Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 14/03/2016
Dmytro Tymchuk
Nel fine settimana scorso (12-13/03/2016) le truppe russo-terroristiche al Donbas per colpire le postazioni delle forze dell’ATO, oltre alle armi di piccolo calibro, i lanciagranate, i mortai (calibro 82 e 120 mm), hanno utilizzato l’artiglieria del calibro 122 mm (minimo in 3 casi) e i carri armati (per due volte).
I bombardamenti da parte dei terroristi sono stati documentati in direzioni ovest e nord-ovest del settore Donetsk (Mar’inka)-Horlivka (Maiorsk-Zaitseve).
La situazione più tesa rimane nella zona di raccordo di Yasynuvata (la cosiddetta zona industriale), e nelle aree circostanti dal nord e sud-ovest nei confronti di questa zona. I militanti in questo settore svolgono i colpi intensi delle mitragliatrici pesanti, dei lanciagranate, dei mortai del calibro 82 e 120 mm. il nemico effettua il fuoco dalle postazioni nell’area di alture 251.2 e 272.2, dall’area boscosa nella zona di stazione ferroviaria “Yasynuvata”, dalle postazioni nella zona di stazione di filtraggio, e il distributore di benzina Tornado. Nella giornata precedente è stato notato un serio rafforzamento degli ordini di battaglia dei terroristi in questo settore e l’aumento della quantità delle diverse risorse di fuoco a disposizione delle loro unità. Per due volte le postazioni delle forze dell’ATO sono state colpite con il fuoco dell’artiglieria del calibro 122 mm dal lato di Mineral’ne e dal lato della riserva d’acqua Verkhniekal’miuske. È stato segnalato anche “l’operato” di 3 carri armati dei terroristi dalle postazioni a sud dal distributore di benzina Paralel (dalla zona boscosa) e dal lato di posto di blocco dei militanti nella zona della stazioni ferroviaria di Yasynuvata. Contemporaneamente, due unità dei carri armati dei militanti manovravano con le brevi soste per effettuare i colpi tra l’altura 251.2 e il mercato Hospodar (schema: 2-3 colpi con il seguente spostamento, poi di nuovo fino a 4 colpi e lo spostamento).
Episodicamente dal lato di passaggio Dachnyi e dalle periferie nord di Spartak i militanti effettuano il fuoco con gli armamenti dei mezzi corazzati (BMP-2) contro le postazioni ucraine in miniera Butovka e Zenit, contemporaneamente utilizzando i mortai di entrambi i calibri.
Attira l’attenzione la riattivazione dei militanti (i bombardamenti delle postazioni delle forze dell’ATO) nella zona di Novotoshkivske con i mortai del calibro 120 mm. Inoltre, sono diventati più attivi i gruppi di fanteria e di ricognitori dei terroristi nei pressi dei punti di osservazione e di appoggio delle forze dell’ATO nel settore vicino alla collina 175.9 e Triokhizbenka dal lato di Krasnyi Lyman e Smile.
Nella zona di Dokuchaievsk dal lato di Styla è arrivata una sezione delle unità speciali delle Forze Armate russe. Lo spostamento è stato effettuato a bordo di 4 autocarri Kamaz e 2 automobili blindate GAZ-2330 Tigr.
Negli ultimi giorni nella zona di località Michuryne della provincia di Tel’manove i militanti forniscono attivamente le munizioni (per le armi di piccolo calibro, per i mortai e l’artiglieria). Durante il fine settimana nella zona sono arrivati circa 10 autocarri. Le munizioni vengono depositati nell’hangar nella periferia occidentale del villaggio.
Nel territorio dell’impianto di Horlivka “Remmash” (Horlivka, via Vavilova, 2) sono stati avvistati 9 nuovi lanciarazzi multiplo BM-21 Grad.
In alcune unità del “1° corpo d’armata della DNR” c’è una carenza di munizioni per alcuni tipi di armamenti, ciò è causato da una parziale insolvenza della Russia alle “ordinazioni” dei militanti. In particolare, nelle ultime due settimane le unità della “DNR” hanno ricevuto dalla Russia solo circa il 50% delle granate per i mortai del calibro 120 mm e circa il 30% delle munizioni occorrenti per il cannone antiaereo ZU-23-2.
I militanti usano il territorio e le potenze dell’impianto industriale Tochmash (Donetsk, via Zhmury, 1) per la riparazione dei mezzi da combattimento (veicoli blindati BMP, BTR e altro). All’inizio di marzo del 2016 in questo impianto dalla Russia sono state postate le nuove attrezzature per saldatura (una linea) per le riparazioni dei mezzi blindati.
Vengono svolte le misure per riformare la banda Vostok. Per la banda si progetta un futuro nelle “truppe interne della DNR”. Proseguono le verifiche del personale, l’inventario del patrimonio, il controllo delle armi a disposizione. A causa di queste misure tra i militanti semplici di questa unità illegale si diffonde il malcontento, alcuni di loro hanno già rassegnato le dimissioni. Nel frattempo, dopo i numerosi reclami dei terroristi di tale banda del livello basso del rifornimento, dalla Russia per la banda Vostok attraverso il punto di passaggio e controllo Uspenka sono arrivati gli equipaggiamenti per i militanti: 50 completi della divisa invernale, 300 paia di guanti tattici, 50 paia di scarponi, 30 costumi di mascheramento e altro. Gli equipaggiamenti sono stati forniti dalle persone fisiche della regione di Rostov Russia come un “carico umanitario”.
Traduzione d i Dana Kuchmash