Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 16/02/2015
Dmytro Tymchuk
Dall’inizio del “regime di cessate il fuoco” (00.00 del 15/02/2015) fino alla metà della giornata di ieri le truppe russo-terroristiche hanno ripetutamente e gravemente violato gli accordi bombardando le postazioni dell’esercito ucraino e degli impianti civili. Dall’inizio della “tregua” il primo colpo i terroristi hanno svolto di notte del 15/02 dalle posizioni della zona di Stakhanov (il fuoco ha aperto una batteria degli obici dei militanti).
Dalla metà della giornata di ieri il nemico, oltre ai bombardamenti con tutti tipi degli armamenti, ha tentato più volte anche di ricominciare l’offensiva. Le truppe ucraine aprivano il fuoco esclusivamente di risposta. La situazione più complicata viene documentata nella piazza d’armi di Debal’tseve.
In particolare, sono stati documentati alcuni attacchi nei confronti delle postazione dell’esercito ucraino nella zona di località Chornukhyne. Nella zona di Novohryhorivka le formazioni del nemico hanno tentato di accerchiare 2 posti di blocco dell’esercito ucraino. Un carro armato nemico è esploso su una mina (ed è stato terminato con il lanciagranate), inoltre durante il respingimento dell’attacco le unità ucraine hanno colpito un veicolo trasporto truppe di fanteria BMP dei militanti con un missile anticarro ATGM (l’equipaggio è stato eliminato).
Nel frattempo, i militanti e le unità delle Forze Armate russe svolgevano i colpi attivi con l’artiglieria e i lanciarazzi multiplo nei confronto delle unità ucraine nella zona di Debal’tseve. La parte principale dei colpi veniva svolta dai lanciarazzi multiplo dalle postazioni nella zona di località Lomovatka. Periodicamente, il fuoco veniva svolto più intensivamente, rispetto al periodo prima della “tregua”.
Inoltre, il fuoco nei confronti delle postazioni delle truppe ucraine nella zona di Debal’tseve è stato svolto dalle postazione da fuoco dell’artiglieria nella zona di Shakhtarsk (12 unità di artiglieria e 6 lanciarazzi multiplo). Nella zona della strada Snizhne-Donetsk sono stati temporaneamente collocati i posti di blocco dei militanti, bloccando il movimento del trasporto civile nella zona dell’installazione delle postazioni di artiglieria delle truppe russo-terroristiche (allo scopo di non permettere di fotografare e filmare lo svolgimento dei bombardamenti).
Nel frattempo, il nemico ha svolto la riorganizzazione delle proprie forze. Verso la zona di Horlivka sono stati spostati 2 gruppi tattici di battaglione delle truppe russo-terroristiche, rinforzati con un gruppo di mezzi corazzati (in totale sono circa 900 uomini, 25 carri armati, 32 mezzi corazzati BBM, circa 20 unità di automezzi, 2 batterie di mortai, 2 batterie dell’artiglieria composte da 6 obici D-30 e 6 cannoni anticarro MT-12).
I numerosi attacchi nei confronti delle postazioni ucraine durante l’ultima giornata sono stati documentanti anche nella direzione di Donetsk e Luhans’k’. Gli attacchi sono stati svolti con le armi di piccolo calibro, i mortai, i carri armati, l’artiglieria e i lanciarazzi multiplo.
Durante il week end scorso sono stati registrati i tentativi del nemico di attaccare nella zona di località Mar’inka. Il gruppo d’assalto del nemico, fermato dal fuoco di fianco delle unità ucraine, è stato costretto a ripiegare sulla linea di partenza.
Nella direzione di Mariupol il gruppo di artiglieria ucraino alla vigilia delle 00.00 del 15/02 ha eseguito numerosi colpi nei confronti delle formazioni delle truppe russo-terroristiche, che hanno tentato di contrattaccare nella zona di località Shyrokyne dall’area di Bezimenne. Dall’inizio del “cessate il fuoco” l’artiglieria ucraina ha interrotto i bombardamenti, questa situazione è stata sfruttata dal nemico, che ha cercato di colpire le postazioni scoperte precedentemente. Contemporaneamente, il nemico ha iniziato ad avvicinare i mezzi corazzati alla “prima linea”.
A Horlivka, nel palazzo delle forze dell’ordine c’è stata un’esplosione. Alcuni militanti sono stati feriti. Secondo i dati preliminari, la causa dell’esplosione è l’errore nel maneggiare la bomba a mano del tipo RGD-5.
Da Donetsk verso la frontiera con la Russia, attraverso Snizhne, è stato documentato il movimento di un convoglio insolito composto da 7 jeep, 1 veicolo trasporto truppe BTR-80, 12 autobus blindati con i vetri oscurati, 6 autocarri “Ural” telonati e un pick-up con un mitragliatore a bordo. L’incolonnamento si spostava ad alta velocità, senza fermarsi ai posti di blocco.
Si nota l’incremento dei casi di sciacallaggio ai posti di blocco dei militanti della “RPD”, che rapinano apertamente i civili. Secondo gli stessi terroristi, loro non ricevono più gli “stipendi” perciò guadagnano esclusivamente “dalla strada”.
Traduzione di Dana Kuchmash