Dati operativi del gruppo resistenza informativa del 10/02/2015
Dmytro Tymchuk
Nella zona di località Debal’tseve la situazione è peggiorata bruscamente. Le truppe russo-terroristiche negli ultimi 2 giorni sono riuscite ad incrementare drasticamente la potenza d’assalto dei loro gruppi tattici ai fianchi, e da ieri mattina (09/02/2015) hanno iniziato un’attiva offensiva. I colpi dell’artiglieria ucraina nei confronti delle aree di concentramento e delle vie dell’avanzamento dei gruppi tattici d’assalto del nemico hanno solo rimandato l’inizio degli attacchi e hanno fatto un effetto parziale. Nonostante le perdite subite (circa 11 unità dei mezzi da combattimento e alcune decine dei terroristi eliminati), i militanti e le truppe russe contemporaneamente in due settori all’inizio hanno tentato di prendere sotto controllo di fuoco la strada Artemivsk-Debal’tseve, a poi con l’arrivo delle forze principali hanno tentato di tagliare le vie di rifornimento per Debal’tseve.
In seguito il nemico è riuscito a respingere le truppe ucraine in alcune direzioni, in particolare, occupando le postazioni nella zona di località Lohvynove. L’artiglieria ucraina ha svolto due bombardamenti massicci nei confronti delle postazioni dei militanti in quest’area, tuttavia, il risultato era solo un ritiro parziale dei gruppi terroristici sparsi. Inoltre, l’esercito ucraino ha colpito le postazioni dei militanti nella zona di Vuhlehirsk e Novohryhorivka, anche questi colpi hanno avuto un effetto parziale.
A est da Debal’tseve i lanciarazzi multiplo BM-21 Grad dell’esercito ucraino hanno bombardato una compagnia della cosiddetta brigata “Prizrak” (comandante A.Mozgovoy), che marciava verso la zona delle postazioni ucraine. Sono stati annientati 2 autocarri “Ural”, un veicolo trasporto truppe di fanteria BMP-1, i militanti hanno subito perdite anche della forza viva. Inoltre, l’artiglieria ucraina ha eseguito i colpi massicci nei confronti delle postazioni da fuoco dell’artiglieria dei militanti nella zona di Alchevsk (sono state bombardate le postazioni dei lanciarazzi multiplo del nemico), a est da Luhans’k (colpita la postazione di una batteria degli obici semoventi), e nella zona di Donetsk (colpite le postazioni dei mortai da 120 mm del nemico).
Nelle postazioni lungo il fianco sinistro della piazza d’armi di Debal’tseve si svolge il cambio delle cosiddette formazioni “cosacche” ai gruppi tattici congiunti, composti dagli appena arrivati dalla Russia mercenari e i militari russi. I “cosacchi” vengono ritirati all’interno del territorio controllato dalla RPL.
Nella zona Brianka-Pervomaisk prosegue lo spostamento delle formazioni delle truppe russo-terroristiche. Lo spostamento viene svolto attraverso Alchevsk e Perevalsk. In particolare, nell’ultimo giorno è stato documentato lo spostamento dei 2 convogli (circa 20 autocarri telonati con la forza viva e le munizioni) e circa 10 unità dei mezzi corazzati (inclusi 4 carri armati).
Inoltre, continua il trasferimento delle truppe russo-terroristiche nella zona di Donetsk. In particolare, è stato documentato il movimento dell’incolonnamento composto da 26 unità dei mezzi da combattimento (circa 10 unità di carri armati, mezzi corazzati BBM, autocarri e automezzi speciali). In base ai dati preliminari, a Donetsk viene trasferito un gruppo tattico di battaglione dell’esercito russo.
Il cosiddetto “ministro della sicurezza nazionale della RPD” e la “polizia militare della RPD” hanno aperto “un’indagine” sulle esplosioni nella centrale chimica di Donetsk, avvenute la sera del 8 febbraio. Sul luogo dell’accaduto si svolge la raccolta delle “prove materiali”, ed è arrivato un gruppo degli specialisti militari russi, che si spostano a bordo dei due jeep, accompagnati da un BTR-80.