Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 22/06/2015

Dmytro Tymchuk

Le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano i bombardamenti attivi delle postazioni ucraine e degli impianti civili con gli armamenti vari, inclusi quelli pesanti. Vengono registrati gli scontri tra le unità frontali delle truppe ucraine e i gruppi terroristiche sia lungo la linea del contatto, sia direttamente nelle retrovie tattiche delle forze dell’ATO, in seguito ai tentativi del nemico di effettuare la ricognizione del livello tattico, e di attivare l’attività di sabotaggio e ricognizioni nelle retrovie operativo-tattiche dell’esercito ucraino. In alcuni settori e direzioni i militanti svolgono un’esplorazione massiccia con le risorse tecniche: con l’aiuto dei droni, le attrezzature di ricognizione radioelettrica, e le risorse ottico-elettriche.

Durante le giornata i militanti hanno mostrato un’attività di fuoco particolare nei settore da Mar’inka all’area a nord da Avdiivka. Praticamente lungo tutto questo settore i terroristi hanno utilizzato l’artiglieria da 122 e 152 mm, in alcune zone anche i mezzi blindati. Vengono utilizzati diffusamente: le armi di piccolo calibro, i mortai da 82 e 120 mm, i lanciagranate automatici AGS-17, e i cannoni antiaereo ZU-23-2, viene documentata l’attività dei gruppi di tiratori scelti del nemico.

Nella zona di località Novhorodske, Leninske, Shumy i militanti hanno svolto il fuoco con le armi di piccolo calibro, periodicamente utilizzando anche i mortai da 82 mm e i lanciagranate automatici AGS-17. Per due volte nei confronti delle forze dell’ATO sono stati effettuati i colpi dell’artiglieria da 122 mm (le postazioni di fuoco delle unità di artiglieria degli obici semoventi 2S1 “Gvozdika” da 122 mm dei militanti sono state avvistate dalla rete del gruppo RI nella zona di mercato di automobili “Maiorskyi”, che si trova sulla strada Horlivka-Artemivs’k nella zona di Horlivka).

Si nota il cambio della tattica dei militanti allo scopo di ridurre le perdite durante gli assalti delle postazioni delle forze dell’ATO e di aumento dell’efficienza dell’attività delle bande. In particolare, le azioni attive vengono svolte esclusivamente con i determinati gruppi, i quali tentato di lavorare interagendo strettamente: un gruppo di fuoco, sostenuto da un gruppo di artiglieria (copre le azioni dei gruppi di fanteria oppure dei cecchini, i quali devono presidiare o abbandonare le proprie postazioni), alcuni gruppi di fanteria, delle volte i gruppi di tiratori scelti e i di ricognitori (operanti nella “zona neutrale”). I terroristi cercano di stabilire una piena interazione al livello tattico ed evitare di agire con una “folla”, come è stato fatto in precedenza. In questo momento tale tattica è abbastanza problematica, a causa dell’assenza di voglia di eseguire gli ordini delle “strutture di comando” da parte dei “comandanti” del livello tattico (vari “atamani”, e i “veterani delle guerre locali”).

Nella zona di Mar’inka negli ultimi giorni opera un gruppo professionale dei cecchini dei terroristi, il quale apre fuoco regolarmente contro i punti base e i posti di blocco delle forze dell’ATO lungo la linea frontale.

Nella direzione marina è stata documentata una manovra dell’artiglieria dei militanti (si osserva il cambio delle postazioni da fuoco degli obici semoventi 2S1 “Gvozdika” da 122 mm (6 pezzi) a sud dal villaggio Zhovtnevyi, e lo spostamento delle unità di mortai da 120 mm a nord da tale località verso Tel’manove), inoltre, sono stati documentati i tentativi di effettuare i colpi di fuoco consecutivi, concentrando gli armamenti nei settori stretti.

