Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 18/02/2016

Dmytro Tymchuk

Le truppe russo-terroristiche al Donbas durante i bombardamenti hanno iniziato ad utilizzare attivamente l’artiglieria. Praticamente in tutte le zone del fronte i militanti utilizzano le armi di piccolo calibro, i lanciagranate, i missili anticarro, i cannoni antiaereo ZU-23-2. L’escalation maggiore viene segnalata nell’area da Mar’inka fino a Zaitseve – tutto l’angolo ovest e nord-ovest della zona dell’ATO.

Nella zona di Donetsk il nemico ha utilizzato i mortai e i mezzi blindati (nell’area di Staromykhailivka contro le postazioni nella zona di Krasnohorivka è stato effettuato il fuoco con le forze di 2 unità di BMP). Nella zona occidentale di Spartak i terroristi hanno attrezzato le postazioni mascherate per i sistemi missilistici anticarro. Durante la giornata da questa postazioni sono stati eseguiti 2 lanci contro un punto base a sud-est da Opytne. Un altro lancio del missile anticarro è stato documentato dal lato dell’aeroporto di Donetsk contro le postazioni delle forze dell’ATO a sud da Opytne.

Dalle postazioni nella zona boscosa a nord-est da Mykytivka ha effettuato il fuoco una sezione (3 unità) degli obici semoventi 2S1 Gvozdika del calibro 122 mm dei militanti. Il fuoco è stato svolto dalla parte nord di Zaitseve (effettuate 25 cannonate) e a nord da Zhovanka (verso il villaggio Bakhmutka). Dopo i bombardamenti con l’artiglieria i militanti hanno usato i mortai del calibro 120 e 82 mm, le mitragliatrici e i lanciagranate AGS-17 dal lato della periferia ovest da Hol’mivs’kyi, sono stati documentati gli scoppi dei proiettili nel quartiere residenziale.

Nell’area della Cava centrale (Dokuchaievsk) i militanti hanno svolto il fuoco con i lanciagranate e le armi di piccolo calibro contro i punti base delle forze dell’ATO a sud da Novotroitske. Reagendo ai colpi un’unità delle truppe ucraine è avanzata verso l’altura a sud dalla cava, ha presidiato la postazione al fianco rispetto alle postazioni avanzate dei terroristi i quali dopo una sparatoria intensa si sono ritirati verso la cava.

In direzione marina i militanti da due postazioni (una a sud-ovest da Naberezhne, un altro a nord-est da Pavlopil’) hanno effettuato i colpi dei mortai del calibro 120 mm contro le postazioni delle forze dell’ATO a sud da Chermalyk. Contro la zona di cuscinetto nella zona di Vodiane e Lebedynske i militanti hanno effettuato il fuoco con i mortai automatici del calibro 82mm 2b) Vasilek (3 unità), il senso di questi bombardamenti è rimasto incomprensibile, anche perché a Lebedynske è collocato il video registratore dell’OSCE.

Si è attivato il raggruppamento di Stakhanov dei militanti. Dalle postazioni sull’altura 176.0 con i mortai da 120 mm i militanti hanno effettuato il fuoco verso la località Zolote (i proiettili sono caduti negli arroyo a nord dal fiume Komyshuvakha e a nord dal villaggio Rodina). Inoltre, i terroristi hanno fatto avanzare un gruppo mobile verso l’altura 195.3 e hanno svolto il fuoco con i mortai del calibro 120 mm verso i punti base a sud-est da Krymske e il posto di blocco n°29. Nello stesso settore il militanti diverse volte hanno aperto il fuoco con le mitragliatrici.

I terroristi trasferiscono le armi contraerei nella zona di Donetsk. In particolare, in giornata attraverso Shakhtars’k in direzione di Donetsk sono state spostate 3 unità dei sistemi missilistici Strela-10M. I mezzi erano coperti da un telo.

A Horlivka continua la riorganizzazione delle risorse di artiglieria dei terroristi. Nelle ore buie della giornata 3 unità degli obici D-30 del calibro 122 mm a rimorchio sono state spostate dal mercato delle auto verso Michurin. A sud da Hol’mivs’kyi i militanti stanno attrezzando le postazioni da fuoco per gli obici semoventi. Secondo i dati preliminari, l’artiglieria semovente sarà trasferita dalla stazione Bairak a est da Horlivka.

Prosegue la riorganizzazione delle forze e risorse del raggruppamento di Alchevsk-Stakhanov dei militanti. Tra le località Lutuhyne e Bile viene osservato il movimento attivo degli automezzi e blindati. In particolare, è stata avvistata una compagnia fucilieri motorizzati dei militanti mentre marciava (8 unità di blindati BMP-1,2, 3 unità di MT-LB, 4 autocarri con la forza viva). Dal lato di Luhans’k verso Stakhanov sono state trasferite 2 lanciarazzi multiplo BM-21 Grad (i veicoli di ricarica armi non sono stati visti).

A Debal’tseve si sta svolgendo lo scaricamento del treno arrivato dalla Russia con i mezzi per completare le bande. È stato registrato lo scaricamento di 6 carri armati, 11 unità dei mezzi corazzati (BMP-1,2), alcuni veicoli del comando, 10 autocarri.

Nelle unità della “DNR” dal giorno del 17/02/2016 nei territori delle basi militari a tutti i militanti è stato vietato l’uso dei telefoni cellulari. Il giorno prima (16/02/2016) è stato creato un elenco dei numeri di telefoni dei militanti. Vengono indagati i numerosi casi tra i militanti dell’utilizzo dei numeri degli operatori mobili ucraini.

Nel 9° reggimento del “1° corpo d’armata della DNR” è scoppiato un altro scandalo di “corruzione”. Nella località Kachkary della provincia di Novoazovs’k i militanti di questo reggimento hanno smantellato l’edificio dell’allevamento di bestiame per poter vendere i materiali edili e metalli, ciò ha suscitato il malumore degli abitanti locali. I lavori sono stati svolti sull’rodine del comandante dei militanti con il soprannome Utes (comandante del 9° reggimento è il cittadino ucraino Andriy Opryshchenko, “eroe della ritirata di Sloviansk”, militante sotto il comando di Girkin). Dopo la denuncia degli abitanti locali nella provincia sono arrivati due rappresentanti della “procura militare della DNR” da Donetsk (capo reparto Bairachnyi e il suo vice un tale Magir Narimanovich). Durante la loro visita dal comando del 9° reggimento è arrivato un ordine ai militanti di fermare tutti i lavori e di evitare l’incontro con i rappresentanti della “procura”. Lo stesso Utes si è ”ammalato”, a tutte le chiamate rispondeva il suo guardiano. Dopo la partenza dei “procuratori” i lavori sono stati ripristinati. Da notare, che il comando del 9° reggimento nelle sua azioni dipende e viene controllato dal “curatore” della Federazione Russa, un ufficiale russo con soprannominato Bereg.

Traduzione di Dana Kuchmash