Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 10/06/2016

Dmytro Tymchuk

Obice del calibro 152 mm Msta-B

Nella zona dell’ATO al Donbas la situazione rimane tesa. Durante i bombardamenti delle postazioni delle forze dell’ATO e degli impianti civili i terroristi oltre alle altri armi continuano ad adoperare attivamente l’artiglieria del calibro 122 e 152 mm.

L’attività maggiore dei militanti viene registrata nella zona di Avdiivka e dintorni (incluse le località Novhorods’ke, Butovka, Opytne, Pisky). Durante la giornata i terroristi effettuavano i bombardamenti permanenti della zona industriale, utilizzando i mortai del calibro 82 e 120 mm, le mitragliatrici pesanti e i lanciagranate. Nella linea frontale viene registrata l’attività dei gruppi di fanteria dei militanti armati con le armi di piccolo calibro, i lanciagranate portatili e quelli sottocanna. A sud da Yakovlivka opera un’unità (3 pezzi) degli obici semoventi 2S3 Akatsiya del calibro 152 mm dei militanti. Inoltre, i bombardamenti con l’artiglieria vengono svolti da parte dei terroristi dalle postazioni tra Mineral’ne e la riserva d’acqua Verkhniekal’mius’ke (una batteria composta da 4 obici del calibro 152 mm Msta-B).

Nella zona di Dokuchaievsk i militanti hanno colpito le postazioni al fianco a sud dalla Cava Centrale (le alture e gli scarichi a sud) da un paio degli obici semoventi 2S1 Gvozdika del calibro 122 mm dalle postazioni dietro la strada Dokuchaievsk-Styla (i semoventi fanno parte del gruppo di artiglieria il quale i terroristi in precedenza hanno spostato e mascherato nel triangolo Obil’ne-Pischane-Komunarivka).

Viene segnalata l’attivazione dei militanti nella zona di Popasna. In particolare, i punti d’appoggio delle forze dell’ATO nell’area a est da Novozvanivka sono stati colpiti dai lanciagranate e le mitragliatrici pesanti.

Lungo tutta la zona Maiorsk-Zaitseve i militanti effettuano i bombardamenti con i mortai (inclusi quelli del calibro 120 mm), e i colpi delle mitragliatrici e dei lanciagranate AGS-17. Il fuoco viene svolto dalle postazioni nella zona del villaggio 6-7 e dall’area di Hol’mivs’kyi.

Nella larga fascia a sud da Donetsk, da Mar’inka fino a Shyrokyne i militanti effettuano i colpi contro le postazioni delle truppe ucraine.

A Donetsk nelle strade principali della città (via Artem, viale Leninskyi) viene registrato l’incremento del traffico degli autocarri militari. In particolare, è stato segnalato lo spostamento attivo degli autocarri KamAZ e Ural telonati, con i segni tattici coperti. Allo stesso tempo, nelle strade di Donetsk si osserva la diminuzione della quantità dei militanti armati, i quali in precedenza giravano liberamente in città.

Dopo la “guarnigione di Horlivka” anche a Makiivka iniziano a formare i “gruppi mobili dell’antisabotaggio” composti dai dipendenti del “ministero degli interni della DNR”. Per formare tali gruppi in città sono arrivati gli specialisti russi con lo status degli “istruttori”.

I militanti della “LNR” diffondono tra i civili locali l’informazione che gli ostacoli del lavoro del punto di passaggio e controllo Zolote e causato dalla presunta attività dei gruppi di ricognitori ucraini in tale direzione, i quali minano il territorio e tentano di infiltrarsi nelle zone delle località Stakhanov, Alchevsk e Pereval’s’k per svolgere i lavori di sabotaggio.

Traduzione di Dana Kuchmash