Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 07/12/2015
Dmytro Tymchuk
Nel fine settimana scorso le truppe russo-terroristiche al Donbas hanno continuato i colpi contro le postazioni delle forze dell’ATO degli impianti civili in una serie di direzioni. Per colpire i bersagli i militanti hanno utilizzato le armi di piccolo calibro, e i mortai del calibro 82 e 120 mm, gli armamenti dei mezzi corazzati e i lanciagranate. Sono stati documentati i tentativi degli attacchi da parte dei gruppi tattici del nemico con gli scontri armati con le unità delle forze dell’ATO, e i tentativi di avvicinarsi alle unità ucraine frontali per colpirle dalla distanza del fuoco effettivo delle armi di piccolo calibro.
Sistema missilistico Strela-10
In alcuni settori nella prima linea vengono avvistati i mezzi blindati pesanti (carri armati) e l’artiglieria dei militanti, in precedenza ritirati in base agli accordi di Minsk. Per il momento questi armamenti non vengono usati (sono mascherati nelle postazioni frontali).
L’attività maggiore dei terroristi è stata documentata nella zona di Horlivka, a ovest e nord-ovest da Donetsk. Negli ultimi giorni i militanti i militanti hanno bombardato le postazioni delle forze dell’ATO nella zona di Krasnohorivka, Pisky, Avdiivka, praticamente lungo tutta la linea del contatto tra la “guarnigione di Horlivka” e le truppe ucraine (particolarmente attivi in direzione di località Shumy, Maiorsk, Zaitseve e a est da questa località). Inoltre, l’attività dei militanti è stata segnalata nella zona di Troitske, Shyrokyne, Shchastia.
Sono stati registrati tre tentativi di attacco nei confronti delle postazioni delle forze dell’ATO da parte dei militanti.
Così, a nord-ovest da Staromykhailivka un gruppo dei terroristi di circa un plotone (circa 30 uomini), con il supporto di 4 unità dei mortai, un cannone antiaereo ZU-23-2 e e veicoli blindati BMP-2 (effettuavano il fuoco dalla loro postazione), avanzando di nascosto verso il punto base frontale delle forze dell’ATO nella zona di Pisky, dopo i bombardamenti eseguiti con il mortai, ha tentato di iniziare lo scontro a breve distanza con le unità ucraine. Lo spostamento furtivo del gruppo di fanteria dei militanti è stato scoperto in tempo da parte degli osservatori delle guardie combattive del punto base, dopodiché il nemico è stato colpito con il fuoco denso di mitra e mitragliatrici. Poi, i militanti sono stati costretti a ripiegare sulla linea di partenza, aprendo il fuoco in ritirata. Durante la ritirata il nemico ha usato attivamente contro le postazioni delle forze dell’ATO i mortai e i lanciagranate automatici del tipo AGS-17, i cannoni antiaereo ZU-23-2 e gli armamenti dei veicoli blindati BMP-2.
In modo simile i militanti hanno operato anche nella zona a sud da Novhorodske e nell’area Shumy-Zaitseve. Inoltre, nella zona di Novhorodske è stato segnalato un tentativi del gruppo di ricognitori del nemico di infiltrarsi tra le retrovie tattiche delle forze dell’ATO sotto la copertura del fuoco intenso contro le postazioni ucraine (praticamente lungo tutta la giornata di domenica i militanti effettuavano il fuoco contro i punti base a sud da Novhorodske con le armi di piccolo calibro, utilizzando anche i mortai del calibro 82 e 120 mm), lo scontro era caratterizzato dall’uso delle armi di piccolo calibro da entrambi le parti. Nella zona Shumy-Zaitseve i militanti hanno utilizzato diversi mezzi corazzati (veicoli blindati BTR e BMP-2), e hanno operato con i gruppi di fanteria abbastanza grossi (45-50 uomini ciascuno). Il fuoco che “accompagnava” le azioni offensive è stato svolto con i mortai del calibro 82 mm, gli armamenti dei mezzi corazzati e i cannoni antiaereo ZU-23-2.
Giudicando il livello e il modo dell’organizzazione di tali scontri si possono notare la mancanza di accortezza nelle azioni e il considerevole nervosismo del comando tattico dei militanti: spesso i gruppi terroristici effettuano il fuoco non mirato, operano in modo caotico e situazionale, svolgono gli attacchi frontali nei confronti delle guardie combattive delle postazioni ucraine, si nota un livello estremamente basso dell’interazione delle forze e risorse durante lo svolgimento degli attacchi e delle provocazioni armate.
Il nemico continua a rinforzare i propri gruppi tattici concentrati nella zona di Horlivka. Se l’ammassamento delle forze e risorse dovesse continuare, allora in questa zona potrebbe essere formato un raggruppamento d’assalto dei militanti, capace di operare sia in direzione nord (Artemivs’k) e nord-est, sia in quella nord-ovest.
Inoltre, i terroristi continuano a rinforzare le proprie unità ammassate nella zona da Spartak e l’aeroporto di Donetsk fino alle periferie nord di Horlivka. È stato documentato in trasferimento nella zona di Ozarianivka di un gruppo di blindati dei militanti (alcune unità di BMP-2). Nell’area di miniera di Gagarin (Hlyboka) è stata concentrata una compagnia dei fucilieri motorizzati dei militanti – 8 unità dei mezzi corazzati, una batteria di mortai (6 unità dei mortai automatici 2B9 Vasilek del calibro 82 mm). Una compagnia simile è stata trasferita nella zona abitativa Stroitelei (Horlivka), a sud da questa località sono stati avvistati 4 carri armati dei terroristi (mascherati nell’area abitativa).
I terroristi continuano a rinforzare il gruppo dispiegato lungo la linea Novooleksandrivka-Veselohorivka-Sanzharivka. In questa zona i terroristi trasferiscono di nascosto la forza viva (gruppi da 25-30 uomini), attraverso Irmyne e Stakhanov (Almaznyi). Nel fine settimana in tale zona sono arrivate 6 unità dei mezzi corazzati (MT-LB, e BMP-1).
In direzione di Stanytsia Luhans’ka dal lato di Luhans’k è avanzato un gruppo di blindati – 6 unità di MT-LB e 3 unità di BMP-1 (in base ai dati preliminari, per rinforzare i posti di blocco dei militanti).
Nella zona di Makiivka è stato documentato lo spostamento in direzione sud di 2 unità di MT-LB con il sistema missilistico Strela-10.
Traduzione di Dana Kuchmash