Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 17/03/2015

Dmytro Tymchuk

Nella giornata precedente le truppe russo-terroristiche hanno attaccato le postazioni ucraine nelle direzioni di Donetsk, Mariupol e Luhans’k. L’attività maggiore dei terroristi è stata registrata nella zona di località Avdiivka, Starohnativka, Pisky, Shyrokyne. Nella zona di località Maiorske il nemico con alcuni gruppi ha attaccato le postazioni delle truppe ucraine in alcune direzioni. I militari ucraini hanno aperto il fuoco di risposta e in questo modo sono riusciti a far cessare l’attacco del nemico, l’ultimo ha dovuto ripiegare sulle postazioni di partenza.

Continua il rafforzamento delle capacità combattive degli “eserciti” delle “RPD” e “RPL”. Si nota il tentativo del comando russo-terroristico di equilibrare il numero e la struttura delle sue formazioni in diversi settori, in base agli obbiettivi prestabiliti. Viene perfezionato il sistema della gestione delle truppe.

Nella zona di località Krasnyi Luch è stato notato un altro “centro di addestramento” per i militanti, sia per quelli che arrivano dalla Russia, sia per quelli dalle bande locali.

Nella zona di Horlivka-Yenakiieve-Debal’tseve a giorno d’oggi sono stati concentrati circa 6 000 uomini, che compongono le formazioni russo-terroristiche (“la guarnigione di Horlivka”, una parte di banda “Oplot”, alcune unità più piccole, inclusi “Vostok” e “Somali”). La caratteristica particolare di tale raggruppamento è il possesso delle potenti risorse di armamenti a lungo raggio, operanti nella zona base (lanciarazzi multiplo 9K58 “Smerch”, artiglieria, incluso quella semovente). Nella maggioranza dei casi queste risorse sono state “ritirate” verso le postazioni, dalle quali in meno di 60 minuti possono raggiungere le loro vecchie e principali postazioni di fuoco nei pressi della “linea frontale”. Inoltre, nel settore da Krasnohorivka ai dintorni nord di Horlivka sono stati ammassati circa 60 carri armati (T-64 delle varie modificazioni, e T-72, munite con i nuovi tipi di proiettili e nuove attrezzature, che permettono di svolgere la battaglia da lontano e durante le ore buie), non meno di 95 mezzi corazzati vari (veicoli blindati da combattimento, principalmente BTR-80 e BMP-2, e una piccola quantità dei BTR-82). Inoltre, in questa zona sono stati spiegati una struttura del rifornimento dalle retrovie e i sistemi antiaerei (3 radar, e una quantità considerevole delle unità di fuoco, che garantiscono la difesa antiaerea, anche direttamente lungo la “linea frontale”.

Nella direzione marina (Mariupol) si osserva in processo della strutturazione dei raggruppamento d’assalto russo-terroristico, che ha avanzato una parte delle forze e risorse direttamente verso la linea del contatto con le truppe ucraine. Dal territorio russo vengono trasferiti periodicamente per tale gruppo i mezzi da combattimento e gli specialisti per questi mezzi. Nella “linea frontale” è stato avvistato un altro gruppo “mobile” dei blindati (6 carri armati, 5 mezzi corazzati, 2 cannoni antiaereo ZU-23-2, con il supporto di una batteria dei mortai).

Nella direzione di Donetsk i terroristi continuano i tentativi di “esplorare” la linea frontale del sistema di difesa delle truppe ucraine, in seguito ai bombardamenti intensivi, i tentativi di infiltrazione dei gruppi di sabotaggio e ricognizione all’interno degli ordini di battaglia delle forze dell’ATO, e l’utilizzo delle risorse tecniche di ricognizione. Nel settore tra le località Mar’inka e Krasnohorivka in questo momento si contano circa 3 000 militanti e mercenari russi, con 27 carri armati (divisi in gruppi composti da 3-4 carri armati), 36 mezzi corazzati.

Durante la giornata precedente sono state osservate anche le nuove forniture delle risorse tecnico-materiali dal territorio russo (una grande parte è stata fornita per “via settentrionale” con gli automezzi, e con i treni). In totale nella stazione di Ilovaisk è stato registrato l’arrivo delle 6 carrozze e 12 piattaforme chiuse su rotaie da trasporto mezzi (presumibilmente trasportano i lanciarazzi multiplo e le macchine di comando). È stato registrato lo spostamento attraverso Luhans’k e Krasnodon di circa 40 unità dei mezzi di trasporto, che compongono i convogli di rifornimento, e 12 unità dei mezzi da combattimento (principalmente i mezzi corazzati). La caratteristica principale di questi convogli è la presenza di una quantità considerevole dei mezzi speciali , che arrivano dalla Russia: i veicoli da rifornimento per il lanciarazzi, le autocisterne, i mezzi di ingegneria e l’attrezzatura (i gru, gli apripista e altri). Le forniture delle risorse tecnico materiali durante gli ultimi giorni hanno riguardato principalmente la direzione di Luhans’k e il settore Artemivs’k-Donetsk.

I militanti continuano a portare il carbone sul territorio russo. In un giorno vengono registrati mediamente 10-12 autocarri grossi (TIR) con il carbone a bordo che partono dalla regione di Luhans’k per la Russia. Nei documenti di accompagnamento  il carico viene descritto come “il carbone dall’Ucraina”, rispettando tutte le formalità doganali da parte della dogana russa.

A Luhans’k e alcune località  sui territori controllati dalla “RPL” i militanti diffondono le voci sulla preparazione di un colpo massiccio dell’aviazione ucraina, pianificato per il 17 marzo. I motivi della diffusione di tali voci è sconosciuto.

Traduzione di Dana Kuchmash