Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 17/02/2016

Dmytro Tymchuk

Continua l’escalation del conflitto nella zona dell’ATO. Le truppe russo-terroristiche oltre alle armi di piccolo calibro, i lanciagranate e i mortai, utilizzano l’artiglieria e i lanciarazzi multiplo, inoltre il nemico si è attivato in alcune zone della regione di Luhans’k. Lungo la linea di divisione tra le parti nella regione di Donetsk i bombardamenti da parte dei militanti vengono segnalati praticamente in tutte le aree.

I terroristi sono particolarmente attivi negli ultimi due giorni nella zona di Donetsk. I bombardamenti intensi nella zona di Krasnohorivka e Mar’inka, dove vengono segnalati i colpi dei mortai calibro 82 e 120 mm e dei lanciagranate. Nella zona di Staromykhailivka opera un gruppo dei blindati dei militanti composto da 4 mezzi corazzati (vengono usati gli armamenti dei blindati – le mitragliatrici pesanti e i cannoncini automatici del calibro 30 mm), dalla stessa zona i terroristi hanno usato i lanciarazzi multiplo BM-21 Grad, dal lato di Trudovski dalle postazioni mascherate ha aperto il fuoco un carro armato dei militanti.

Nell’area da Mar’inka a Zaitseve i militanti utilizzano attivamente i lanciagranate, le armi di piccolo calibro, i mortai. Nella zona di Zaitseve-Zhovanka i terroristi hanno effettuato i colpi di artiglieria (2 obici D-30A del calibro 122 mm) dalle postazioni a est da via Buchmy (Zaitseve) nell’area boscosa, contro le postazioni delle forze dell’ATO nella parte nord di Zaitseve e contro il quartiere residenziale. Con i mortai del calibro 120 e 82 mm sono stati effettuati i colpi contro un punto base a sud da Maiorsk, alcuni colpi di fuoco sono stati segnalati a est e nella periferia di Maiorsk.

Nella zona sud-est da Novotroitske un gruppo dei militanti ha tentato da una distanza ravvicinata di colpire con le armi di piccolo calibro e i lanciagranate RPG la postazione al fianco di uno dei punti base ucraini. Il gruppo è stato scoperto in tempo da parte delle guardie combattive delle forze dell’ATO, e dopo uno scontro si è ritirato nelle postazioni di partenza.

Con i mortai del calibro 82 mm i militanti hanno svolto i colpi nei confronti di due punti d’appoggio a nord-est ed est da Lomakyne, e nei confronti delle postazioni delle forze dell’ATO a est da Hnutove. Il fuoco è stato effettuato dal lato di Kominternove (periferia sud-ovest) e dalle postazioni a ovest da Zaichenko.

Nella zona di Shyrokyne i terroristi hanno utilizzato le mitragliatrici e i mortai automatici del calibro 82 mm 2B9 Vasilek. È stato segnalato l’uso da parte dei militanti dei cannoni antiaereo ZU-23-2 dal lato di Sakhanka.

Nella zona di Hranitne dalle postazioni a nord dal ponte esploso sul fiume Kal’mius i militanti hanno aperto il fuoco con i mortai del calibro 82 mm contro un punto base a nord-ovest da villaggio. Dalla stessa direzione i militanti hanno effettuato il fuoco di mitragliatrici e lanciagranate AGS-17.

Nella zona id Triokhizbenka i terroristi hanno effettuato il fuoco dei mortai da 82 mm.

Viene osservata la riorganizzazione delle forze dei militanti nella zona di Horlivka. Con il trasferimento di due obici semoventi 2S1 Gvozdika è stato rinforzato il gruppo di artiglieria che fa da supporto al gruppo tattici del tipo battaglione dei terroristi collocato a sud da Hol’mivs’kyi. Nella stessa zona il nemico ha trasferito circa 5 mezzi blindati (principalmente MT-LB). A nord-est dalla stazione Terrykonna (Horlivka) sono state attrezzate le nuove postazioni per una batteria dei mortai da 120 mm (l’unità avanza verso queste postazioni per aprire il fuoco, dopodiché si ritira a bordo di alcuni autocarri GAZ-66 verso il villaggio “6-7”). A est da Panteleimonivka sono state avvistate le postazioni di una batteria degli obici D-30A del calibro 122 mm (4 pezzi).

Nella zona di Donetsk (area di Druha Ploshchadka) è apparsa una nuova unità dei militanti armata con i lanciagranate. L’unità dispone di 2 pezzi di SPG-9 e 4 pezzi di AGS-17.

Nella zona di Kominternove i militanti hanno trasferito un carro armato in aggiunta alle forze già presenti (il carro armato si trova nelle postazioni mascherate a nord dal villaggio). Nella periferia nord di Kominternove ha cambiato le postazioni un gruppo dei blindati dei militanti (alcune unità di BMP-2).

Nell’area di località Bezimenne i militanti trasferiscono le munizioni (i proiettili per i mortai). In giornata è stato documento l’arrivi di 3 autocarri Ural con le munizioni a bordo. Nella stessa zona è arrivata anche un’autocisterna. La fornitura di munizioni e carburante viene svolta dal lato di Novoazovs’k.

Durante la seduta del “comitato del consiglio del popolo della DNR della politica estera e i rapporti internazionali” (capo A.Khriakov) è stata discussa la questione di “difesa degli interessi della repubblica nell’ambito delle misure riguardo all’applicazione degli accordi di Minsk del 12/02/2015”. Durante la discussione i “deputati” sono giunti alla conclusione che gli articoli delle misure contraddicono la “costituzione della DNR”. In particolare, i “parlamentari della DNR” credono che articolo 4 degli accordi di Minsk (prevede le trattative in merito alla modalità delle elezioni locali in base alla legge ucraina e lo “status speciale” del Donbas) esclude la possibilità di riconoscimento della “DNR” come una “stato indipendente”. Mentre l’articolo 8 (prevede il ripristino completo dei rapporti socio economici, in primis il pagamento delle pensioni e altre paghe sociali) viene considerato con un tentativo di rendere la “repubblica” “una scheggia dell’Ucraina” completamente dipendente da Kyiv. Lo svolgimento della riforma costituzionale nell’Ucraina e il decentramento del potere nelle regioni con lo status speciale (articolo 11 delle misure) viene considerato nel contesto delle prospettive dello “scioglimento del parlamento” e della “liquidazione della DNR”. Dopo una discussione accesa i “parlamentari” hanno preso la decisione di formare sulla base di sopracitato “comitato” un “gruppo di consulto” per discutere una “strategia di difesa” e si sono rivolti con i rispettivi disegni a Zakharchenko e Pushylin.

Traduzione di Dana Kuchmash