Commossi ed emozionati ieri dopo la visione del documentario sulla guerra in Ucraina...
Un evento di grandissima importanza nella sede della Comunità Ucraina delle Marche ad Ancona. Per noi , ucraini, era importante sentire racconti di testimoni, abbracciare la madre che ha perso il figlio quale con tantissima dignità ha donato la sua vita per la Patria, stringere la mano ad un soldato ferito e sopravissuto che combatteva per difendere noi, la nostra terra, i nostri cari dalla invasione del nemico, ringraziare il capo della associazione volontaria che rappresenta tutti noi, ucraini in Italia , che ci troviamo lontano dalla nostra adorata terra e desideriamo contribuire con un aiuto per nostri compaesani patrioti.
Questo incontro non era importante solo per noi ucraini, ma anche per gli italiani, considerando che i mass media fanno mancare l'informazioni e sembra che stiano facendo la propaganda a senso unico, dando sempre di più la parola ai propagandisti del Cremlino senza potersi confrontare con il parere delle sue vittime. E ci siamo accorti che questo incontro era importante anche per i nemici. Quello che era successo in anteprima dell'evento fa pensare che la verità ha fatto tremare parecchio chi a tutti costi cerca di nasconderla.
La responsabile della CISL di Ancona, con la quale collaboriamo da oramai 2 anni ha avuto le visite minacciose e avvertenze offensive da parte di persone contrarie all'evento. Tanto che per i motivi etici e di rispetto verso chi ci ha sempre aiutato abbiamo trasferito la sede dell'evento.
Le bugie dette dagli sconosciuti (uno si è presentato con il nome Stefano Rodotà) su quanto si sarebbe visto erano infondate e ridicole. Dicevano che il filmato sarebbe stato pieno di svastiche fasciste, richiami agressivi nazisti e incitazione alla guerra.
Nel filmato, assolutamente privo di scene sanguinarie, nessuna traccia di immagini crudeli o agressive, abbiamo invece visto solo pacifici e tristi racconti di volontari e militari, parenti dei caduti nella battagia impari, molti particolari che altrimenti non sarebbero conosciuti; descrizione della reale tragica situazione e testimonianza del non rispetto dei patti stabiliti.
Sono rimasti impressi i volti di queste persone che sembrava si illuminavano da dentro l'animo. Puri, seri, pieni di amore nonostante le cattiverie subite. Ha colpito la forza spirituale di Hanna Kuzmenko, madre che porta il dolore dentro e si dedica alle opere buone. Come abbiamo saputo ha assunto il ruolo di sindaco del paesino dove vive. Questa donna decisa e orgogliosa , poetica e sensibile farà sul serio tutto il possibile per il nostro paese nel suo piccolo. Il suo dolore non ha scatenato l'ira e agressività, anzi, lei parlava del dolore inconsolabile delle madri di questi militari russi, quali figli morti nel campo di battaglia in paese straniero. Perchè suo figlio è morto diffendendo la casa e famiglia propria, ma le madri degli agressori come spiegano la loro morte assurda nel paese straniero?
Uno degli angeli custodi sopravvissuti Maksym Luniv impressiona con la sua pacifica consapevolezza e sicurezza del futuro migliore. Ha detto una cosa importante che sicuramente sfugge al nemico. Ha detto che in questa guerra lui e i suoi compagni sono cresciuti, sono uniti, sono diventati migliori. Ora si occupa dei suoi fratelli di combattimento deceduti raccontando di loro.
Particolarmente grati siamo alla Natalia Makukha che con tutte le sue forze organizzative e il tempo che dedica gratuitamente a questa opera. Volontaria, capo di associzione "MAK", una donna colta e piacevole nella conversazione, cosi delicata e cosi piena di forza di volontà, lei sopratutto sta svolgendo un lavoro informativo che considerato una guerra parallela con quella fisica. E in questo siamo convinti anche noi, vedendo quanti ostacoli creano quelli a cui la verità fa tanta paura.
Ringraziamo infinitamente tutte le persone coinvolte nella organizazzione della proiezione di questo film e intervento veloce ed efficace nella risoluzione operativa.
Fabio Prevedello, Mauro Colombo, Sofia Tsisar, Neli Isaj, Andriy Podolskyy, #ComunitàUcrainaMarche, ''Ilovaysk-i cavalieri del cielo'' Comitato organizzativo Italian Tour
Foto Andriy Podolskyy
Oksana Zavadka