Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 06/03/2015
Dmytro Tymchuk
Durante la giornata precedente le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano a violare le condizioni degli accordi di pace, utilizzando per i bombardamenti delle postazioni dell’esercito ucraino praticamente tutti i tipi degli armamenti in possesso, dalle armi di piccolo calibro all’artiglieria e i lanciarazzi multiplo. I bombardamenti più attivi sono stati registrati nella direzione di Donetsk, direzione marina (Mariupol), nel settore nord-ovest da Avdiivka, nella zona di località Shchastia, e nell’area da Svitlodarsk a Popasna.
Praticamente lungo tutta la linea di divisione, dalla parte delle truppe russo-terroristiche viene registrato solo qualche decremento della quantità dell’artiglieria, che viene ritirata verso le retrovie in base agli accordi di Minsk. I mezzi corazzati pesanti, in particolare i carri armati, con i quali vengono svolti i bombardamenti nei confronti delle postazioni ucraine, rimangono sul posto e non vengono ritirati dalla linea di divisione.
I militanti continuano l’ammassamento nella “striscia presso il fronte”, e anche direttamente nelle postazioni frontali, delle risorse tecnico-materiali, svolgendo contemporaneamente la riorganizzazione e l’incremento delle capacità combattive delle loro formazioni. Viene registrato lo svolgimento attivo delle misure della preparazione combattiva e del ripristino della prontezza tecnica degli armamenti e dei mezzi da combattimento. In due ultimi giorni è stato documentato l’arrivo dal territorio russo di 5 convogli di rifornimento (uno via ferrovia, 4 con gli automezzi, in totale 8 carrozze di treno e 46 unità di automezzi). I militanti con i tempi accelerati ripristinano il nodo ferroviario di Debal’tseve.
Viene documentato lo spostamento verso la zona di località Horlivka e Maiorske, dalle zone di Donetsk e Yenakiieve, dei rinforzi della forza viva e dei mezzi da combattimento dei terroristi. In particolare, è stato registrato il trasferimento di 2 unità dei carristi (gruppi) composti da 6 carri armati, 14 mezzi corazzati, 2 batterie di artiglieria (obici D-30), e 4 autocarri militari telonati con i cannoni antiaereo ZU-23-2 a bordo.
È stato documentato il movimento verso il nord-est dalla località Yasynuvata del punto di comando mobile delle truppe russe, composto da 8 automezzi speciali e 2 autocarri telonati, accompagnati da 4 veicoli trasporto truppe BTR.
Dalla zona di Yenakiieve verso Horlivka è arrivato un gruppo dei blindati composto da 7 veicoli trasporto truppe di fanteria BMP-1, 2; 2 veicoli trasporto truppe BTR-80, 2 carri armati. Nel gruppo sono stati avvistati anche 2 sistemi missilistici “Strela-10M”.
La “RPD” continua la “campagna di mobilitazione”. I militanti spediscono le “lettere di chiamata” nelle aziende e le miniere. C’è una direttiva dei capi della “RPD” di mobilitare da ogni grossa miniera e azienda almeno 250 uomini.
In seguito alla mancanza delle risorse alimentari i capi della “RPD” studiano la possibilità di introdurre a Donetsk i “ticket alimentari”. Una serie dei “funzionari” della “RPD” vedono ciò come un unico modo di risolvere il problema che si è creato.
Le città di Antratsyt e Krasnyi Luch sono praticamente passate sotto il controllo del “governo centrale della RPL”. Le bande dei cosiddetti “cosacchi” sono state annientate, i resti di bande si sono ritirate al confine con la Russia, la maggioranza degli “atamani” sono stati eliminati oppure arrestati. Le nuove “autorità locali” della “RPL” si interessano ai “businesses” di carbone e carburante, perciò nelle suddette zone le rispettive risorse vengono prese sotto il loro controllo in primis.
Nelle “RPL” e “RPD” viene effettuato il censimento e la mobilitazione dei mezzi da cantiere (escavatori, ruspe, motolivellatrici). I rappresentanti delle organizzazioni terroristiche “sul posto” hanno ricevuto un’ordinanza di garantire la confisca di una grande quantità dei mezzi da cantiere per costruire le “fortificazioni” lungo la linea di divisione.
Traduzione di Dana Kuchmash