Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 05/02/2015

Dmytro Tymchuk

Nel corso dell’offensiva, svolta da parte delle truppe russo-terroristiche al Donbas tra gennaio e febbraio del 2015 gli ultimi hanno riscontrato il problema del consumo esagerato delle munizioni (in primis questo riguarda l’artiglieria e i lanciarazzi multiplo). In base ai calcoli degli stessi militanti, la divisione di fuoco nella direzione del “colpo principale” in un giorno dell’offensiva utilizzava mediamente circa 150 tonnellate di munizioni. Le forniture dalla Russia non bastano per coprire un consumo simile delle munizioni. Ciò ha provocato una diminuzione dell’intensità dei bombardamenti da parte dei terroristi nell’ultimo giorno.

In questo momento il comando russo-terroristico sta cercando di risolvere questo problema. Negli ultimi giorni alla stazione di scarico di Ilovaisk in una notte arrivano in media 2 treni di munizioni, dei calibri più usati, quali il giorno dopo vengono forniti direttamente alle postazioni da fuoco (nella maggioranza dei casi), oppure ai “depositi e basi di distribuzione”.

Le richieste operative ad ottenere le munizioni dalle determinate formazioni dei militanti, vengono sodisfate con gli automezzi. Così, dopo il trasferimento nella zona di Donetsk di un potente gruppo di artiglieria delle truppe russo-terroristiche (26 unità degli obici semoventi 2S19 “MSTA-S”), già nel corso dei tre giorni successivi i militanti trasferiscono a Donetsk con gli automezzi le munizioni per questo gruppo di artiglieria (mediamente al giorno vengono svolti i trasferimenti di circa 20 “Kamaz” carichi).

È stato documentato il trasferimento verso la zona a nord da Yenakiieve, e le periferie sud-est di Horlivka, dai confini sud del fronte i rinforzi di fanteria delle truppe russo-terroristiche di una quantità totale di circa un battaglione (principalmente sono i mercenari russi, travestiti dai “ribelli”). I rinforzi vengono portati con gli automezzi, si attende l’arrivo dei mezzi corazzati per questa unità.

Nella zona di piazza d’armi di Debal’tseve l’artiglieria ucraina ha svolto una serie dei colpi preventivi nei confronti dei luoghi di ammassamento delle riserve russo-terroristiche e nei confronti dei confini del loro spiegamento. L’artiglieria ha colpito numerosi bersagli (provocando persino la detonazione delle munizioni dei terroristi in alcuni casi a Krynka, nord di Yenakiieve, Brianka, Sofiivka e una serie delle altre direzioni). In particolare, nella zona di località Brianka l’artiglieria ucraina ha colpito le postazioni di un’unità di riserva delle FA russe, colpendo anche i loro mezzi da combattimento, sono stati registrati numerosi casi di detonazione.

Nella zona di località Makiivka si svolge il spiegamento dei due gruppi tattici di battaglione del nemico. Un gruppo tattico del tipo battaglione è composto dai militari russi (travestiti dai “ribelli”), un altro gruppo è armato e attrezzato peggio (collacato nelle periferie nord e nord-est dalla città), ed è composto dai militanti locali. In totale due gruppi tattici hanno in possesso 18 carri armati, 42 mezzi corazzati BBM (BTR, BMP e MT-LB), circa 30 unità di automezzi. Il gruppo tattico “russo” possiede una batteria dei lanciarazzi multiplo (6 macchine) e una batterie degli obici da 122 mm D-30 (6 pezzi).

Tra i militanti eliminati durante i combattimenti per Chornukhyne è stato identificato il “comandante militare” di Perevalsk, un tale G.S.Shyrko, un “tenente colonello”, il rappresentante dei “cosacchi” russi, è stato colpito dall’artiglieria ucraina insieme al gruppo dei militanti dalla località Perevalsk.

Nella località Popasna in seguito ai bombardamenti con l’artiglieria dei militanti sono stati parzialmente distrutti una serie degli edifici abitativi e industriali, incluso il panificio meccanizzato locale (è scoppiato un incendio). Ci sono vittime tra i civili.

Traduzione di Dana Kuchmash