Dati operativi del gruppo Resistenza informativa del 01/06/2016
Dmytro Tymchuk
Le truppe russo-terroristiche continuano a violare gli accordi di Minsk colpendo le postazioni frontali delle truppe ucraine e i centri abitati controllati dalle forze dell’ATO. L’aumento della quantità dei bombardamenti anche con l’utilizzo degli armamenti dei mezzi blindati e dei mortai del calibro 120 mm ci fa parlare della tendenza all’escalation della tensione lungo la linea del contatto.
Nella giornata precedente le forze occupanti della Federazione Russa insieme ai militanti locali si sono attivate bruscamente nelle aree nei pressi della località Avdiivka e del raccordo di Yasynuvata. Con i mortai del calibro 120 mm sono stati bombardati i punti d’appoggio delle forze dell’ATO a sud da Verkhnietorets’ke, e a est da Troitske con lo spostamento del fuoco all’interno di tale località. Inoltre, i mortai del calibro 120 mm vietati dagli accordi di Minsk sono stati utilizzati da parte dei terroristi durante i bombardamenti a sud da Krasnohorivka e nella zona di Opytne. Nell’area di località Stanytsia Luhans’ka il punto d’appoggio delle FA ucraine è stato colpito dagli armamenti dei blindati BMP-2 e BMP-1. Nella zona di località Zaitseve e Zhovanka il nemico ha effettuato i colpi dagli armamenti dei blindati BMP-2 sotto copertura del fuoco dei mortai del calibro 82 mm.
Negli altri settori lungo la linea del contatto le truppe occupanti hanno effettuato gli assalti utilizzando le armi di piccolo calibro, le mitragliatrici pesanti, i lanciagranate e i mortai del calibro 82 mm. Si nota l’operato dei cecchini del nemico praticamente in tutte le zone “calde”, il fuoco dei cecchini più denso è stato svolto contro le postazioni ucraine nelle zone di centri abitati Luhans’ke, Mar’inka e Avdiivka (zona industriale).
Gli spostamenti attivi dei mezzi di trasporto e quelli blindati dei militanti sono stati registrati nell’area di Horlivka. Una colonna composta da 2 blindati BMP-2 e 16 autocarri ha proseguito verso la località Zaitseve, 4 autocarri effettuavano la fornitura delle munizioni alle postazioni dei mortai nella zona di miniere di Gagarin e Lenin, è stato scoperto un nuovo punto di fuoco del nemico nel villaggio 6-7 (minimo 2 unità dei mortai del calibro 82 mm 2B9 Vasilek). Per rinforzare le truppe occupanti nell’area di località Mykhailivka sono arrivati 4 blindati MT-LB, un furgone militare e circa 50 militanti.
Nella zona del raggruppamento delle truppe russo-terroristiche di Alchevsk-Stakhanov viene avvistato il concentramento dei materiali combustibili e quelli lubrificanti e altri oggetti di rifornimento. È stato documentato il movimento verso Alchevsk di 6 unità delle autocisterne e 2 unità degli autocarri telonati militari.
Prosegue il rafforzamento delle unità del nemico dislocate nelle zone di Dokuchaievsk. Dal lato di Styla in tale località è arrivato un convoglio delle truppe russo-terroristiche composto da 5 unità dei mezzi blindati (BMP-1 e BTR-80) e minimo 6 unità degli autocarri militari. Viene registrato il rinforzo delle retrovie vicine del raggruppamento delle truppe russo-terroristiche di Dokuchaievsk, il comando delle quali teme di perdere Dokuchaievsk in seguito ad una presumibilmente pianificata offensiva delle truppe ucraine. Nel secondo scaglione in questa direzione i terroristi hanno ammassato le forze supplementari (pari ad un battaglione “fucilieri motorizzati” rinforzato, con un gruppo di artiglieria composta da 2 batterie).
Nella zona di Olenivka e del distretto Petrovskyi di Donetsk sono state trasferite le unità autonome dei terroristi (di un totale di circa 150 uomini), i le quali hanno presidiato le postazioni separatamente dalle unità dislocate precedentemente del “1° corpo d’armata della DNR”.
Nelle unità delle truppe russo-terroristiche del “1° corpo d’armata della DNR” vengono creati i “gruppi di propaganda speciale” al fine dello svolgimento delle operazioni informative-psicologiche del livello tattico (per influenzare il personale delle unità delle forze dell’ATO e gli abitanti locali della fascia presso il fronte).
Nelle bande della cosiddetta “LNR” e tra i civili locali vengono diffuse le voci riguardo alle presunte “provocazioni armate” da parte delle forze dell’ATO effettuate dai “mercenari dei paesi baltici”. Secondo le affermazioni dei media locali che si riferiscono ai “funzionari” e ai rappresentati del comando del “2° corpo d’armata della LNR”, i gruppi dei “cecchini-mercenari dalla Lettonia” sparano contro i civili nel punto di passaggio e controllo Zolote al fine di screditare la “giovane repubblica”.
La dichiarazione di ieri del ministro degli esteri russo S.Lavrov che la Russia non riconosce “L/DNR” ha provocato il panico tra i militanti e i loro sostenitori tra i civili al Donbas. Vengono diffuse le affermazioni che “Putin ha scaricato la Novorossia”, che nei prossimi giorni è da aspettare la cessazioni di qualsiasi “aiuto dalla Russia”, che il dialogo di Minsk per Mosca è solo un motivo di rinunciare in modo diplomatico ai territori occupati. Tra i militanti locali vengono diffuse le voci che presumibilmente sono già stati raggiunti gli accordi tra Kyiv e Mosca in merito “all’amnistia” dei terroristi, tuttavia essa riguarderà solo i militanti di quelle formazioni illegali i quali non hanno partecipato direttamente alle azioni di guerra, mentre tutti gli altri (ed è la maggior parte del personale dei “1° corpo d’armata della DNR” e “2° corpo d’armata della LNR”) saranno riconosciuti come i “criminali di guerra” e subiranno le persecuzioni penali da parte dell’Ucraina. Tra i mercenari russi viene diffusa l’informazione che la Russia non gli darà la possibilità di abbandonare il Donbas e ritornare in Russia, lasciandoli alle persecuzioni da parte dell’Ucraina.
Traduzione di Dana Kuchmash