Arsenale dell’aggressore

Vi propongo un estratto dell’articolo del gruppo Resistenza informativa in merito all’arsenale del nostro nemico al Donbas.

Il fatto che i militanti dei gruppi terroristici, operanti oggi all’Est del nostro paese, sono armati con i mezzi da combattimento pesanti, non suscita alcun dubbio. È ben conosciuta anche la via con la quale le armi finiscono nelle mani dei militanti: a gonfie vele lavora il cosiddetto “commercio militare” putiniano.

I carri armati, i mezzi corazzati, l’artiglieria dei calibri vari e dei tipi vari, le attrezzature radioelettriche moderne, le apparecchiature di comunicazione, i droni, gli armamenti moderni da fanteria e gli equipaggiamenti, tutto questo e tanto altro con un flusso ininterrotto viene fornito dal paese vicino per le necessità dei militanti.

Inoltre, spesso le ultime novità dell’industria militare russa capitano sul territorio del Donbas ucraino insieme alle unità congiunte delle truppe regolari russe, mascherati dai “volontari”, oppure i combattenti “persi per caso” nelle steppe del Donbas dai poligoni di Rostov. Per questo, sarebbe un bene guardare attentamente quello che possiede oggi l’aggressore. Perché conoscere gli armamenti del nemico, certamente, aiuterà molto ai nostri militari di cercare le vie di una lotta efficace.

Pugni blindati dei terroristi

Ovviamente, una parte significativa degli armamenti dei militanti è composta dai tipi e campioni ben conosciuti ai militari ucraini. Perché fino a poco tempo fa le forze armate di entrambi gli Stati (Ucraina e Russia) sono stati armati prevalentemente con le armi sovietiche. Le loro riserve erano abbastanza considerevoli, e sono rimaste sempre lì. Perciò, non c’è nulla di strano, nel fatto dell’uso molto attivo di queste armi da entrambe le parti nel conflitto.

Tuttavia, ultimamente a disposizione delle formazioni russo-terroristiche appaiono sempre più nuovi e modernizzati pezzi. Il flusso delle armi moderne, di produzione e dello sviluppo russo, scorre verso il Donbas ai terroristi. Questo flusso sta aumentando.

Il fatto è, che in seguito alla militarizzazione del proprio paese e ai profitti alti della vendita di petrolio e gas, il governo della Federazione Russa negli ultimi 10 anni investiva nel riarmo del proprio esercito. Per questo motivo non è un caso che a disposizione dei militari russi, e ora anche dei militanti dei gruppi terroristici filorussi sono apparsi nuovi campioni degli armamenti e dei mezzi da combattimento. Guardiamo più dettagliatamente proprio questo aspetto…

La base delle forze principali dei gruppi terroristici al Donbas è la formazione, la quale possiede i mezzi blindati. Durante la parte inziale dell’aggressione il regime odierno di Cremlino forniva ai suoi addetti prevalentemente i carri armati del tipo T-64 delle varie modificazioni. Allo scopo di “mascherare” il proprio aiuto ai terroristi, il governo della Federazione Russa utilizzava proprio questo tipo del carro armato (a proposito, questo carro armato è stato ritirato dal servizio nella stessa Russia), sapendo benissimo, che proprio questo tipo del carro armato è il carro principale delle Forze Armate ucraine. Ma è arrivata l’ora, quando conosciuti per bene nell’Ucraina i T-64 di Kharkiv sono finiti nelle basi delle armi blindate russe. Inoltre, scontrandosi sul campo di battaglia con le ultime varianti di modernizzazione di questo carro armato, ad esempio T-64 BM “Bulat”, i quali avevano i vantaggi abbastanza importanti rispetto ai vecchi modelli, il comando russo è arrivato alla conclusione, che è giunta l’ora di introdurre qualcosa di proprio, che non è peggio di quello ucraino.

Così, al Donbas sono apparsi in massa i carri armati russi modernizzati T-72 (T-72BA e T-72B3, il primo caso dell’uso massiccio di questo tipo dei carri è stata la battaglia di Debal’tseve, con la partecipazione della 5° Brigata carri e della Divisione Kantemirovskaya delle FA russe). In seguito sono state avvistate alcune unità dei carri T-90 (il quale è praticamente una modernizzazione profonda dello stesso T-72).

