Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 19/10/2015

Dmytro Tymchuk

Durante il week-end passato (17-18.10.205) le unità delle truppe russo-terroristiche diverse volte hanno tentato di provocare le forze dell’ATO ad aprire il fuoco.

In particolare, nella zona di località Pisky è stato registrato il fuoco da parte dei militanti con le armi automatiche di piccolo calibro, inoltre i terroristi hanno usato il lanciagranate automatico AGS-17.

Le provocazioni da parte dei militanti sono state documentate anche nella zona di località Shumy, Shyrokyne e a est da Zaitseve. Le provocazioni sono state effettuate secondo un unico schema: l’infiltrazione nella zona boscosa nell’area neutrale dei gruppi di fanteria dei militanti e il fuoco non mirato oppure in direzione delle postazioni dell’ATO, oppure lungo la linea del fronte. Durante tutti questi episodi, nelle zone di provocazioni erano presenti i giornalisti russi oppure quelli locali pronti a filmare il fuoco di risposta da parte delle truppe ucraine.

Le manovre dei gruppi di fanteria dei militanti (oltre alle armi di piccolo calibro spesso possiedono i lanciagranate AGS-17 e i mortai da 82 mm) lungo la linea frontale sono state registrate nel distretto Petrovskyi di Donetsk, nella parte nord di Horlivka, nel settore tra Shyrokyne e Sakhanka, nella zona di località Hol’mivs’yki e Rozsadky, nella zona della piazza d’armi di Svitlodarsk, a nord-est da Pervomaisk, e nella zona di Krymske, Shchastia e Stanytsia Luhans’ka.

È stato segnalato l’arrivo in alcuni “centri di addestramento” del “I° corpo militare della DNR” del cosiddetto “rifornimento giovane” (gli abitanti locali “mobilitati” tra le file “dell’esercito della DNR”). I “mobilitati” arrivano con i gruppi da 30-40 uomini. In totale, secondo le valutazioni del gruppo RI, in seguito a tutte le “campagne autunnali di mobilitazione” nella “DNR” (“mobilitazione” e reclutamento) “l’esercito” della “DNR” ha accumulato ulteriori 3500 militanti (secondo le comunicazioni del gruppo RI, in precedenza la “DNR” ha comunicato della “mobilitazione” di 5000 uomini).

Il cambiamento parziale dell’orientamento dell’aggressione russa dal Donbas alla Siria ha causato la diffusione delle voci tra i capi delle bande della “DNR” sulla cessazione del rifornimento dei terroristi da parte della Russia con i mezzi da combattimenti e gli armamenti. Durante le riunioni i capi della “DNR” affermano, che davvero c’è qualche problema con le forniture, ma sono i problemi temporanei.

Traduzione di Dana Kuchmash