Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 09/06/2016

Dmytro Tymchuk

Sistema missilistico Strela-10M

Nella zona dell’ATO al Donbas viene registrato un altro peggioramento delle situazione. Le truppe russo-terroristiche per colpire le postazioni delle truppe ucraine e gli impianti civili utilizzano oltre alle armi di piccolo calibro, ai lanciagranate e ai mortai del calibro 82 mm anche l’artiglieria del calibro 122 mm, i mortai del calibro 120 mm e i mezzi blindati.

I terroristi hanno aperto il fuoco dai mortai del calibro 120 mm dal lato a nord da Yasynuvata e dalle postazioni dietro il raccordo di Yasynuvata contro le postazioni delle forze dell’ATO nella zona industriale di Avdiivka, e contro il sistema di ventilazione della miniera  Butovka (il fuoco è stato effettuato da Spartak e dalle postazioni dietro i palazzi alti a sud dal raccordo).

Dal lato di Yakovlivka contro Avdiivka il nemico ha effettuato più di 10 colpi dei sistemi di artiglieria semovente del calibro 122 mm.

Dal lato di Oleksandrivka contro le postazioni delle forze dell’ATO nella zona di Mar’inka i militanti hanno aperto il fuoco con gli armamenti del veicolo blindato BMP-1 (un altro veicolo blindato è stato avvistato in un nascondiglio).

Nella zona di Dokuchaievsk i terroristi hanno aperto il fuoco con i mortai del calibro 120 mm contro il “Terrikon grigio” dal lato degli scarichi della Cava Centrale.

Nella “guarnigione di Horlivka” dei militanti viene osservato il panico tra le “forze dell’ordine” (i dipendenti del “ministero degli interni della DNR”). In particolare, secondo un’ordinanza della direzione del “ministero degli interni della DNR”, vengono creati urgentemente i gruppi mobili dell’atisabotaggio composti dai dipendenti delle “forze dell’ordine”, per contrastare una presunta minaccia dell’attacco in tale zone dei gruppi di ricognitori ucraini. Vengono applicate le misure per rinforzare la difesa degli impianti importanti, vengono organizzati i pattugliamenti. Le “forze dell’ordine” locali in generale non hanno alcuna voglia di contrastare i “ricognitori ucraini”, viene segnalato un aumento brusco delle malattie e dimissioni dai “ministero degli interni della DNR”. Allo stesso tempo, viene registrato lo spostamento di una serie delle unità dal “1° corpo d’armata della DNR” da Donetsk a Horlivka.

A Donetsk la direzione del “ministero della sicurezza statale della DNR” ha rilasciato un’ordinanza di alzare il livello di allerta al massimo delle forze e risorse degli “organi della sicurezza statale” a causa della “minaccia degli attacchi terroristici nei confronti di alte cariche dello stato”.

Nella zona di Yasynuvata sono arrivati 4 gruppi di artificieri dei militanti. Secondo la versione del comando della “DNR” questa zona viene minata attivamente dalle forze dei gruppi di ricognitori ucraini. La diffusione di tale informazione suscita il malcontento tra i civili locali. Allo stesso tempo, nelle ultime settimane sono stati registrati due casi di attivazione involontaria delle mine da parte dei civili, installate precedentemente dai terroristi. Tra l’altro, nella fascia Yasynuvata-Avdiivka un altro problema è la presenza di una grossa quantità delle granate non scoppiate, la ricerca e disattivazione delle quali oggi è impossibile a causa dello svolgimento delle azioni di guerra.

A sud da Debal’tseve (tra Ridkodub e Fashchivka) è stato avvistato un ammassamento dei mezzi da combattimento dei terroristi – di una totale di una “compagnia fucilieri motorizzati” con i blindati BMP-2 e MT-LB (incluse minimo due unità del sistema missilistico Strela-10M) e 4 unità degli obici semoventi 2S1 Gvozdika del calibro 122 mm.

Tra i militanti delle unità del “1° corpo d’armata della DNR” che presiedono le postazioni nella zona a sud da Donetsk, vengono diffuse le voci riguardo al prossimo arrivo dal territorio della Crimea occupata di una tale “brigata d’assalto” completata dai mercenari russi professionalmente preparati e dai traditori che componevano in precedenza le Forze Armate Ucraine rimasti in Crimea. Questi dati vengono verificati.

Nella località Sorokyne della regione di Luhans’k (ex Krasnodon) la cosiddetta “milizia popolare della LNR” svolge la ricerca di due abitanti locali i quali hanno rapinato un mercenario russo arrivano al Donbas da Volgograd (Russia). Al mercenario sono stati rubati il mitra AKS-74U, mille rubli e 200 dollari, due telefoni cellulari e una catenina d’oro con il crocefisso. Lo stesso mercenario ha subito gli traumi medi.

Traduzione di Dana Kuchmash