Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 17/02/2015

Dmytro Tymchuk

Le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano a violare le condizioni della “tregua”. Gli attacchi più attivi nei confronti delle postazioni dell’esercito ucraino e degli impianti civili durante la giornata passata sono stati svolti nella direzione di Debal’tseve e Mariupol (con le armi di piccolo calibro, i carri armati, i mortai, l’artiglieria, i lanciarazzi multiplo). Il fuoco veniva aperto da parte dei militanti, mercenari e militari russi anche nelle altre zone (principalmente con i mortai da 82 e 120 mm). Inoltre, sono stati documentati alcuni tentativi dell’offensiva da parte delle truppe russo-terroristiche. Le unità ucraine aprono esclusivamente il fuoco di risposta, anzi nella prima metà della giornata di ieri (16/02/2015) il fuoco di risposta è stato aperto esclusivamente con le armi di piccolo calibro (la parte ucraina ha iniziato ad usare l’artiglieria solo dalla seconda metà della giornata).

Nella zona a est da Horlivka è praticamente terminato il processo di concentramento del gruppo tattico di battaglione delle truppe russo-terroristiche, composte dai militari di 2 brigate delle Forze Armate russe (il luogo del dislocamento permanente è il Distretto militare sud della Federazione Russa). Il presente gruppo tattico è composto da circa 350 uomini, 15 carri armati (2 dei quali non sono preparati e devono essere riparati), circa 35 mezzi corazzati BBM, alcuni (non meno di 6) cannoni antiaereo ZU-23-2, 2 decine degli automezzi speciali. Il sostegno del suddetto gruppo tattico del tipo battaglione viene svolto da parte di un’unità di artiglieria (6 cannoni semoventi 2S3 “Akatsiya”, uno dei quali non è preparato).

Nella zona di Vuhlehirsk è stato spiegato un altro gruppo tattico, completato dai militanti locali (provengono principalmente dalla banda “Vostok” e dalla ex formazione di I.Bezler a Horlivka “Milizia popolare del Donbas”). In totale il gruppo è composto da circa 150 uomini, 6 carri armati, circa 10 mezzi corazzati BBM, 2 veicoli da recupero per carri armati BTS-4, 6 autocarri militari, 3 jeep, 3 autobus. Il gruppo durante una marcia da Horlivka ha perso un BTR-80 e un MT-LB a causa del malfunzionamento.

Verso la zona di Verhulivka è stato spostato il gruppo tattico di compagnia delle truppe russo-terroristiche, composto dai mercenari russi (con l’aspetto non slavo). Il gruppo è chiaramente preparato per l’assalto (contiene minimo 15 carri armati, circa 10 autocarri militari telonati, 6 mortai da 120 mm, 2 veicoli trasporto truppe di fanteria BMP-2 e un veicolo di comando sulla base del BTR-80).

Le formazioni delle truppe russo-terroristiche svolgono i colpi di fuoco nei confronti delle postazioni dell’esercito ucraino nella zona di Debal’tseve con i lanciarazzi multiplo e l’artiglieria nelle diverse direzioni: sono state avvistate le postazioni dell’artiglieria a nord-ovest da Alchevsk, con i lanciarazzi multiplo il fuoco si svolge dalla zona di Stakhanov, inoltre il fuoco parte dalle postazioni a nord da Shakhtarsk e da nord-est di Makiivka, periodicamente aprono il fuoco i lanciarazzi multiplo dalle periferie orientali di Horlivka. Nel corso degli ultimi 3 giorni i colpi di artiglieria del nemico sono diventati più ordinati e sistematici, si nota la presenza in zona del centro specializzato del puntamento di artiglieria.

Nel frattempo, è stato registrato l’avanzamento del gruppo di artiglieria delle truppe russo-terroristiche verso la zona di Pervomaisk. Il gruppo di artiglieria è composto da 2 batterie (una batteria di obici rimorchiati da 122 mm D-30, la seconda dagli obici semoventi 2S1 “Gvozdika”).

Attraverso Luhans’k, verso le sue periferie orientali, ha proseguito un incolonnamento dei mezzi corazzati e dell’artiglieria rimorchiata del nemico, arrivato dalla direzione nord. L’incolonnamento è composto da circa 25 unità dei mezzi e 220-250 uomini.

Sul territorio controllato dalla “RPL”, è stata registrata una nuova ondata della “guerra per la benzina” tra le formazioni della “RPL” e le cosiddette formazioni dei “cosacchi”, che controllano circa 80% dei distributori a sud della regione di Luhans’k. Il carburante in queste zone arriva dalla Russia in due modi, con i convogli (da 10 a 15 cisterne in ogni incolonnamento, accompagnati dalle guardie armate) e con i “viadotti” di contrabbando costruiti precedentemente. I capi della “RPL” pretendono dai “cosacchi” di consegnare una parte del carburante contrabbandato per i “fabbisogni della repubblica”, mentre i “cosacchi” non sono d’accordo di condividere il loro “business”. Sull’onda del conflitto alla fine di gennaio due distributori di benzina controllati dai “cosacchi” sono stati bruciati in seguito al “sabotaggio”.

Traduzione di Dana Kuchmash