Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 14/04/2016

Dmytro Tymchuk

Nella giornata precedente le truppe russo-terroristiche al Donbas oltre alle solite armi per colpire le postazioni delle forze dell’ATO e gli impianti civili hanno utilizzato per minimo 3 volte l’artiglieria (due volte del calibro 152 mm e una di 122 mm). In più, sono stati documentati tre casi quando i terroristi effettuavano il fuoco con gli armamenti dei mezzi corazzati (BMP-2). In alcune settori proprio nella zona frontale avvengono avvistamenti dei carri armati e dei mortai del calibro 120 mm dei militanti.

Nella zona di Avdiivka i militanti continuano i bombardamenti attivi delle postazioni ucraine dalle postazioni a nord-est da Yasynuvata e a sud da Yakovlivka con i mortai dei calibri 120 e 82 mm, le mitragliatrici pesanti, inoltre, il fuoco è stato effettuato con i lanciagranate AGS-17 da due postazioni direttamente nella zona del raccordo.

Contro le postazioni delle truppe ucraine nella zona di Zaitseve-Zhovanka i militanti hanno svolto i colpi dell’artiglieria del calibro 152 mm (circa 15 granate), e dei mortai del calibro 120 mm. il fuoco è stato effettuato dalle postazioni collocate a sud-ovest da Hol’mivs’kyi e dalla zona a sud dalla stazione Terykonna. Inoltre, l’artiglieria del calibro 152 mm + stata utilizzata da parte dei militanti nella zona di località Opytne. Le postazioni delle forze dell’ATO tra Pisky e Vodiane sono state colpite con l’artiglieria del calibro 122 mm (circa 10 granate).

La presenza dei carri armati dei terroristi viene segnalata in diversi settori. In particolare, nella zone di località Yakovlivka, Kruta Balka, Putylivka (Donetsk), distretto Petrovskyi (Donetsk), i dintorni di Dokuchaievsk, zona di Styla, area di Bezimenne-Zaichenko (diverse postazioni), la parte nord di Horlivka e altri.

Continua l’attivazione dei gruppo di ricognitori dei militanti, l’attività maggiore è stata segnalata lungo il fiume Siverskyi Donets, in particolare nelle zone di guadi.

Nella “DNR” di nuovo inizia l’isteria intorno al “Pravyi Sektor”. Persino nei bollettini interni del comando di diverse brigate del “1° corpo d’armata” appare l’informazione riguardo alle presunte “brigate del PS” le quali si preparano ad un’offensiva con il sostegno delle Forze Armate Ucraine. La cosiddetta “intelligence militare della DNR” rapporta dell’apparizione delle unità del Pravyi Sektor contemporaneamente in numerose zone – nei pressi di Mariupol, Horlivka, a ovest da Donetsk e altri. Secondo i bollettini della “DNR”, la quantità totale dei combattenti del Pravyi Sektor ha già superato l’equivalente di un corpo d’armata, ciò dimostra per bene il livello della cosiddetta “intelligence militare” dei militanti.

Nel “1° corpo d’armata della DNR” viene svolto il completamento dei battaglioni delle 5° e 7° brigate fucilieri motorizzati con gli uomini (dalla Russia arrivano i mercenari) e con i mezzi da combattimenti (anch’essi arrivati dalla Russia). Inoltre, il comando del “1° corpo d’armata” ha preso una decisione di unire tutti i carri armati, operanti in precedenza nei gruppi dei blindati separati e nelle formazioni di fanteria terroristica, nei battaglioni carri delle brigate fucilieri motorizzati, viene discussa la questione di formare una brigata carri separata (oppure trasformare in brigata carri una delle brigate fucilieri motorizzati già esistenti).

A Kirovske (regione di Donetsk) attraverso Shakhtars’k dalla Russia arrivano le grosse formazioni dei mercenari russi. La quantità totale dei militanti arriva a 1000 uomini.

In base ai dati del “ministero della sicurezza statale della DNR”, negli ultimi tempi sempre più spesso avvengono gli omicidi dei civili da parte dei militanti – principalmente i moventi sono relativi alla vita quotidiana, oppure gli omicidi sono commessi in stato di ebrezza. Secondo la direttiva del capo della “DNR” Zakharchenko, i “ministeri degli interni e della sicurezza statale della DNR” devono occultare l’informazione riguardo ai casi simili al fine di prevenire il clamore tra la popolazione.

Nel territorio della cosiddetta “DNR” viene segnalato l’aumento della tensione sociale tra i dipendenti degli impianti industriali a causa della mancanza cronica dei pagamenti degli stipendi e della riduzione del personale. Solo nell’impianto “Ordzhonikidzevyhillia” (Yenakiieve) e nella miniera “Vuhlehirska” (Vuhlehirs’k) il debito degli stipendi è di 119 milioni di rubli (lordi) o 84 milioni 404 mila (netti). A Dokuchaievsk nell’impianto “DFDK” viene pianificato il licenziamento di 600 persone. A Donetsk 27 aziende sono completamente ferme oppure hanno ridotto significativamente la produzione causando una considerevole riduzione del personale (in particolare, il filiale dell’impianto Chumakivska, Enerhoimpex, “PO TK-Donbas”, la fabbrica cartiera Donetsk-Vtorma, Impianto di lavorazione del legno Agatis e altri).

Traduzione di Dana Kuchmash