Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 16/02/2016

Dmytro Tymchuk

Nella zona dell’ATO al Donbas viene segnalata un’altra ondata dell’escalation del conflitto. Le truppe russo-terroristiche hanno aumentato considerevolmente la quantità dei bombardamenti delle postazioni delle forze dell’ATO e degli impianti civili, utilizzando i mortai del calibro 120 mm e l’artiglieria del calibro 152 mm.

La situazione “tradizionalmente” tesa rimane nella zona di Pisky, Opytne, Butovka, Zenit, Mar’inka, Krasnohorivka (militanti usano le armi di piccolo calibro, i lanciagranate AGS-17, SPG-9, RPG, i lanciagranate sottocanna, i mortai). Dalle postazioni nella periferia occidentale di Staromykhailivka e a nord da questa località i terroristi usano i mortai del calibro 120 mm.

Nella zona di località Skeleve i terroristi utilizzano attivamente le mitragliatrici e i mortai del calibro 82 mm (4 unità dei mortai automatici hanno effettuato i colpi dal lato di Sanzharivka). Nella stessa zona i terroristi hanno utilizzato i missili anticarro per colpire un punto base delle forze dell’ATO. Verso il punto base a est da Troitske è stato svolto il fuoco non mirato con le mitragliatrici e i mitra.

Inoltre, nella zona di Mar’inka e Pisky è stata documentata l’attività dei gruppi di cecchini dei militanti.

Nella zona di Zaitseve-Zhovanka e contro le postazioni delle forze dell’ATO a sud da Maiorsk i terroristi oltre alle mitragliatrici pesanti e i mitra, hanno utilizzato i mortai del calibro 120 mm, il fuoco è stato effettuato sia dal lato del bosco a nord dalla stazione Terrykonna e del villaggio “6-7”, sia dalla direzione di località Hol’mivs’kyi.

Dal lato di Panteleimonivka i militanti hanno utilizzato l’artiglieria del calibro 152 mm. Sono stati registrati 8 scoppi delle granate, le postazioni dell’unità di artiglieria dei terroristi si trovava a est da Panteleimonivka.

Contro le postazioni delle truppe ucraine a est e sud-est da Novhorodske i terroristi hanno svolto il fuoco con i lanciagranate e le mitragliatrici pesanti dal lato di Shyroka Balka e Zalizna Balka, e dalla zona boscosa a sud dagli scarichi della miniera di Lenin.

Nell’area di Hnutove un gruppo terroristico (gruppo di ricognitori arrivato dal lato di località Oktiabr) ha tentato di avvicinare le postazioni delle forze dell’ATO (è stato fermato con il fuoco di risposta).

Nella zona di località Mineral’ne è stato trasferito un gruppo dei blindati dei terroristi – 2 carri armati, 4 BMP-2, e MT-LB.

In direzione di Alchevsk sono stati avvistati 2 lanciarazzi multiplo BM-21 Grad dei militanti mentre marciavano. Nella zona di Alchevsk sono stati identificati i veicoli blindati ricarica armi.

Nella zona di Verhulivka i militanti stanno portando le munizione per i mortai del calibro 82 e 120 mm. La fornitura viene effettuata con i mezzi di trasporto civili. In giornata sono stati documentati 2 viaggi dei minibus del tipo “Gazel” e 3 viaggi degli autocarri.

Dal lato di Fashchivka i militanti hanno bloccato l’ingresso a Debal’tseve. Dal lato di Vuhlehirs’k a Debal’tseve è arrivata un’unità dei militanti con i mezzi blindati (8 BMP-2 e MT-LB).

Alla fine di febbraio a Luhans’k su iniziativa del cosiddetto “Comitato di salvataggio di Odesa” (controllato dal cosiddetto “Comitato di salvataggio dell’Ucraina”, il capo Mykola Azarov) è programmata una “conferenza” durante la quale si discuterà la questione dell’unificazione dei gruppi di ex abitanti di Odesa perseguitati dalle forze dell’ordine ucraine e che si nascondono oggi nel territorio della Federazione Russa oppure nei territori delle zone occupate del Donbas. Inoltre, durante la “conferenza” verranno discussi la strategia e il coordinamento “dell’opposizione alle autorità ucraine”. In particolare, si pianifica di avviare le azioni propagandistiche nel territorio controllato dall’Ucraina, e le azioni dirette a creare (è un programma massimo) la “repubblica popolare di Odesa”, oppure (il programma minimo) l’ottenimento dello “status speciale della regione di Odesa”.

Traduzione di Dana Kuchmash