Il T-72B3 (del 2011) è una versione modernizzata del T-72. Viene fornito alla forze armate russe dal 2012. Il carro ha un nuovo sistema di puntamento, la corazza reattiva “Kontakt-5”, il motore con la potenza di 840 cavalli, il calcolatore balistico digitale, il mirino multicanale “Sosna-U”, il sensore del vento, le innovative risorse di comunicazione, il calcolatore per i bersagli in movimento e il complesso di protezione dalle armi di distruzione di massa. Durante i combattimenti con la partecipazione di questo tipo di carro, i carristi ucraini notavano la distanza significativa, di circa 2000 metri, dalla quale questi tank potevano svolgere i colpi di notte con le nuove granate del tipo “Svinets-1/2”, grazie alla presenza del canale a infrarossi nel mirino “Sosna-U” e il meccanismo del accompagnamento del bersaglio. Inoltre, è stato migliorato il meccanismo di caricamento dell’obice per le nuove munizioni ed è stata perfezionata la motrice. Dal anno 2014 ultima modificazione T-72B3 possiede il motore da 1130 cavalli.

Il T-90A/T-90 “Vladimir” è il carro armato russo da combattimento. Creato alla fine degli anni 80-inizio degli anni 90 come una modificazione profonda del tank T-72B, chiamato “T-82B perfezionato”, tuttavia nel 1992 è stato preso in dotazione con l’indice T-90. Negli anni 2004-2006 il carro armato è stato modernizzato considerevolmente, ed è stata ripristinata la sua produzione per le FA russe con l’indice T-90A. sono stati prodotti 32 carri armati T-90A (del 2004) e 337 carri armati T-90A (del 2006), inclusi più di 50 T-90AK dal 2004 fino al 2011. Nel 2005 T-90A  è stato ufficialmente preso in dotazione delle FA russe. Il T-90A, la versione modernizzata del T-90 (all’inizio “oggetto 188A 1”), arrivato alla produzione nel 2004 ha una serie dei miglioramenti importanti: il motore più potente,  la torretta fusa in un solo pezzo è stata sostituita da quella saldata, i nuovi mirini notturni e i visori a infrarossi, il sistema di puntamento.

In base ai dati ufficiali, all’inizio del 2012 la produzione generale del T-90 e delle sue modificazioni per le FA russe era circa 500 carri armati. A proposito, proprio questi tank sono stati avvistati per la prima volta durante i combattimenti a Ilovaisk d’estate dell’anno scorso, e nella marcia a nord da Luhans’k.

La maledizione di artiglieria al Donbas

Per quel che riguarda i sistemi di artiglieria, i quali vengo utilizzati attivamente dai militanti, qui possiamo vedere una quantità notevole dei vari tipi e calibri. La base del parco di artiglieria dei terroristi è composta dai sistemi ben conosciuti in Ucraina del tipo gli obici D-20, D-30, “Msta-B”, gli obici semoventi 2S1 “Gvozdika”, 2S3 “Akatsiya”, “Msta-S”, i sistemi dei lanciarazzi multiplo del tipo BM-21 “Grad”, BM-27 “Uragan” e BM-30 “Smerch”.

Tuttavia, spesso vengono usate le novità dell’industria militare russa, fornite dal regime russo ai terroristi per un ulteriore escalation del conflitto al Est del nostro paese, in seguito alle forniture di questi tipi di armamenti le capacità combattive delle formazioni terroristiche sono incrementate notevolmente. Mi riferisco ai nuovi lanciarazzi multiplo della serie “Tornado” di entrambi tipi (Tornado-G” e “Tornado-S”). Proprio uno di questi tipi di armi è stato utilizzato per colpire la città di Kramators’k e l’aerodromo locale.

