Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 11/03/2016

Dmytro Tymchuk

Le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano a svolgere i colpi attivi contro le postazioni delle forze dell’ATO e degli impianti civili utilizzando sia le armi di piccolo calibro e i lanciagranate dei vari tipi, sia i mortai del calibro 82 e 120 mm, l’artiglieria (calibro 122 mm) e i mezzi blindati, inclusi i carri armati. Il fuoco viene svolto in determinati settori della linea di divisione. Nel frattempo i militanti effettuano la ricognizione e osservazione degli ordini di battaglia delle truppe ucraine praticamente lungo tutta la linea del contatto.

I militanti erano più attivi nella larga zona dalla località Pisky fino alle periferie nord di Horlivka (soprattutto nella zona di Avdiivka). In particolare, nella zona di Avdiivka è stato segnalato l’uso da parte dei terroristi dei mezzi blindati pesanti – un paio di carri armati uscendo dall’area boscosa verso l’altura 272.2 hanno aperto il fuoco (circa 10 cannonate con le granate a frammentazione) contro le postazioni ucraine a ovest da raccordo di Yasynuvata. Dopodiché 2 unità degli obici semoventi 2S1 Gvozdika del calibro 122 mm dei militanti hanno effettuato i colpi contro le postazioni delle forze dell’ATO a ovest dal mercato Hospodar (zona est della vecchia Avdiivka). Contemporaneamente sono stati documentati i bombardamenti intensi da parte dei militanti con i mortai del calibro 120 mm.

Dalla località Pisky fino alla miniera Butovka, inclusa la zona di Opytne, i terroristi svolgono il fuoco intenso con i mortai e i lanciagranate, coprendo le azioni dei propri piccoli gruppi di fanteria (al massimo un plotone) nell’area di Avdiivka e dell’aeroporto di Donetsk.

A sud-est da tale zona un gruppo terroristico con i mezzi blindati (2 unità di BMP-2 e un BTR-80) ha effettuato il fuoco contro i punti di osservazione e quelli d’appoggio delle forze dell’ATO a sud-est ed est da Novhorodske. Dopo i colpi effettuati il gruppo dei blindati si è ritirato verso la miniera di Lenin e Zalizna Balka. Nella zona di Rozsadky i militanti da un arroyo hanno effettuato i colpi con gli armamenti del BMP-2 (è stata segnalata la presenza di minimo un’unità).

Prosegue la riorganizzazione delle unità delle truppe russo-terroristiche nella zona a est da Horlivka. È stata avvistata durante una marcia in direzione nord nella zona di Bairak una sezione a bordo dei blindati BMP-1,2 (circa 10 unità), trasferito per completare le unità al fianco sinistro della “7° brigata fucilieri motorizzati” dei militanti collocata in tale zona.

Nell’area di Yenakiieve viene creata una “brigata congiunta” delle “DNR-LNR” sotto il comando degli ufficiali russi i quali prestano servizio nelle bande della “LNR”. La quantità totale pianificata dei militanti che saranno reclutati per completare la brigata sarà di circa 2500 uomini. La selezione dei militanti viene coordinata dal terrorista chiamato Sanych.

Nel “ministero della difesa della DNR” applicano le misure urgenti per completare le bande del “1° corpo d’armata della DNR” – per il momento le unità sono incomplete mediamente a 30-35% (in alcune unità l’incompleto è di circa 60%). Nel “ministero della difesa della DNR” hanno deciso di rivolgersi ai “curatori” di Mosca con la richiesta di stanziare gli aiuti finanziari urgenti per la “DNR” al fine di aumentare le paghe dei militanti e di motivare in tal modo i civili locali ad arruolarsi al “servizio militare”.

Aa Debal’tseve è arrivata un’unità delle Forze Armate russe per il successivo ritorno in Russia. L’unità è simile ad una compagnia. Si nota lo stato psicologico estremamente negativo degli uomini di tale unità. Insieme agli uomini per la Russia partono anche circa 10 casse da morto con i militari russi uccisi di questa unità.

Nella stazione ferroviaria di Matveev Kurgan della regio di Rostov (Russia, vicino alla frontiera statale con l’Ucraina) sono stati scaricati 20 carri armati T-72, 7 lanciarazzi multiplo BM-21 Grad e alcuni obici del calibro 122 mm.

Il commando militare della “LNR” ha rilasciato un ordine di “prevenzione dei guasti dei mezzi da combattimento e degli armamenti durante l’addestramento”. Nell’ordine vengono indicati i numerosi casi dei guasti degli armamenti durante gli “addestramenti” dei militanti, perciò a causa della carenza dei mezzi in diverse unità della “LNR” per i trasporti degli uomini vengono utilizzati gli automezzi civili “requisiti” alla popolazione locali. Nel documento viene ordinato ai comandanti delle unità di aumentare la responsabilità disciplinare per la mancata cura dei mezzi e armamenti.

Traduzione di Dana Kuchmash