Dati operativi del gruppo Resistenza Informativa del 16/11/2015

Dmytro Tymchuk

Le unità delle forze russo-terroristico al Donbas nel fine settimana scorso (14-15/11/2015) hanno continuato a bombardare le postazioni frontali delle truppe ucraine, e i centri abitati controllati dall’Ucraina nella zona dell’ATO. durante gli attacchi i militanti hanno usato i mortai del calibro 82 e 120 mm, gli armamenti degli autoblindati BMP-1,2 e BTR-80,70, i lanciagranate (di tutti i tipi), i cannoni antiaereo ZU-23-2. In diverse zone i militanti tentano attivamente di avanzare verso le postazioni delle forze dell’ATO (nella “zona grigia”), e continuano a svolgere la ricognizione, minano i territori, e effettuano i sabotaggi.

Lanciarazzi multiplo BM-21 Grad

Nella zona di località Zaitseve due gruppi di fanteria dei terroristi (20-25 uomini ciascuno) hanno tentato di avvicinarsi ai punti base delle forze dell’ATO sotto la copertura del fuoco intenso delle armi di piccolo calibro e dei mortai da 82 mm (più volte sono stati effettuati i colpi con i lanciagranate AGS-17, minimo 3 unità). Le unità ucraine aprendo il fuoco dalle postazioni stazionarie hanno costretto il nemico a ritirarsi sulla linea di partenza.

Anche a sud da Novhorodske i militanti con le forze di un gruppo da 20 uomini hanno tentato di “infiltrarsi” nelle retrovie tattiche delle truppe ucraine. Durante lo spostamento furtivo nella “zona neutrale” questo gruppo è stato scoperto (vicinissimo al punto di comando e osservazione delle forze dell’ATO, a distanza di massimo di 200 metri), le guardie combattive si sono scontrati con il gruppo. Il gruppo dei ricognitori del nemico, dopo uno scontro durato un’ora, si è ritirato.

Nella zona di Pisky (un po’ a sud da questa località), aprendo il fuoco con gli armamenti dei BMP-2 (minimo 2 unità) i terroristi hanno attaccato le postazioni frontali delle forze dell’ATO con tre gruppi di fanteria. L’attacco era di carattere dimostrativo allo scopo di individuare i punti di fuoco delle forze dell’ATO nella prima linea.

Le azioni analoghe i militanti hanno svolto nelle zone di località Hranitne, Shchastia, Krasnohorivka, Mar’inka, a sud da Popasna. Durante queste provocazioni sono stati utilizzati sia i mortai del calibro 82 mm (quelli del calibro 120 sono stati utilizzati per due volte), sia gli altri tipi di armamenti: i cannoni antiaereo ZU-23-2, i lanciagranate AGS-17, le mitragliatrici pesanti. Inoltre, con i mortai e i lanciagranate sono state colpite le località Shyrokyne e Novotoshkivka.

Le operazioni dei militanti vengono svolte secondo un unico schema: l’avanzamento nascosto verso la zona neutrale per ridurre la distanza del fuoco effettivo, si presiedono di nascosto le postazioni, viene aperto all’improvviso il fuoco con le armi di piccolo calibro dopodiché le unità si ritirano sotto la copertura del fuoco dei mortai del calibro 82 mm, i lanciagranate AGS-17, 21, delle volte degli armamenti dei mezzi corazzati, collocati precedentemente a questo fine nella linea frontale. Delle volte vengono documentate le provocazioni aperte con lo scopo di provocare il fuoco di risposta e individuare i luoghi del collocamento delle risorse di fuoco delle forze dell’ATO. i militanti operano prevalentemente con i gruppi di un massimo di 30 uomini (nella maggioranza dei casi si dividono in sottogruppi: quello di fuoco, quello di copertura, dell’osservazione, e per distrare l’attenzione ecce cc, dipende dallo scopo e il compito, ma possono anche operare con un’unica unità).

