.

Anche a sud da Donetsk nella zona di Starohnativka e Hranitne si osserva l’incremento dell’attività dei terroristi, nella direzione marina – la riorganizzazione delle forze e il fuoco (incluso con i mortai del calibro 82 mm), nella zona di piazza d’armi di Svitlodarsk – i mortai, e in alcuni episodi il cannone antiaereo ZU-23-2. Nell’area Zhovanka-Zaitseve contro due punti base frontali delle forze dell’ATO lavoravano i carri armati dei terroristi (8 cannonate con le bombe a frammentazione) sotto copertura del cannone antiaereo ZU-23-2.

Inoltre, sono ricominciati i colpi nella zona di Shchastia e Stanytsia Luhans’ka (le armi ci piccolo calibro, in alcuni episodi i mortai inclusi quelli del calibro 120 mm). Nella zona di Shchastia è stato registrato uno scontro tra le guardie combattive delle truppe ucraine con il gruppo di ricognitori, il quale tentava di infiltrarsi nelle retrovie delle forze dell’ATO. A seguito del fuoco massiccio con le armi di piccolo calibro delle truppe ucraine il nemico si è ritirato all’interno delle proprie postazioni.

Continua la riorganizzazione dei militanti nella zona a sud da Donetsk, fino alle cave di Dokuchaievk. Nell’area a sud da Olenivka (da Yasne) a Oleksandrivka i militanti hanno dipiegato gli armamenti aggiuntivi: minimo 15 unità dei mezzi corazzati (principalmente gli autoblindati BMP e MT-LB).

Traduzione di Dana Kuchmash