Avgustyn Voloshyn – Presidente dell’Ucraina Carpatica

Nacque il 18 marzo del 1874 nel villaggio Kelechyni della provincia di Mizhhiria nella famiglia del prete greco-cattolico. Frequentò la scuola popolare del villaggio, ma si iscrisse al Ginnasio di Uzhhorod solo dopo il quarto anno della cosiddetta scuola normale nel 1883, imparando in qualche modo la lingua ungherese. Terminò il Ginnasio nel 1892 dopodiché un vescovo greco-cattolico lo raccomandò all’Università di Budapest alla facoltà di teologia.

Ammalandosi dopo un anno di studi lasciò l’Università e fece ritorno a Uzhhorod, dove terminò il seminario teologico.

Il 22 marzo del 1897 diventò sacerdote e fu inviato alla chiesa della Trasfigurazione di Tsehol’nia a Uzhhorod. Voloshyn fu attivo contro la “magyarizzazione” della popolazione ucraina e contro la traduzione della liturgia in lingua ungherese. Partecipò alle riunioni dedicate a queste problematiche a Budapest, in particolare fu contrario alla sostituzione dell’alfabeto cirillico a quello latino. Fece gli esami supplementari per diventare l’insegnate delle scuole civiche.

Durante il periodo del 1900-1917 fu professore, mentre nel periodo del 1917-1938 occupò la carica del preside del Seminario degli insegnanti di Uzhhorod.

Nel 1921 iniziò a pubblicare una gazzetta religiosa “Blahovisnyk” per difendere la chiesa contro gli attacchi delle altre confessioni, diventò un difensore attivo della pubblicazione di tutti i libri della religione per le scuole civiche in lingua ucraina. Nel 1928 organizzò il “Circolo degli ecclesiastici del partito cristiano popolare” per un’attività di missione educativa tra i parrocchiani su larga scala. Nel 1933 regalò la propria casa ad un orfanotrofio (oggi via Voloshyn a Uzhhorod).

Svolgendo il ruolo del professore e del preside del seminario scrisse e pubblicò 63 libri, in particolare i libri di grammatica, di lettura, i cosiddetti “Bukvar” /libri per bambini/, le opere metodiche. Alcuni libri ebbero diverse edizioni. Voloshyn svolse in ruolo dell’editore e allo stesso tempo del giornalista, l’organizzatore dell’annuale “Misiatseslov”, fu il redattore della gazzetta “Nauka” /Scienza/ la quale lui riorganizzò nella rivista “Svoboda” /Libertà/ (a luglio del 1938 diventò “Nova Svoboda” /Nuova Libertà/). Scrisse per diverse gazzette e riviste della regione pubblicate nel periodo degli anni 20-30. Svolse il ruolo di letterato, pubblicò i libri con il pseudonimo A.Verhkovynskyi, scrisse i lavori teatrali “Mariika Verkhovynka”, “Bez Boha ni do poroha”, “Kniaz Laborets”, “Figlio della Terra d’argento”, “Fabiola”.

Libro di Grammatica scritto da Avgustyn Voloshyn

Avhustyn Voloshyn prese la strada politica nel 1919, quando insieme a tre consigli del popolo quelli di Uzhhorod, Khust e Priashiv (oggi Prešov, Slovacchia), approvò la decisione di unire la regione alla Cecoslovacchia. Durante gli anni 1919-1921 fu il membro della formazione governativa provvisoria, la cosiddetta Dyrektoria. Dal 1923 fino al 1938 fu a capo del partito Cristiano popolare della Rus’ Subcarpatica (creato da lui stesso), da parte del quale fu eletto al parlamento cecoslovacco nel 1925-1929. Nel 1920-1939 fece parte della direzione dell’organizzazione regionale “Prosvita”, mentre dal 1929 fino al 1939 fu il Presidente onorario della “Comunità degli insegnati” organizzata da lui. Negli anni 1937-1938 diresse l’organizzazione pedagogica della Rus’ Subcarpatica, e nel 1938 fu promotore della creazione a Uzhhorod sulla base dell’Università libera ucraina un’università con quattro facoltà.