“Tornado-G” è un nuovo modernizzato sistema dei lanciarazzi multiplo, creato sulla base di 9K51 “Grad”. A luglio del 2012 i primi “Tornado-G” sono stati forniti alla dotazione delle formazioni fucilieri motorizzati delle forze terrestri delle FA russe. Nel 2013 il sistema 9K51M ha terminato il collaudo ed è stato accettato in dotazione delle FA russe, anche se fino a quel momento le autorità del ministero della difesa russo hanno sempre negato la possibilità di “accettare in dotazione” questo sistema.

Questo lanciarazzi multiplo ha una serie di modificazioni e miglioramenti rispetto alle versioni precedenti. I tempi di preparazione e di caricamento sono stati ridotti. Le capacità combattive sono allargate grazie ai nuovi razzi. Questa arma è in grado di lanciare i razzi con i carichi a grappolo, capaci di staccarsi dal razzo con avvicinarsi al bersaglio.

Da sottolineare, che per il nuovo lanciarazzi multiplo è stata sviluppata un interna linea delle nuove munizioni (anti-blindatura), in grado di colpire persino i nascondigli del nemico sotterranei e distruggere le sue costruzioni edili. I militari ucraini hanno documentato più volte l’uso di queste munizioni da parte del nemico nella direzione Luhans’k, durante i bombardamenti delle proprie postazioni frontali. La gittata massima del lanciarazzi multiplo è di circa 100 km.

“Tornado-S” è il lanciarazzi multiplo 9K58 “Smerch” modernizzato. Il sistema ha una nuova macchina da combattimento, attrezzata con il nuovissimo sistema automatizzato del comando e puntamento del fuoco, e nuovi razzi guidati e non del calibro 300 mm con la gittata massima di 120-150 km. L’efficienza combattiva del lanciarazzi multiplo 9K515 “Tornado-S” è triplicata rispetto alla versione precedente di “Smerch”.

Anche i razzi di questo tipo di arma possiedono i carichi a grappolo oppure le mine anticarro.

Per quel che riguarda le nuove munizioni per gli obici semoventi “Msta-S” e i cannoni “Msta-B”, l’uso delle quale viene documentato in tutta la zona dell’ATO, le qualità combattive di esse sono molto potenti. La gittata massima delle granate principali dell’obice semovente “Msta-S” è 24,7 km. Possiede anche le granate per colpire i mezzi blindati, i sistemi di lancio dei missili, delle costruzioni difensive, i ponti, e i guadi.

Nuovi veicoli trasporto truppe BTR

Oltre ai mezzi blindati e l’artiglieria nella zona dell’ATO viene registrato l’utilizzo di una serie delle nuovissime armi russe da parte delle formazioni terroristiche. A cominciare dai veicoli blindati e finendo con le risorse della ricognizione radio-tecnica (incluse le risorse della ricognizione di artiglieria), della guerra elettronica e i droni. In particolare:

Il veicolo trasporto truppe blindato BTR-80A – è la modificazione del BTR-80. Questo tipo del veicolo blindato oggi molto spesso usano i militanti. Per la prima volta il possesso di tale blindato è stato documentato durante gli scontri nella zona di località Novosvitlivka, a sud da Luhans’k, dove i militari ucraini sono riusciti a colpire 2 unità del BTR-80A.

Un altro veicolo blindato russo è stato avvistato in possesso dei militanti, BTR-82A – anche questa è una modificazione del BTR-80. In seguito ai nuovi sviluppi è aumentata la protezione del veicolo, e la “vitalità” è incrementata del 20%, è garantita la protezione dell’equipaggio, delle attrezzature e dei sistemi dai proiettili perforanti delle principali armi, utilizzati dalla fanteria nel combattimento da vicino a distanza di 100 m. La potenza di fuoco del BTR-80A è aumentata. L’efficienza del fuoco è più che raddoppiata rispetto al BTR-80. I BTR-80A sono stati utilizzati dai militanti durante gli scontri nel settore a nord da Luhans’k, nella zona di villaggio Metalist e nel distretto Kamianobridskyi della città. Però, secondo alcuni dati, non sono stati i terroristi locali ad usarli ma le unità congiunte delle truppe regolari dell’esercito russo, travestiti da “ribelli”. Perché gli stessi militanti delle bande non avrebbero avuto il tempo per studiare per bene questo nuovo tipo di BTR.

