Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 10/07/2015
Dmytro Tymchuk
Le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano a bombardare le postazioni ucraine e dei centri abitati, utilizzando attivamente anche i sistemi di armamenti “proibiti”: l’artiglieria (calibro 122 e 152 mm), i lanciarazzi multiplo, i mezzi blindati e i mortai da 120 mm.
Nella giornata i militanti aprivano il fuoco attivamente “nel regime di disturbo” contro le postazioni frontali delle forze dell’ATO nella direzione occidentale, praticamente lungo tutto il settore da Mar’inka ad Avdiivka e le zone a nord da questa località (incluse Kirove e Shumy). I terroristi hanno utilizzato le armi di piccolo calibro, i lanciagranate automatici AGS-17, i mortai da 82 e 120 mm, i cannoni antiaereo ZU-23-2 mobili, i cannoni SPG-9. Il fuoco più attico è stato svolto nei confronti di località Opytne, Avdiivka e Pisky (in queste zone i militanti hanno utilizzato anche l’artiglieria da 122 mm).
Nella zona di località Berezove, Stepne, Yasne e Novotroitske i militanti durante la giornata più volte hanno aperto il fuoco intenso con i mortai da 120 mm nei confronti delle postazioni frontali delle truppe ucraine. Inoltre, in queste zone le forze dell’ATO sono state bombardate da parte dei terroristi con l’artiglieria da 122 mm, dal lato di Olenivka e Dokuchaievsk. Si nota, che il nemico parallelamente aumenta la potenza e frequenza del fuoco contro le postazioni delle forze dell’ATO sia in questi settori, sia in quelli vicini.
Così, nella zona di località Hranitne i militanti hanno effettuato un potente colpo di fuoco con i lanciarazzi multiplo BM-21 “Grad” (sono stati utilizzati minimo 6 lanciarazzi multiplo). Nei pressi di Novohryhorivka i terroristi hanno usato l’artiglieria da 152 mm, inoltre, alcuni carri armati nei diversi settori di questa direzione hanno svolto il fuoco preciso con i pezzi da 125 mm, dalle postazioni preparate e mascherate precedentemente. La località Olhynka e le postazioni ucraine collocate in questa zona sono state bombardate dai mortai da 120 mm.
È stato documentato il concentramento nel settore Mospyne-Starobeshevo-Komsomol’ske di una “brigata” dei terroristi, composta da 3 battaglioni e la quale dispone di una quantità considerevole dei mezzi blindati (38 unità di soli carri armati), dell’artiglieria (in totale 24 pezzi di artiglieria, e circa 12 lanciarazzi multiplo). Il trasferimento degli armamenti per completare questa “brigata” prosegue. Nel frattempo nella zona a sud da Donetsk (nella striscia Syhnal’ne-Tel’manove) operano 3 “battaglioni di fucilieri motorizzati” rinforzati dei militanti (dimostrano un’attività particolare nella zona Olenivka-Dokuchaievsk e nell’area di Hranitne), che possiedono l’artiglieria e i mezzi blindati.
In questo momento è difficile stabilire il carattere di questo concentramento delle formazioni russo-terroristiche, potrebbe essere il carattere dimostrativo allo scopo di ingannare le forze dell’ATO, oppure il nemico sta preparando seriamente un’offensiva a sud da Donetsk, nella direzione di Volnovakha. In ogni caso, gli analisti del gruppo RI sottolineano la necessità di essere pronti all’attivazioni del nemico in direzioni: strada Tel’manove-Volnovakha, strada Donetsk-Mariupol, settore da Novomykhailivka a Chermalyk, Mykolaivka e Hranitne, in genere tutta la striscia a sud da Donetsk.
Nell’area di piazza d’armi di Svitlodarsk (zona Luhans’ke-Myronivske) durante la giornata i militanti hanno svolto il fuoco attivo con le armi di piccolo calibro, i mortai da 82 mm e i lanciagranate AGS-17. Proseguono le provocazioni dei terroristi con l’uso delle armi da fanteria nella zona di Popasna, Katerynivka-Zolote, Novotoshkivka, Krymske, Shchastia e Stanytsia Luhans’ka. Nella maggioranza dei casi i militanti applicano sempre la stessa tattica: sotto la copertura del fuoco di mortai (oppure di nascosto precedentemente) verso le parti boscose della “zona neutrale” avanzano a distanza di fuoco effettivo 1-2, di rado 2-3 gruppi dei militanti (solitamente composti da 30, di rado da 50 uomini), dove essi attrezzano le postazioni da fuoco. Dopodiché viene aperto il fuoco (incluso quello dei cecchini) nei confronti delle postazioni frontali e i punti base delle forze dell’ATO. Contemporaneamente, vengono documentati i tentativi dell’infiltrazione dei gruppi di ricognitori del nemico nelle retrovie delle truppe ucraine sotto la copertura di questi gruppi di fanteria dei militanti. Di solito, dopo il fuoco di risposta delle forze dell’ATO il nemico si ritira verso la linea di partenza.
Nelle zone di confine dei territori occupati (Sukhodols’k, Krasnodon, Sverdlovs’k) viene documentato il passaggio delle colonne dei mezzi di trasporto e da combattimento in entrambe le direzioni. Nell’ultima giornata attraverso Sverdlovs’k sono passate 12 unità dei mezzi blindati e artiglieria verso al Russia, mentre dalla Russia al Donbas sono state portate 3 unità dell’obice semovente 2S9 “Nona-S”, 4 unità dell’obice semovente 2S1 “Gvozdika”, 6 unità di corazzato BMD-2.
Traduzione di Dana Kuchmash