Durante le provocazioni di questo genere il nemico sempre più spesso dimostra il livello di interazione estremamente basso. Delle volte le risorse di fuoco della “copertura” ritardano con l’aprire il fuoco, spesso i terroristi mostrano un comportamento non professionale – fanno il rumore, non rispettano le regole dello spostamento furtivo, aprono il fuoco non coordinato oppure lo effettuano in modo caotico e non mirato. In alcune zone (area di Shchastia e Stanytsia Luhans’ka, direzione marina) sono stati registrati i casi di morte dei militanti dopo la deflagrazione delle loro stesse mine.  Secondo i dati del gruppo RI, questo livello basso della preparazione caratterizza le unità dei mercenari russi, arrivate per la rotazione dal territorio della Federazione Russa, e anche i gruppi dei militanti locali da poco “arruolati” e “mobilitati”, i quali hanno fatto un breve corso di addestramento nei “centri di preparazione” delle “DNR-LNR”, praticamente si tratta di “carne da macello”.

È stato documentato il trasferimento dei carri armati dei militanti da Oleksandrivka (Donetsk, zona di Mar’inka) a sud-est, verso la località Luhans’ke.

I militanti continuano a prepararsi “all’offensiva delle forze dell’ATO” nella direzione di Artemivs’k. Nella zona di Horlivka è arrivata un’altra “compagnia dei fucilieri motorizzati” rinforzata dei terroristi (facente parte del centro di addestramento disfatto a Mospyne) – 4 BTR-80, 2 BMP-2, 2 MT-LB, 3 Kamaz, Ural – il furgone con la stazione diesel DES-100 al rimorchio, 2 UAZ-469 e 3 unità di fuoristrada civili.

In totale, negli ultimi 3 giorni la “guarnigione di Horlivka” dei militanti si è rifornita con minimo un battaglione rinforzato di circa 600 uomini, 30-32 unità dei vari tipi di mezzi corazzati, 8-10 carri armati e 4 batterie da fuoco di artiglieria (dispiegate a est da Horlivka), per completare le forze e risorse dispiegate in precedenza. Così, per il momento nella zona di Horlivka sono dispiegate 2 brigate fucilieri motorizzati, e alcune compagnie, battaglioni e reparti di artiglieria “singoli”.

Nella zona di Stakhanov sono state avvistate alcune sezioni di lanciarazzi multiplo dei militanti – 3 unità di BM-21 Grad nelle postazioni nella periferia sud-ovest da questa località, sotto coperture delle case private nel quartiere delle villette. Altre 4 unità di lanciarazzi multiplo con 2 MT-LB e 2 Ural (autoblindati di ricarico) sono stati avvistati mentre marciavano dal lato di Brianka verso Stakhanov.

Dalla zona di Luhans’k in direzione di Shchastia sono avanzate tre gruppi di ricognitori dei militanti (4-5 uomini in ogni gruppo), due dei quali hanno fatto l’addestramento sul territorio della “LNR” e uno nella “DNR”. Il compito di ogni gruppo è di minare i territori e catturare i prigionieri.

Con i militanti delle unità della “4° brigata meccanizzata del 2° corpo d’armata della LNR” sono stati formati i gruppi per effettuare la riparazione dei mezzi da combattimento sul territorio della base  di “compagnia di manutenzione”, appena creata a Krasnodon. In questo momento il luogo di dislocamento della “4° brigata meccanizzata del 2° corpo d’armata della LNR” è nella località Alchevsk, via Leningradska. Tutte le unità del “2° corpo d’armata della LNR” sono avanzate verso le postazioni frontali nella zona di località Sokol’nyky e Pryshyb. Vengono osservate le misure di mascheramento dei mezzi da combattimento pesanti dei militanti e di rafforzamento delle costruzioni difensive nella zona di Vesela Hora della provincia di Slovianoserbs’k.

Secondo gli ordini dei capi del “2° CA della LNR”, tutti i mezzi da combattimento delle unità sono stati pienamente riforniti con il combustibile. A disposizione del battaglione carri della “2° brigata meccanizzata del 2° CA della LNR” ci sono 40 carri armati, per assicurare i materiali combustibili ci sono 6 autocisterne.

Traduzione di Dana Kuchmash