La lotta per l’autonomia della Rus’ Subcarpatica durò nel periodo degli anni 30. L’11 ottobre del 1938 il Consiglio dei ministri della Cecoslovacchia dopo le lunghe trattative acconsentì l’autonomia della regione e nominò il Consiglio dei ministri della Rus’ Subcarpatica con a capo di Andriy Brodiy. Il Consiglio fu composto da 3 ministri e due segretari di Stato. Avgustyn Voloshyn diventò il segretario della sanità e previdenza sociale. Il 12 ottobre del 1938 i ministri subcarpatici prestarono il giuramento. Dopo il loro ritorno a casa il 15 ottobre i ministri e i segretari svolsero la loro prima riunione. Il 26 ottobre del 1938 a Praga fu arrestato Andriy Brodiy con l’accusa di aver svolto la politica a favore dell’Ungheria. A.Voloshyn diventò il nuovo Primo ministro della Rus’ Subcarpatica il quale dovette subire le prove difficili durante la costruzione dell’Ucraina Carpatica.

Il 1 novembre del 1938 A.Voloshyn con i propri assistenti partì per Arbitrato di Vienna, durante il quale la Rus’ Subcarpatica dovette cedere le città di Uzhhorod, Mukachevo, Berehovo, una parte dei villaggi, all’Ungheria. Khust diventò una nuova capitale della regione, dove furono evacuate le istituzioni statali e i vari servizi. Nel governo subcarpatico rimasero solo tre membri A.Voloshyn, Y.Revai e E.Bachynskyi. Il 9 novembre del 1938 a Khust fu creata l’Organizzazione della difesa del popolo “Sich Carpatica” (ONOKS) con a capo di comandante Dmytro Klympush. Il Consiglio del popolo ucraino pubblicò un Manifesto con il programma delle azioni del nuovo governo. Il 25 novembre fu resa pubblica un’ordinanza sull’introduzione della lingua ucraina come quella di Stato, mentre il 30 dicembre fu emanata un’altra ordinanza riguardo all’uso del nome “Ucraina Carpatica”.

Il 12 gennaio del 1939 fu resa pubblica la dichiarazione di Avgustyn Voloshyn in merito alle elezioni per il Soim /parlamento/, e il 13 gennaio fu fondato il partito l’Unione nazionale ucraina; il 24 gennaio fu creata la direzione centrale del partito con a capo di Fedir Revai. Il 12 febbraio del 1939 si svolsero le votazione per il Soim dell’Ucraina Carpatica composto da 32 deputati, per i quali votarono 92,4% degli elettori. Il 15 marzo del 1939 fu aperta la seduta del Soim, durante la quale Avgustyn Voloshyn fu nominato il Presidente dell’Ucraina Carpatica. Però, nei giorni successivi l’Ucraina Carpatica fu occupata dalle truppe ungheresi. Il suo governò finì nell’esilio a Praga.

Dopo la liberazione della capitale della Cecoslovacchia da parte dell’esercito sovietico tra i primi arrestati fu anche il Presidente dell’Ucraina Carpatica A.Voloshyn. L’arresto fu effettuato il 15 maggio del 1945. Lo portarono a Mosca e rinchiusero nel carcere Lefortovo, dove dal 22 maggio iniziarono gli interrogatori. Fino al 20 giugno del 1945 Voloshyn subì 8 interrogatori.

A.Voloshyn fu accusato di aver commesso diversi crimini antisovietici. Tuttavia, gli organi sovietici non riuscirono a processarlo, secondo i dati ufficiali, Avgustyn Voloshyn morì il 19 luglio 1945 nel carcere Butyrka.

Tuttavia, ci sono anche altri dati, in particolare resi pubblici da Yuriy Shanta nell’articolo “Inchiniamo la testa in una preghiera silenziosa”. In base alle memorie dei ministri dell’Ucraina Carpatica condannati, del medico M.Dolynai e del legale S.Klochurak, una dei parenti di A.Voloshyn O.Dutkova rigetta decisamente la documentazione falsa dell’NKVD riguardo alla data e causa della morte del Presidente del 19 luglio. Nell’articolo l’autore scrive che gli agenti di NKVD inventarono che quel giorno (11 luglio 1945) quando lo torturarono a morte loro lo trasferirono nel carcere Butyrka per le cure mediche. Non conosciamo la verità, ma questa è un’accusa seria che non è stata ancora verificata.

Il Presidente dell’Ucraina Carpatica è stato riabilitato il 12 settembre del 1991. Il 15 marzo del 2002 ad Avgustyn Voloshyn è stata conferita l’onorificenza Eroe dell’Ucraina postumo.

Monumento ad Avgustyn Voloshyn a Uzhhorod

Fonte: Dovhanych Omelian Dmytrovych. Karpatska Ucraina nella lotta per l’indipendenza: le repressioni contro i suoi difensori e governanti/Postfazione di Mykola Vehesh. – Uzhhorod: Grazhda, 2007

Traduzione di Dana Kuchmash