Nell’area di località Zolote (regione di Luhans’k) durante la giornata i militanti hanno utilizzato attivamente i mortai da 82 e 120 mm, cercando di effettuare i colpi massicci nei confronti delle postazioni frontali delle forze dell’ATO e coprendo le azioni dei propri gruppi di ricognitori in direzione di località Hirske. Nella zona di località Stanytsia Luhans’ka i terroristi dal lato di Mykolaivka hanno svolto i colpi più volte con l’artiglieria da 122 mm (una batteria degli obici D-30 da 122 mm), con i lanciagranate AGS-17 e con i cannoni antiaereo ZU-23-2. Tra Novotoshkivka e Sokol’nyky continua l’attività combattiva di entrambi le parti, la cosiddetta “guerra dei piccoli gruppi”. Vengono documentate seguenti azioni delle parti: gli agguati, le azioni di incursione, e di contragguato.

Dalla zona di località Frunze e Smile, i terroristi hanno effettuato diversi colpi con l’artiglieria da 122 mm nei confronti di Krymske, Sokol’nyky, Triokhizbenka. Vengono natati diversi tentativi del nemico di far attraversare il fiume Siverskyi Donets dai gruppi di ricognitori sia in questo settore, sia nel settore fino alla località Shchastia. Più volte i militari ucraini hanno dovuto entrare nel contatto con i gruppi di ricognitori, combattendo per il fiume Siverskyi Donets.

A sud da Donetsk (da Olenivka a Hranitne) i terroristi continuano ad applicare la tattica degli assalti di fuoco, utilizzando le piccole unità di mortai (2-3 mortai da 120 e 82 mm con i mezzi di trasporto) delle volte combinando con i AGS-17 e l’artiglieria da 122 mm. Gli assalti vengo svolti secondo lo schema: la ricognizione dei bersagli e le esplorazioni aggiuntive (principalmente vengono svolte con le risorse tecniche, tipo i droni, meno frequente con gli osservatori, usando le attrezzatture ottico-elettriche), con la preparazione contemporanea delle postazioni per gli spari, dopodiché l’avanzata dalle profondità delle risorse di fuoco verso la postazione preparata precedentemente, un assalto di fuoco veloce nei confronti del bersaglio e il ritiro. Questo schema rende più difficile l’individuazione del nemico con la seguente apertura del fuoco di risposta da parte delle forze dell’ATO, e permette al nemico di tenere i mezzi da combattimento e il personale fuori dalla zona di fuoco delle armi ucraine per la maggior parte del tempo.

Nella zona di località Luhans’ke e Svitlodarsk i terroristi hanno effettuato il fuoco con le armi di piccolo calibro e i mortai, nella zona di Myronivske i militanti hanno utilizzato i carri armati con il supporto dei mortai (dai boschi operavano 2 gruppi da 2-3 carri armati ciascuno, il ritiro è stato coperto dai mortai). Nell’area di Popasna i militanti hanno utilizzato i mortai da 120 mm.

È stato documentato il trasferimento verso Donetsk, attraverso Shakhtarsk e Zuhres, di un gruppo di blindati dei militanti, composto da 22 carri armati (principalmente T-72), e 4 BMP-2, 4 BTR-80 e un MT-LB.

Tra Chervona Poliana e Antratsyt è stata avvistata una sezione degli obici semoventi 2S3 “Akatsiya” da 152 mm mentre marciavano (5 unità), accompagnati da 2 MT-LB, due BTR-80 e due autocarri “Ural”.

Attraverso Shakhtarsk-Hirne è stato documentato lo spostamento di 11 carri armati T-72 e 4 BMP-2. L’unità è completata dai militari russi, ma con la bandiera dalla “novorossia”.

Attraverso Perevalsk verso Alchevsk e oltre tale località è stata trasferita una batteria dei lanciarazzi multiplo dei militanti (6 pezzi di BM-21 Grad). Nella colonna sono stati avvistati anche 2 MT-LB, 2 BMP-1 e un BTR-80.

Attraverso Oleksandrivsk e Yubileinyi, verso la piazza d’armi di Svitlodarsk sono stati trasferiti 24 carri armati dei terroristi.

Nella zona di Frunze è stato registrato il trasferimento di 4 obici D-30 rimorchiati verso Slovianoserbsk.

A Ilovaisk dalla Russia sono arrivate 4 vagoni con le munizioni. Il trasporto viene eseguito dalle “Ferrovie di stato della Russia”

Traduzione di Dana Kuchmash