Un altro tipo dei mezzi corazzati russi è apparso in dotazione delle formazioni armate della cosiddetta “LNR” d’inverno del 2014-2015, si tratta del KamAz-43269 “Vystrel” (BPM-97), è un veicolo con una blindatura leggera. La parte superiore resiste ai colpi di mitragliatrice da 12,7 mm “Utes” dalla distanza di 300 m, la parte inferiore – ai colpi del fucile da cecchino Dragunov da 7,62 mm da distanza di 30 m. A bordo di questo tipo di automezzo è possibile installare la mitragliatrice da 14,5 mm KPVT oppure da 12,7 mm “Kord”, il lanciagranate da 30 mm “Plamia”, il sistema missilistico anticarro.

L’automezzo blindato è il dotazione della 7° base militare a Gudauta (Abkhazia), dove l’automezzo è utilizzato per la ricognizione. A bordo del veicolo vengono installate le attrezzature per il lancio dei droni. Inoltre, questo veicolo viene utilizzato spesso dalle unità di FSB russo e dalle sue formazioni di frontiera.

L’apparizione di tali veicoli blindati sul territorio ucraino è accompagnato da alcune coincidenze: l’inizio della “purga” massiccia delle “formazioni selvagge”, e dei “cosacchi del Don”, i quali si rifiutavano di rispondere ad un unico comando dei terroristi; l’inizio dell’utilizzo massiccio da parte dei militanti dei droni nei settori del fronte a nord da Luhans’k.

Armi “intelligenti” per le persone poco intelligenti

Grazie alla generosità inaudita di Putin i terroristi oggi possiedono i nuovissimi sistemi antiaereo. Tra i quali il sistema missilistico modernizzato “Tor-M1”. Un’unità di questo tipo del sistema missilistico semovente i militari ucraini sono riusciti a distruggere nel settore tra Yenakiieve e Horlivka, durante i combattimenti di estate-autunno del 2014.

“Tor-M1” è un sistema missilistico tattico, per la difesa antiaerea e antimissilistica. Il sistema controlla da solo lo spazio aereo e da solo colpisce tutti i bersagli aerei, non riconosciuti dal sistema “nostro-nemico”. La probabilità di centrare con un solo missile del bersaglio del tipo un “aereo” è da 30 a 77%, gli elicotteri vengono centrati con la probabilità di 50-88%, i droni con 85-95%. Garantisce la protezione dei bersagli, che si spostano a velocità di circa 700 m al secondo, a distanza da 0.5 fino a 12 km, e in altezza da 10 metri fino a 6 km.

Un altro prodotto dell’industria militare russa, che ha creato ai militari ucraini i “disturbi particolari”, e il possesso del quale da parte delle truppe russo-terroristiche è stato documentato più volte, è il radar controbatteria “Zoopark-1M”. Destinato per l’esplorazione delle postazioni delle risorse di fuoco del nemico (i lanciarazzi multiplo, le postazioni di artiglieria e mortai, i sistemi di lancio dei missili tattici e dei sistemi antiaereo), il calcolo delle traiettorie delle granate e dei missili, la correzione del fuoco delle risorse amiche di fuoco, l’osservazione dello spazio aereo e il controllo dei droni.

Questo sistema radar ha dimostrato diverse volte le proprie capacità durante lo svolgimento da parte delle unità di artiglieria dei militanti e delle truppe regolari russe del fuoco di controbatteria con l’artiglieria ucraina, nei combattimenti di estate-autunno del 2014 al Donbas. Le capacità di abbandonare in fretta la postazione, la manovrabilità delle frequenze del radar, la protezione dell’equipaggio e degli apparecchi hanno incrementato la “vitalità” del sistema.

Kostiantyn Mashovets, il coordinatore del gruppo Resistenza informativa

Fonte: https://sprotyv.info/ru/news/arsenal-agressora

Traduzione di Dana Kuchmash