Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 11/03/2015

Dmytro Tymchuk

I. Le truppe russo-terroristiche continuano a violare gli accordi di pace di Minsk, effettuando i bombardamenti delle postazioni dell’esercito ucraino, e in alcuni punti i tentativi delle azioni offensive. La situazione più tesa è nella direzione marina (Mariupol), nella zona di villaggio Shyrokyne, dove durante la giornata precedente i terroristi svolgevano le azioni offensive, utilizzando i mortai e i mezzi corazzati. Inoltre, le attività delle formazioni russo-terroristiche sono state registrate nella zona di località Avdiivka, Tonen’ke, Sokol’nyky, Pisky e nelle altre zone.

Nella zona di località Bezimenne (direzione Mariupol) si osserva il concentramento del gruppo di artiglieria delle truppe russo-terroristiche, in quest’area il nemico sta formando un potente pugno di artiglieria. Sono stati avvistati 16 lanciarazzi multiplo, 28 pezzi di artiglieria (inclusi minimo 12 obici semoventi 2S1 “Gvozdika” da 122mm, e 2S3 “Akatsiya” da 152 mm).

Attraverso Debal’tseve, verso sud, verso la zona di località Snizhne e Krasnyi Luch, sono proseguiti alcuni incolonnamenti degli automezzi e dei mezzi blindati. Questi incolonnamenti sono composti da 24 carri armati, 35 mezzi corazzati, circa 25 unità degli automezzi.

Verso l’area di località Maiorsk il nemico ha trasferito un gruppo di blindati, composto da 6 carri armati, 11 mezzi corazzati, sostenuti da una batteria di artiglieria anticarro (6 pezzi di cannone anticarro MT-12 “Rapira” da 100 mm).

A Horlivka i militanti locali diffondono le voci, che le truppe ucraine si preparano attivamente all’offensiva (“vendetta per Debal’tseve”).

A causa della mancanza dei pali di sostegno nel territorio occupato di Donbas, le miniere sia quelli attrezzate sia quelle illegali interrompono il loro lavoro. Tra i rappresentanti delle organizzazioni terroristiche, che hanno a che fare con il “business del carbone”, cresce il panico. La “caccia” per i pali di sostegno sui territori occupati provoca i conflitti, anche quelli armati.

Nella “RPD” prosegue la “riforma del sistema dell’istruzione superiore”, in seguito alla quale l’Università Nazionale di Donetsk rischia di chiudere. Diverse facoltà dell’UNDon vengono chiuse a causa della banale mancanza dei fondi per mantenerle. La risonanza particolare è stata suscitata dalla chiusura della facoltà internazionale (tra l’atro, il collettivo pedagogico della quale in primavera del 2014 hanno sostenuto la “RPD”). I tentativi di protestare da parte del collettivo pedagogico vengono bloccati con le minacce da parte dei militanti della “RPD” di svolgere gli arresti dei più scontenti “per aver tentato di compromettere il governo popolare”.

Nella “RPL” è stata creata una “commissione informativa” speciale, la quale ha il ruolo di monitorare la televisione sui territori occupati, per evitare la diffusione della tv ucraina. Lo scopo di questa “commissione” è l’eliminazione totale dei canali televisivi ucraini (inclusi quelli di divertimento) dalla rete televisiva sul territorio della “RPL”.

A Makiivka è probabile una “rivolta alimentare”. I civili locali sono estremamente scontenti dei prezzi altissimi, impostati sui prodotti alimentati (1 kg di aringhe marinate costa 116-120 hryvni). L’escalation della tensione sociale è favorita dal ritorno a Makiivka dei disertori “ribelli” armati della “RPD”, che hanno disertato a causa di non pagamento cronico dello stipendio da parte della “RPD”.

A Debal’tseve dopo il ritiro delle truppe ucraine prosegue il sciacallaggio di massa. Di sciacallaggio si occupano non solo i militanti, ma anche gli stessi abitanti locali, che derubano le case dei loro vicini.

I capi della “RPD” svolgono la “ripulita dell’amministrazione comunale” di Novoazovsk. Il “sindaco” della città nominato dalla “RPD” è stato destituito, perché sospettato di aver rubato gli “aiuti umanitari” dalla Russia. In questo “caso” sono implicati anche alcuni rappresentanti “dell’amministrazione comunale”.

II. Secondo i dati operativi del gruppo RI, FSB nella Crimea svolge un lavoro attivo di preparazione del trasferimento verso i territori occupati del Donbas dei traditori dalle strutture crimeane del Servizio della Sicurezza Ucraina (SBU), che sono passati al servizio del FSB russo in primavera dell’anno scorso (principalmente dopo aver firmato il contratto con il servizio speciale russo per 3 anni).

In particolare, ai traditori dal SBU è stato “proposto” (sono stati costretti) di trasferirsi sul territorio della regione di Rostov (Russia), allo scopo di partecipare al corso di preparazione, per essere spediti poi al Donbas a servire nei “servizi speciali” della “RPD” e “RPL” appena creati.

I rappresentanti del FSB promettono, che operando nelle organizzazioni terroristiche, questi agenti rimangono nel FSB russo.

Il lavoro diretto di reclutamento degli “agenti” per le organizzazioni terroristiche viene coordinato dal assistente del capo di FSB russo in Crimea e nella città di Sebastopoli A. Maksymenko.

In precedenza il gruppo RI ha comunicato, che il direttore della creazione degli “organi della sicurezza statale” delle “RPD” e “RPL” dal FSB è stato nominato un altro traditore – l’ex capo del SBU a Sebastopoli P.Zyma. Tra l’atro, secondo i dati del gruppo RI, A.Maksymenko è un amico di P.Zyma.

 

Traduzione di Dana Kuchmash