Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 20/07/2015

Dmytro Tymchuk

Le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano a bombardare attivamente anche dagli armamenti pesanti sia le postazioni delle unità ucraine sia i centri abitati, inclusi quelli sotto il controllo degli stessi terroristi.

La situazione più tesa rimane nella direzione di Donetsk. Nei settori Krasnohorivka-dintorni nord-ovest di Horlivka, Pisky-dintorni nord di Avdiivka, i terroristi svolgono i bombardamenti permanentemente. Nella striscia Pisky-Avdiivka operano 4 gruppi di artiglieria dei militanti (26 pezzi di artiglieria, principalmente gli obici D-30, e gli obici Msta-B, 22 obici semoventi sia 2S1 “Gvozdika” da 122 mm sia 2S3 “Akatsiya” da 152 mm, uniti in alcune batterie, 6-8 lanciarazzi multiplo BM-21 Grad, i quali manovrano continuamente lungo il fronte in questo settore). Inoltre, vengono avvistati nella prima linea 4 gruppi dei mezzi blindati dei militanti (16 carri armati, operanti lungo tutto il settore, e 22-24 mezzi corazzati dei vari tipi, la parte principale dei mezzi blindati è collocata leggermente dietro ed è concentrata in alcuni “parchi dei mezzi da combattimento” sulla base delle aziende locali, dei centri logistici e dei depositi).  Questi gruppi dei blindati effettuano continuamente i bombardamenti delle postazioni frontali e dei punti base delle forze dell’ATO dalle postazioni mascherate e preparate. L’avanzamento dei mezzi blindati verso le postazioni di fuoco e il loro successivo ritiro, dopo aver eseguito i colpi, viene sempre effettuato sotto la copertura del fuoco dei gruppi di fanteria frontali del nemico, prodotto con le mitragliatrici pesanti, i mortai da 82 e 120 mm, i lanciagranate automatici AGS-17, e i cannoni antiaereo ZU-23-2. Gli equipaggi, e i mezzi da combattimento dei gruppi di blindati “frontali” del nemico periodicamente vengono cambiati durante la rotazione.

Durante la giornata i militanti in questo settore hanno utilizzato più volte l’artiglieria, il fuoco è stato svolto dalla zona di Spartak, dalle postazioni a est da Panteleimonivka e dalle postazioni di fuoco a Donetsk: tra le vie Voronikhina e Yurieva (zona del cimitero Schehlovskyi). In totale nella giornata è stato osservato il fuoco di 4 batterie dell’artiglieria e di minimo 6 obici semoventi dei militanti. Hanno subito gli assalti di fuoco sia le postazioni frontali delle truppe ucraine, sia gli impianti e i bersagli all’interno delle profondità tattiche degli ordini di battaglia e delle forze dell’ATO (circa 10 km dalla linea del contatto). È chiaro, che il nemico cerca di distruggere il sistema di comando e di rifornimento delle forze dell’ATO in questo settore.

Nella zona di piazza d’armi di Svitlodarsk il nemico più volte ha aperto il fuoco con le armi di piccolo calibro e i lanciagranate (AGS-17, SPG-9) nel settore Luhans’ke, Troitske, Zaitseve. Gli spari erano brevi e avevano più che altro lo scopo di disturbare, e non di tentare di colpire realmente le nostre unità.

Continua la “guerra nelle zone boscose”: le azioni dei piccoli gruppi da entrambe le parti dei ricognitori, sabotatori, di pattuglia e di incursori. Nella giornata precedente sono stati documentati diversi scontri tra i gruppi di ricognitori e di fanteria delle parti – tra le località Zolote e Horikhove (il gruppo di ricognitori dei militanti si sono scontrati con le guardie combattive delle forze dell’ATO), nella zona di località Shchastia (la sparatoria tra le pattuglie) e nell’area di Krymske (il gruppo dei militanti è avanzato furtivamente verso la “zona neutrale”, ma è stato scoperto da parte degli osservatori delle truppe ucraine, poi, dopo un breve scontro con l’uso dei lanciagranate, ha dovuto ritirarsi).

Prosegue la “guerra dei cecchini”. Entrambe le parti usano abbastanza attivamente sia i tiratori scelti singoli, sia i gruppi dei cecchini preparati appositamente. I cecchini vengono utilizzati più attivamente nelle zone di località Mar’inka, Pisky, Shumy-Kirovske, Chermalyk-Shyrokyne, Novotoshkivka-Krymske, Shchastia, Stanytsia Luhans’ka.

Viene osservata l’attivazione delle unità di artiglieria e di mortai dei militanti nelle zone a sud da Donetsk – zona di Hranitne e Starohnativka. Il nemico utilizza sia i mortai (calibro 82 e 120 mm), sia l’artiglieria (nella giornata precedente è stato documentato il lavoro di un batteria degli obici semoventi 2S1 “Gvozdika”, la quale periodicamente scambia il posto do la batteria degli obici semoventi 2S3 “Akatsiya”, collocata nelle postazioni a ovest da Starobeshevo), e una batteria degli obici D-30 da 122 mm.

Nella zona di Mos’pyne (Prydorozhne), Oleksandrivka, Horbatenko i militanti portano i mezzi del genio militare per dividere e demolire le costruzioni minate. Sono state avvistate 3 unità di veicolo di ingegneria IMR-2, un’unità di bulldozer corazzato BAT-2. Una parte dei carri armati dei terroristi, dispiegati a sud da Mos’pyne (Biriuky-Mykhailivka-Svitle), viene munita con le attrezzatture di sminamento, e vengono studiati i movimenti lungo i passaggi nei campi minati.

Traduzione di Dana Kuchmash