Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 22/10/2015
Dmytro Tymchuk
Negli ultimi giorni le truppe russo-terroristiche al Donbas fingono attivamente il “ritiro dei mezzi” nell’area di fronte al settore S. Viene documentato il ritiro di una parte dei mezzi dalla zona di 15 km, mentre il resto dei mezzi e degli armamenti vengono semplicemente spostati da un’altra parte, rimanendo sempre lungo la linea frontale. Nelle postazioni nuove gli armamenti vengono mascherati per bene. È stato registrato il ritiro parziale da parte dei militanti dei mezzi pesanti e i mortai nelle altre zone.
È stato documentato il ritiro da parte dei militanti dei mezzi di 2 “compagnie fucilieri motorizzati” russo-terroristiche (incluso un totale di 12 carri armati). Tuttavia, ritirando i mezzi il personale di queste unità rimangono nelle loro postazioni lungo la linea frontale.
Nella direzione marina e a nord dalla località Bezimenne, e a nord-est da Kominternove i militanti hanno ammassato 24-25 unità dei mezzi corazzati (principalmente i carri armati) presumibilmente per un successivo ritiro dal fronte. nel frattempo, una parte dei mezzi da combattimento e di trasporto sono stati spostati a nord, dietro Tel’manove, e vengono mascherati nella striscia da Bohdanivka fino a Hrekovo-Oleksandrivka (sono stati avvistati minimo 7 carri armati).
I terroristi portano gradualmente dalle zone sud di Horlivka, dalle aree di Panteleimonivka e Yasynuvata, i mezzi blindati verso Yenakiieve e Vuhlehirs’k. Mediamente in una giornata, durante gli ultimi giorni, venivano spostati 2-3 carri armati e 3-4 mezzi corazzati. A Debal’tseve sono state portate dimostrativamente (“per mostrare all’OSCE”) alla stazione ferroviari le piattaforme di carico, tuttavia né il carico né il trasporto degli armamenti vengono effettuati: i mezzi vengono ammassati nella zona di Debal’tseve e Vuhlehirs’k. Secondo i dati preliminari, il comando dei militanti sta formando un potente gruppo tattico nel secondo scaglione della direzione di Artemivs’k – per incrementare gli sforzi nel caso dell’offensiva nelle direzioni della zona di piazza d’armi di Svitlodarsk. La situazione deve essere monitorata.
I militanti realizzano attivamente le azioni di ricognizione (incluso l’utilizzo dei gruppi di ricognizione), viene minato il territorio, viene svolta una riorganizzazione attiva delle forze e risorse delle truppe russo-terroristiche, l’attrezzamento delle postazioni, l’ammassamento degli oggetti del rifornimento tecnico-materiale.
Nel frattempo, continuano le provocazioni armate da parte dei militanti allo scopo di provocare le truppe ucraine ad aprire il fuoco di risposta. La presenza durante le provocazioni simili dei rappresentanti dei media russi e di quelli locali (sotto controllo dei terroristi), lo scopo dei quali è registrare il fuoco di risposta delle forze dell’ATO, fa pensare, che tali provocazioni vengono pianificate dal comando delle truppe russo-terroristiche (cioè non si tratta del fuoco “casuale”, oppure del fuoco da parte delle “bande non subordinate al comando delle D/LNR”).
Così, nella giornata precedente nella zona di località Hol’mivs’kyi due gruppi di fanteria dei militanti, i quali agivano coordinati, hanno tentato di provocare le truppe ucraine ad aprire il fuoco. Uno dei gruppi ha presidiato le postazioni nella zona neutrale, l’altro gruppo disponendo di mortai da 82 mm (minimo 2 pezzi) ha bombardato l’area vicino al punto base delle forze dell’ATO, cercando di provocare il fuoco di risposta. Dopodiché entrambi i gruppi, coprendo l’uno l’altro, si sono ritirati all’interno degli ordini di battaglia delle formazioni illegali. Inoltre, durante la giornata è stato documentato l’arrivo in questo settore di una nuova unità dei militanti, composta da 80-90 uomini.
Nella zona di Mar’inka, a sud da Avdiivka, e nella zona di Hranitne, sono stati documentati gli spari singoli con le armi di piccolo calibro contro le postazioni ucraine.
Gli spari singoli contro le postazioni frontali delle forze dell’ATO sono stati segnalati nella zona di Opytne e l’aeroporto di Donetsk (nell’ultimo caso lavorava un cecchino).
Il nemico con le forze dei gruppi avanzati degli osservatori svolge la ricognizione della linea frontale delle truppe ucraine nelle zone di località Krymske, Shchastia, Popasna, Zaitseve.
Sono stati documentati i tentativi da parte dei gruppi di ricognizione dei terroristi di svolgere l’osservazione della linea frontale e delle retrovie tattiche delle forze dell’ATO nella direzione marina (nelle zone di Sakhanka, Hnutove, Naberezhne, Shyrokyne), e nella zona a sud da Volnovakha. Delle volte questi gruppi di ricognizione aprono il fuoco nei confronti delle postazioni ucraine.
Continua la riorganizzazione del “battaglione dei fucilieri motorizzati” dei terroristi, dislocato nella parte occidentale del distretto Petrovskyi di Donetsk. Il “completamento” arrivato in precedenza (segnalato dal gruppo RI) parzialmente ha completato l’unità, dispiegata dietro la via Ritsionalizatoriv (110-120 uomini, armati con i lanciagranate, alcuni mortai del calibro 82 mm e le mitragliatrici pesanti) e parzialmente un’altra unità dispiegata nella zona di Oleksandrivka.
Vengono avvistati alcuni gruppi di ricognizione composti dai militari russi, travestiti da militanti locali nella zona di Sverdlovs’k, Krasnodon, Amvrosiivka, Antratsyt. Il compito di tali gruppi è la ricerca dei luoghi per il “deposito” degli armamenti e dei mezzi da combattimento. Si potrebbe prevedere il ritiro verso il confine statale di una parte di questi mezzi, forniti in precedenza dalla Russia, per un successivo ritorno in Russia; oppure l’ammassamento dei mezzi sarà effettuato per la rotazione, la riparazione e manutenzione.
Nei reparti e nelle unità dei militanti, secondo l’ordine del comando russo-terroristico, sono iniziati i lavori stagionali di manutenzione degli armamenti. Tuttavia, i lavori vengono effettuati episodicamente e lentamente a causa dei problemi con i pezzi di ricambio e altri materiali.
Traduzione di Dana Kuchmash