Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 04/03/2015

Dmytro Tymchuk

I. Le truppe russo-terroristiche al Donbas continuano ad usare la tregua per svolgere la riorganizzazione delle forze e risorse concentrate al Donbas. Si osserva il trasferimento verso la direzione di Donetsk delle riserve tattiche (mezzi corazzati, artiglieria e formazioni dei mercenari russi) e verso il settore di Horlivka (il gruppo tattico di battaglione viene trasferito a pezzi). In particolare, durante le giornate del 01-03.03 è stato registrato il trasferimento di 16 carri armati, 23 mezzi corazzati e 12 pezzi di artiglieria rimorchiata (principalmente gli obici D-30) verso Donetsk e Horlivka da diverse direzioni: attraverso Debal’tseve e Yenakiieve, e per le vie meridionali, attraverso Snizhne, Ilovaisk e Starobeshevo.

Nella direzione di Dzerzhynk e Artemivs’k viene osservato l’ammassamento delle formazione delle truppe russo-terroristiche (sono stati registrati 4 nuovi, arrivati dal sud, gruppi tattici di compagnia, con il rispettivo supporto di artiglieria). In questo momento verso la direzione di Dzerzhynsk alle risorse ammassate in precedenza sono stati trasferiti 12 carri armati e 23 mezzi corazzati, e anche un gruppo di artiglieria composto da 4 batterie (artiglieria e 8 lanciarazzi multiplo). Il trasferimento viene svolto dai settori sud, dove questi armamenti presumibilmente “vengono ritirati” da parte dei terroristi. Nella direzione di Artemivs’k viene registrato l’arrivo di piccole partite dei mezzi corazzati (circa 3-4 unità, il loro ammassamento prosegue).

Inoltre, negli stessi settori continua l’ammassamento attivo da parte del nemico delle risorse tecnico-materiali (in primis di carburante e munizioni, sono stati portati 4-5 completi di munizioni di alcuni calibri agli armamenti già trasferiti al momento). I “punti di fornitura” e i “depositi” vengono collocati più vicino possibile alla linea frontale. Il processo di attrezzamento dei depositi e dei punti di accumulo delle risorse tecnico-materiali viene rigorosamente controllato dai “rappresentanti del comando”, tra il quale sono stati identificati gli ufficiali delle Forze Armate russe. Si nota la presenza delle unità ben armate delle guardie di tali depositi.

Sia “RPD” sia “RPL” hanno organizzato l’addestramento controllato dagli specialisti russi delle formazioni dei militanti in una serie di poligoni improvvisati. Vengono studiate prima di tutto le questioni di interazione tra diverse specie delle truppe, la “fanteria”, le unità dei carristi e di artiglieria.

Il gruppo tattico delle truppe russo-terroristiche, concentrato nella zona di Novoazovsk, tenta di respingere le unità ucraine dalla località Shyrokyne. Inoltre, in quest’area i terroristi fanno finta di “ritirare le truppe” (in realtà gli armamenti ritirati di giorno, ritornano nelle loro postazioni di notte, come dicono gli stessi militanti “gira il carosello”).

Il nemico continua a svolgere la ricognizione attiva dell’ordine di battaglia delle truppe ucraine in diverse direzioni. Vengono registrati i tentativi delle truppe russo-terroristiche di rinforzare e incrementare l’utilizzo dei gruppi di sabotaggio e ricognizione fino alle retrovie tattiche dell’esercito ucraino. L’assenza del controllo totale da parte delle truppe ucraine della linea del contatto tra le parti (in miglior caso si tratta solo del controllo di fuoco delle aree tra le postazioni vicine, cioè c’è la possibilità di colpirle) permette al nemico di effettuare le azioni simili.

Nelle formazioni dei cosiddetti “ribelli” al Donbas cresce il malcontento, suscitato dall’interruzione dei pagamenti dei mantenimenti mensili. A Makiivka si osserva la diserzione massiccia dei militanti dalle bande, che non riescono a mantenere le proprie famiglie dopo l’interruzione dei pagamenti mensili.

A sud da Donetsk nella zona di Stepne-Hranitne i militanti continuano i bombardamenti, un’unità dei mezzi corazzi ucraini è stata colpita.

II. Secondo i dati operativi del gruppo RI, i servizi speciali russi utilizzano la “tregua” al Donbas per riorganizzare i “servizi speciali delle RPD e RPL”.

Secondo i rapporti del gruppo coordinativo del FSB russo al Donbas, in questo momento le formazioni dei “ministeri della sicurezza nazionale delle RPD e RPL” sono completate a 25%. Si nota l’inefficienza del lavoro organizzativo degli “specialisti” locali. L’ulteriore formazione di tali strutture sarà realizzata sotto il controllo totale dei rappresentanti dei servizi speciali russi.

Il curatore dell’ulteriore formazione degli “organi di sicurezza statali” delle organizzazioni terroristiche al Donbas da parte del FSB russo, è stato nominato l’ex capo del Servizio della Sicurezza ucraino (SBU) a Sebastopoli Petro Zyma.

L’ex capo di SBU a Sebastopoli P.Zyma il 2 marzo del 2014 è stato nominato dal regime collaborazionista della repubblica autonoma della Crimea il “capo di SBU di Crimea”. Il 3 marzo il presidente ad interim O.Turchynov con il suo ordine N°230/2014 ha destituito P.Zyma dall’incarico. SBU possiede le prove, che il “capo di SBU di Crimea” illegalmente nominato a marzo del 2014, era coinvolto all’omicidio di massa dei civili a Kyiv a febbraio del 2014. Inoltre, il traditore P.Zyma ha collaborato attivamente con il FSB russo durante l’annessione della Crimea.

Traduzione di Dana Kuchmash