Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 17/06/2015

Dmytro Tymchuk

Le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano i bombardamenti attivi delle postazioni ucraine, anche con l’artiglieria, i mortai da 120 mm e mezzi blindati. Si nota la diminuzione dell’intensità di bombardamenti nelle ore diurne, e l’aumento nelle ore notturne. In alcune direzioni si sono attivati i gruppi di ricognitori del nemico.

Durante la giornata i terroristi erano particolarmente attivi in tutto il settore occidentale della direzione di Donetsk. Le postazioni ucraine e gli impianti civili sono stati bombardati nella zona di località Opytne, Pisky, Krasnohorivka, Mar’inka, Avdiivka, Starohnativka, Novomykhailivka. I terroristi hanno utilizzato principalmente i mortai da 120 mm e i sistemi di artiglieria da 122 mm (il nemico utilizza attivamente gli obici semoventi 2S1 “Gvozdika” da 122 mm, i quali sono in grado di cambiare operativamente le postazioni da fuoco, utilizzando i gruppi di artiglieria (batterie) composti da 3-4 pezzi, oppure più di rado da 5-6 pezzi). Di solito il comando russo-terroristico concentro in un determinato settore più gruppi di artiglieria, questa è una caratteristica principale per le zone di Mar’inka, Opytne e a sud da Donetsk nel settore Starohnativka-Hranitne. Nella zona di località Mar’inka di nuovo è stato avvistato un gruppo dei cecchini dei militanti. inoltre, nella zona di Mar’inka sono stati documentati gli scontri con i gruppi di fanteria dei militanti, che hanno tentato di attaccare le postazioni delle forze dell’ATO.

 In questi settori durante la giornata il nemico svolge il fuoco principalmente con le armi di fanteria:  i lanciagranate automatici AGS-17, le mitragliatrici pesanti, spesso vengono usati i cannoni antiaereo ZU-23-2 e i mortai da 82 mm. Viene applicato lo schema già dimostrato: i terroristi con i piccoli gruppi da 10-15 uomini, utilizzando le aree verdi, entrano nella “zona neutrale” (il gruppo dispone di solito la mitragliatrice “Kord”, 1-2 AGS-17 smontato oppure un mortai da 82 mm), presiedono la postazione da fuoco e si mascherano. Dopodiché il “gruppo di imitazione” apre il fuoco superficiale con le armi di piccolo calibro nei confronti di forze dell’ATO allo scopo di provocare il fuoco di risposta e individuare le postazioni delle truppe ucraine. Poi il primo gruppo dalla “zona neutrale” apre il fuoco già contro le postazioni identificate. Per coprire il ritiro del gruppo i militanti utilizzano i mortai mobili da 82 mm e i cannoni antiaereo ZU-23-2.

Nella direzione marina, nell’area di Shyrokyne e a nord-ovest (inclusi i settori nella zona di Pavlopil e Chermalyk) durante la giornata il nemico usava attivamente i mortai da 120 mm e l’artiglieria da 122 mm (lavorava il cosiddetto “gruppo di Novoazovsk” di artiglieria, composto da 6 pezzi di obici D-30 e 8 obici semoventi 2S1 “Gvozdika”). Nelle ore diurne le forze dell’ATO hanno avvistato nella “zona neutrale” alcuni osservatori del nemico e hanno aperto il fuoco nei loro confronti. Si osservava lo spostamento dei mezzi blindati lungo le postazioni (4 carri armati e circa 10 unità del mezzi corazzati).

Nella direzione di Artemivs’k sono stati notati i rafforzamenti dei gruppi di mortai del nemico con l’artiglieria da 122 mm. In particolare, nel settore di località Novhoroske è stato documentato l’arrivo di una divisione di artiglieria, composta da 2 batterie, in totale 8 pezzi di artiglieria del calibro 122 mm. Nelle zone di Myronivske e Zolote di sera i militanti hanno utilizzato i gruppi di carri armati (circa 2-3 carri armati ciascuno) per effettuare il fuoco nei confronti delle postazioni delle forze dell’ATO, il loro ritiro è stato coperto con i mortai da 120 mm.

 Nella zona di località Krymske, Novotoshkivka, Shchastia e Stanytsia Luhans’ka i militanti svolgevano il fuoco con le armi di piccolo calibro e con i lanciagranate AGS-17. Nella zona di Triokhizbenka, dietro il fiume Siverskyi Donets, è stato documentato lo scontro tra le guardie combattive delle forze dell’ATO e i gruppi di ricognitori dei terroristi, che hanno tentato di infiltrarsi tra le retrovie tattiche delle truppe ucraine.

Nella zona di Stanytsia Luhans’ka le forze dell’ATO con le azioni contro cecchini di successo hanno neutralizzato un gruppo dei tiratori scelti dello spetsnaz russo (i russi hanno subito perdite).

È stato documentato lo spostamento da Khartsyz’k a Ilovaisk di un gruppo di militanti (circa 50 uomini), con 5 BMP (2 BMP-1 e 3 BMP-2) e 2 “Ural”.

Nel distretto Kyivskyi di Donetsk il nemico svolge la riorganizzazione dell’artiglieria. I pezzi vengono divisi in piccoli gruppi da 2-3 unità e vengono spostati un po’ al distretto Petrovskyi di Donetsk e un po’ nella direzione sud. Principalmente vengono trasferiti gli obici D-30 da 122 mm, è stato documentato anche lo spostamento di una batteria da 4 pezzi degli obici 2S65 Msta-B da 152 mm.

È stato registrato il trasferimento verso Donetsk di una gruppo misto composto da 8 carri armati, 8 obici semoventi ( 6 obici semoventi 2S1 “Gvozdika” e 2 unità di 2S3 “Akatsiya”), 25-26 unità dei mezzi corazzati.

A Luhans’k prosegue l’ammassamento dei mezzi blindati dei terroristi (nel rione Kamianyi Brid sono stati ammassati circa 25 carri armati, di diversi livelli della preparazione alla battaglia, e 32-34 mezzi corazzati). Nella giornata precedente in questa “base” dalla direzione sud sono arrivati altri 4 carri armati e 2 BTR-80.

Nelle località Artemivs’k e Dzerzhyns’k (il territorio controllato dalle forze dell’ATO) viene documentato un “ritorno” in massa dei militanti, che combattevano negli “eserciti delle DNR e LNR”, travestiti da civili. Le autorità locali e le forze dell’ordine non reagiscono al “ritorno” dei militanti.

Traduzione di Dana Kuchmash