Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 14/10/2015
Dmytro Tymchuk
Nella zona dell’ATO al Donbas continuano gli spari da parte delle truppe russo-terroristiche, principalmente con l’uso delle armi di piccolo calibro (inoltre, è stato documentato l’utilizzo da parte dei terroristi dei mortai da 82 mm, delle mitragliatrici pesanti e dei lanciagranate automatici AGS-17). Le armi vengono utilizzate da militanti per raggiungere due scopi principali: la copertura di “ingresso-uscita” dei propri gruppi di ricognitori nelle retrovie delle forze dell’ATO e i tentativi di provocare le truppe ucraine ad aprire il fuoco di risposta.
Viene documentato l’uso attivo da parte del nemico degli armamenti e le attrezzature speciali, i quali permettono di operare di nascosto (silenziatori, le attrezzature ottiche e elettroniche notturne e diurne, scanner e così via). Nella prima linea viene notato l’aumento della quantità dei gruppi di ricognitori composti dai servizi speciali russi (GRU, FSB russi). Le caratteristiche particolari delle loro azioni: l’utilizzo delle “trappole minate”; i tentativi di effettuare i brevi assalti nei confronti dei punti base (postazioni) singoli delle truppe ucraine ecc.
L’attività delle truppe russo-terroristiche viene documentata nei seguenti settori:
- Praticamente lungo tutto il settore A (soprattutto lungo il fiume Siverskyi Donets) – non cessa la “guerra dei piccoli gruppi” (le incursioni, gli agguati, controagguati, mine);
- La zona di località Luhans’ke-Myronivske-Troitske (fino ai dintorni di Popasna) – vengono notati i gruppi dei cecchini, operanti anche sotto il fuoco di copertura dei mortai e delle mitragliatrici pesanti;
- Dalla località Shumy e Maiorske fino ad Avdiivka – numerosi tentativi di infiltrare nelle retrovie delle truppe ucraine i gruppi dei ricognitori dei militanti, sono stati segnalati alcuni casi dell’uso da parte dei terroristi dei mezzi blindati;
- Nella zona dell’aeroporto di Donetsk – i tentativi di aprire il fuoco contro le postazioni delle forze dell’ATO dall’area “neutrale”, è stato documentato il lavoro dei cecchini, i tentativi del nemico di agire con i piccoli gruppi di fanteria e di ricognitori, in alcuni sotto copertura dei blindati;
- Dalla località Mar’inka e fino le località Hranitne e Mykolaivka, nella zona di Mariupol, Sakhanka, Shyrokyne, Pavlopil, Chermalyk – i militanti hanno usato le armi di piccolo calibro, inoltre è stato documentato l’utilizzo da parte dei terroristi dei mortai da 82 mm e AGS-17; l’attività dei gruppi di ricognitori.
Il nemico rinforza il suo raggruppamento nella zona di Donetsk-Khartsyz’k-Shakhtarsk-Snizhne, ritirando una parte delle forze dalla piazza d’armi di Horlivka (viene presentato come il “ritiro dei mezzi e armamenti” - dei blindati pesanti e degli armamenti del calibro inferiore a 100 mm). Verso la zona di Shakhtarsk è stata trasferita una compagnia dei carri dei militanti (i carri armati T-64B).
Nel distretto Petrovskyi di Donetsk è stata portata un’unità congiunta dei terroristi (in totale circa 220 uomini, l’unità è stata divisa in gruppi da 25-30 uomini per eseguire il trasferimento), con 2 mortai automatici 2B9 Vasiliok, 5 mitragliatrici del calibro 12,7 mm, 4 unità del cannone SPG-9 Kopio. L’unità è arrivata per rinforzare la direzione Krasnohorivka-Mar’inka.
Nella zona di Lyman-Tsvitni Pisky (a nord da Stukalova Balka) i militanti della “LNR” con la scusa di creare il “punto di trasbordo per il ritiro dei mezzi” stanno formando una nuova base, la quale nel caso di necessità permetterà di dispiegare nell’area di Shchastia-Stanytsia Luhans’ka un gruppo d’assalto composto da 2-3 battaglioni rinforzati (uno dei quali e il battaglione carri).
Il cosiddetto “ministero della sicurezza statale della DNR” svolge alcuni indagini dei casi di “scomparsa” nelle bande della “DNR” degli armamenti e delle munizioni. In uno dei casi si tratta della “sparizione” di più di 200 unità delle armi di piccolo calibro.
Traduzione di Dana Kuchmash